Nel pezzo veniva presentato l’interessantissimo progetto realizzato, da Nadia Nicoletti, in una scuola primaria vicino a Trento, a Villazzano più precisamente, in cui “insegnanti ortolani” avevano creato insieme ai piccoli studenti un orto scolastico.
L’esperienza mi aveva subito entusiasmata ed ero andata a cercare su internet il sito dell’associazione “Orti di pace” a cui il progetto di Trento si collegava. Qui avevo trovato tante informazioni utili e tante esperienze, compresa quella letta nella rivista, che mi avevano davvero affascinata. Avevo, inoltre, scoperto girovagando nel sito, che dalle mie parti era attivo un “orto scolastico” e avevo seguito con interesse la sua “cronaca” .
A fine settembre poi mi era capitato, seguendo una tavola rotonda sul tema della “creatività a scuola”, di sentir raccontare direttamente dalla viva voce di Teodoro Margherita la sua bellissima esperienza.
L’orto diviene per l’insegnante e per i bambini non solo un momento di impegno ma anche di div
Spinta da questo bellissimo racconto e dai nostri esperimenti “ortolani” con Piccolo Furfante, mi sono lanciata in una serie di letture interessanti che volevo consigliarvi:
Entrambi libri sono utilissimi per chi, neofita, volesse entrare in questo meraviglioso mondo contadino.
Inoltre per gli amanti di storie e favole :
E intanto noi siamo occupati a raccogliere i cachi e le zucche (a lato il momento della semina) del nostro orto e ad osservare i progressi della nostra pianta di meloni, piantata in un vaso in balcone. Ci credereste??? Quando abbiamo piantato i semi di melone io e Papà Ema eravamo mooooolto scettici ed invece…
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farò tesoro dei consigli librari!
ho una domanda a parte, ma dove metti tutti gli oggetti che costruisci? :-)
oggi ho fatto piazza pulita di vecchi giochi che non usa più... e mi sembra sempre che abbia la cameretta piena di cose che non usa o quasi
la ns attività della settimana è stata invece il tamburino di latta, realizzato con una scatola di latta clindrilica dei biscotti, un nastro largo dorato fatto aderire all'interno con nastro adesivo e bacchette con oggetti vari ;-)
Ciao Francy...
anche per noi "fare spazio" si rivela sempre un'impresa ardua!!
Per i nostri lavoretti mi regolo così:
-se sono giochi che usa spesso o che gli piacciono particolaremente (come per esempio la trombetta magica con cui ultimamente ci sta distruggendo i timpani ;-)) glieli lascio nei contenitori o sui ripiani in camera sua, ben in vista!
- se sono lavoretti che usa poco o glieli cestino oppure li regalo (come le farfalline di carta che abbiamo regalato ai nonni!). Ne ripongo però di solito un esemplare (es. animaletti di cartone, collage, disegni a tema, sculture con la pasta di sale...) in una scatola dei ricordi (che abbiamo costruito insieme) riportando la data e l'occasione in cui abbiamo realizzato il lavoro. Sarà un bel ricordo quando sarà grande! Anche se ogni tanto ci va a dare un'occhiata già adesso! :-)
Bellissima l'idea del tamburino di latta!
Dobbiamo provarci anche noi...
devo però recuperare la scatola. Forse forse però ho in giro qualche barattolo di caffè...
Bene bene..
Un bacione e grazie del suggerimento
Paola
Vedete anche l'esperienza dell'Orto delle Meraviglie su http://www.ortodellemeraviglie.it!
Grazie per la segnalazione :-)