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Giochi per mezzanini: attività e lavoretti per i più piccoli

Grazie al commento di una mamma, ho fatto un lungo viaggio indietro nel tempo: quando Piccolo Furfante aveva poco più di un anno e passavamo tutte le nostre giornate insieme. Sono stati momenti bellissimi e, allo stesso tempo,  molto impegnativi: ero a sua disposizione 24 ore su 24, senza un attimo di sosta e malgrado ne  godessi ogni minuto, ero esuasta e a volte mi ritrovavo a corto di idee su quali attività poter fare per tenerci occupati e divertirci.

Per impegnare le sue giornate (le mie erano già abbastanza piene! 😉 ), soprattutto quando era brutto tempo  o era malato e non potevamo uscire, organizzavo tante attività che ci distraevano e ci tenevano allegri. Erano semplici giochi che proponevo e, a  secondo della sua voglia, facevamo o meno. Molte volte è capitato che un gioco non gli interessasse (magari il giorno dopo lo occupava per molto tempo) o che avesse voglia di fare altro e così, lo accantonavamo, e ci lanciavamo in un altra avventura (così chiamamo le nostre attività). Piccolo Furfante è un bambino dal temperamento vivace, che non ha mai amato giocare da solo (anche ora è così,  anche se le cose vanno naturalmente un po’ meglio! Io naturalmente dovevo essere sempre presente a disacpito dei lavori domestici)  e come ogni bambino di quella età non possedeva molta concentrazione: un attività lo occupava per poco tempo (10/15 minuti al massimo, se andava bene!).

Naturalmente l’amore per un gioco o un attività dipende molto da bambino a bambino. Piccolo Furfante ha parlato tardi (dopo i 2 anni), ma ha camminato presto (10 mesi), ha messo  cose in bocca per molto tempo, ama i giochi di manipolazione e travaso, gli piace dipingere e colorare, ha bisogno di movimento, ama le storie… Questo per dirvi, che le attività che vi propongo sono pensate per lui e, che magari, potrebbero non essere adatte per altri bimbi. Il fatto di mettere sempre oggetti in bocca, per esempio, ha fatto sì che gli proponessi attività “non pericolose” da questo punto di vista: quindi erano vietati oggetti che potesse facilmente ingoiare o materiali che potessero essere tossici (come le tempere!). Altri bimbi della sua stessa età non avevano invece questo “problema” e giocavano tranquillamente con giochi che per lui potevano essere invece molto pericolosi (come cubetti, acquarelli, perline…).

Dopo questa lunghissima premessa, ecco alcune delle attività che eravamo soliti fare (aveva circa 15 mesi) e che gli piacevano più di altre:

MANIPOLAZIONE  E TRAVASI – ovvero ritrovarsi la casa piena di legumi

  • La scatola del riso o delle lenticchie. Avevo riempito un capiente contenitore di lenticchie che gli mettevo a disposizione per giocare ai travasi  con le sue palette, pentole e bicchieri. Ora uso i ceci che sono più grandi e fanno più rumore!
  • Il bagnetto di carta. Riempivo un bagnetto-gonfiabile (che aveva utilizzato appena nato) di foglietti di carta colorata (avevo strappato tante strisce da dei fogli di carta riciclata e le avevo appallottolate) e dei suoi giochini da bagno. Si divertiva a far finta di nuotare o di pescare i vari oggetti. Molte volte nascondevo nella carta altri oggetti e gli chiedevo di trovarli. E’ un gioco che lo ha sempre divertito e lo teneva occupato per molto. A volte, me lo chiede ancora, mapurtroppo nel bagnetto non ci entra più!
  • La pasta di sale. L’ho sempre preferita alla pasta morbida, perchè essendo molto salata non la mangiava! Naturalmente non costruiva nulla, ma si divertiva ad impastare e a giocare con le sue formine.
  • Carta rumorosa. Gli mettevo a disposizione della carta regalo rigida, tutta colorata. Ideale era quella delle confezioni delle uova di Pasqua. Adorava manipolarla per vedere il suono che produceva e le forme che prendeva.

SCOPERTE

  • Chi cerca trova. Questa è una semplicissima caccia al tesoro. Nascondevo sotto i coprisedia della cucina, alcuni oggetti e gli chiedevo di andare a cercare. Naturalmente sapeva benissimo dove erano (glielo dicevo io, perchè se no non sarebbe stato in grado di trovarli), ma si divertiva lo stesso a scoprire cosa avevo nascosto. era un gioco che ripetevamo  più volte al giorno e per molto tempo, quando andava a casa di amici e parenti, per prima cosa guardava sotto i coprisedia!!
  • Le bottiglie sonore. Un classico! Avevo riempito tante bottigliette di vari materiali: pastina, lenticchie, fagioli, pasta corta, riso… Piccolo Furfante si divertiva (per poco, però) a scuoterle, a sentire i diversi rumori e a vedere come il  materiale si muoveva dentro le bottiglie. Quando era un pochettino più grande, avevo creato delle coppie di bottiglie uguali e il gioco era quello di riconoscere le bottiglie uguali
  • Le bottiglie/tesoro. Riempivo (poco più della metà) due bottigliette d’acqua (trasparenti e non colorate), vi aggiungevo del colorante alimentare e dei brillantini ed inserivo dei piccoli oggetti (gomme, bottoni, sassolini…). Chiudevo ben bene il tappo e lo bloccavo con del nastro adesivo. Piccolo Furfante adorava guardare cosa succedeva a quegli oggetti ed i movimenti dell’acqua. Il gioco è finito quando ha imparato a svitare i tappi!
  • Il sacchetto delle sorprese. In un semplice sacchetto di stoffa, mettevo tanti oggetti diversi per forma, colore e materiali. Piccolo Furfante doveva semplicemente scoprire cosa ,di volta in volta, era nascosto nel sacchetto. Quando è cresciuto un po’, sceglievo oggetti che si potevano abbinare tra loro (per colore, per forma, per materiale, per associazione), così che potesse oltre che divertirsi a scoprire, incominciare a fare le prime categorizzazioni.
  • La vasca di palloninci. Un giorno  avevamo in casa un sacco di palloncini (rimasuglio della festa del giorno prima) e così, non volendo butatrli li ho usati per riempire la vasca da bagno, nascondendoci dentro (alla vasca!) un po’ di peluche. Per Piccolo Furfante è stato un modo diverso di giocare a “Chi cerca trova!”.

COSTRUZIONI

  • La città dei libri. Piccolo Furfante per molto tempo ha disdegnato i blocchetti delle costruzioni, di legno o di plastica che fossero. Adorava, invece, costruire la città dei libri (un’idea geniale della Nonna Tarla!): aprendo a metà i suoi libri (con la copertina rigida), costruivamo tante piccole casette semplicemente appoggiandoli a terra. Come tetto usavamo altri libri e gli abitanti della città variavano di volta in volta: animali di plastica, peluche…

DISEGNI E CRAFT

  • Disegnare con i legumi. Usando come base dei disegni da colorare (molto semplificati), stendevamo (più io che lui) uno strato di colla sulle parti che dovevano essere riempite dal colore e ,poi, ci divertivamo ad appiccicarvi sopra legumi e alimenti vari (semolino, riso, pastina…). Alla fine la stanza era un disastro, ma ci eravamo divertiti un mondo!

IN CUCINA – ovvero come divertirsi riducendo  la cucina un disastro

  • Il ragù, le lasagne e cannelloni: dopo aver cotto la carne (durante i suoi  brevi pisolini), ci dedicavamo alla preparazione del ragù (ama ed amava buttare nella pentola le verdure, la passata di pomodoro e girare vorticosamente tutto il composto!). Una volta pronto e raffreddato il sugo ci buttavamo nella preparazione delle lasagne o dei cannelloni (si divertiva un mondo ad infilare il ragù nella pasta!) e a spalmare besciamella (già pronta all’uso) ovunque.
  • Il salame di cioccolata: un classico in casa P.! Adora e adorava fare in poltiglia i biscotti secchi, che di solito finivano nella sua bocca. Mentre io facevo il “lavoro sporco”. Alla fine il  cioccolato era ovunque!
  • I bignè e cannoncini. In questo caso usavamo solo cose già pronte (che si trovano in ogni supermercato): la crema pasticcera o quella al cioccolato si montano velocemente e  senza bisogno di scaldarle. Dopo aver montato la crema (compito più mio che di Piccolo Furfante che però si divertiva ad ostacolarmi il lavoro rubando dalla bacinella il composto), dividevo in 2 i bignè e Piccolo Furfante li riempiva con delle belle cucchiaiate di crema (se non l’aveva già mangiata tutta). Per i cannincini usavo la stessa tecnica, anche se la farcitura risultava più complicata (Piccolo Furfante adorava infilare la crema nei cannoncini con le dita!!).

Questi sono solo alcune delle attività che facevamo. Nello scrivere me ne sono venute in mente tantissime altre, magari in un altro post…

Ecco qualche altro spunto interessante:

  • No time for flash cards (un blog ricchissimo di idee e suggerimenti. I post più vecchi si riferiscono proprio alla fascia di età dei mezzanini. Ogni post è corredato da foto e video che spiegano l’attività, anche per chi non sa l’inglese)
  • Chasing Cheerios (con tantissimi suggerimenti. Cliccando su “Toddler Activities” nella colonna a destra, sotto la voce “Labels” accederete a quasi 200 attività che l’autrice ha svolto con la sua bimba. I post più vecchi sono quelli più adatti ai mezzanini. Anche qui le foto chiariscono le singole attività)

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paomise

View Comments

  • Grazie mille per il commento :P
    Si sono loggata con il blog personale ma sono sempre Sara del diario di un educatrice :))))))))

  • Ciao... sono proprio imbranata: non avevo capito che eri tu!!
    Complimenti ancora per il tuo blog è davvero bello!!
    Un abbraccio
    Paola

  • Devo ringraziare MammaFelice per avermi portata qui tramite i suoi link :D

    Mi sa che ti rubo qualche idea, che io sono a corto.
    Il mio nano ha 2 anni e 1 mese ed un carattere piuttosto vivace, ed ho notato che diverse cose potrei provare a farle.

    Per le bottiglie ho intenzione di provare con la colla a caldo o l'attak prima del nastro adesivo, magari ti farò sapere se reggono. (l'idea è di Sara-Bietolina, se non ricordo male).

    I ceci glieli ho dati l'anno scorso, gli ci riempivo la vaschetta del bagno. Ancora ne trovo nascosti sotto i mobili...

  • Benvenuta Mondocipi. Grazie a MammaFelice anch'io sto scoprendo un sacco di blog e ho conosciuto tante mamme piene di idee.
    Non avevo pensato di usare la colla a caldo per le bottiglie. Mi sembra un'ottima idea. Dimmi se funziona. L'attak invece non aveva resistito molto: forse, però, non era la marca originale e quindi era meno efficace!
    Piccolo Furfante adora i ceci, ma è un disastro poi recuperarli... io li ho trovati anche dentro la lavatrice!!

    Un bacione

  • mi posso consolare, non è solo mia figlia a mettere tutto in bocca in una maniera esageratissima...pensa che a volte la trovo a rosicchiare gli angoli dei muri...oddio e un incrocio con un roditore...comunque è tutto una meraviglia...ti ringrazio infinitamente per questi preziosissimi consigli.mi metto subito all'opera...un saluto dalla mia giulia...

  • Ciao Katy... è stato veramente un piacere esserti stata utile.
    Piccolo Furfante è stato (e a volte lo è tuttora) un vero topolino: aveva sempre qualcosa in bocca. Sì che gli davamo da mangiare ;-)

    Un bacio a te e alla tua piccola Giulia

  • Ciao,
    sono capitata per caso sul tuo blog! Davvero interessante! Ho un bimbo piccoletto e qui ho trovato tantissimi spunti divertenti! Volevo chiederti una cosa: volevo visitare il blog diario di un'educatrice di asilo nido ma non mi fa accedere. Sai dirmi cosa devo fare per poter accedere? Io non ho blog personali, c'è un altro modo?

    Grazie mille!
    Valeria e Samuele

  • Ciao Valeria
    Prima di tutto: Benvenuta :-) e poi grazie per i complimenti!
    Per quanto riguarda il blog "diario di un'educatrice" (che anch'io ho sempre seguito con attenzione per le tante belle idee che propone e per l'autrice che è davvero fantastica e creativa) si può accedere solo compilando la videata che ti compare digitando il link. Comunque puoi seguire Sara anche sul suo nuovo e splendido blog "Il nido di Ale" (http://nidodiale.blogspot.com/) dove troverai tanti spunti e suggerimenti, consigli ed attività da fare con i bimbi.
    Bacioni
    Paola

  • Ciao!
    Grazie per la risposta, ma quindi non ho possibilità di leggere il blog "diario di un educatrice"? Cioè, con cosa lo compilo quel link se io non sono stata invitata a entrare nel blog? O ho capito male e c'è un modo di iscriversi e po poter compilare quella videata?
    Scusami, ma non sono molto pratica di blog e vita cibernetica!
    Grazie
    Valeria

  • Ciao Valeria,
    non so cosa compaia a te esattamente per cui non so se posso aiutarti. A me chiede il nome e la password con cui sono registrata in google, per cui posso inserire quelle per accedere.
    Ti conviene comunque contattare direttamente l'autrice del blog che, come ti dicevo, puoi trovare sull'altro suo sito. :-)
    Mi sembra la soluzione migliore :-)
    Baci

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