Ho deciso, dopo un (luuungo) periodo di riflessione, di parlarne… ma poco alla volta, perchè la questione è davvero mooooolto complessa. Da dove iniziare?? Beh…dalla prima domanda… la più ovvia 🙂
Cos’è la creatività? Sembra una domanda semplice. Definire cosa sia la creatività invece è tutt’altro che facile.
Studiosi, psicologi, sociologi, scienziati, educatori hanno fornito, negli anni, la loro definizione.
Insomma c’è da perderci il senno.
Tra tutte le definizioni quella che risulta meno restrittiva definisce la creatività come l’attitudine a fare qualcosa di nuovo ed utile (Joui H.), come immaginazione efficace, come risultato di un processo di relazione tra la persona e la realtà. La sua unicità è data dall’irripetibilità dell’individuo e dai materiali che la realtà mette a sua disposizione.
In altre parole l’oggetto creativo (a prescindere da quale sia: un vaso, un disegno, un ricamo, una poesia, una sciarpa…) è tale in quanto la persona che lo crea è unica ed irripetibile ed utilizza ciò che il mondo le offre, proprio a lei e proprio in quel momento, in modo originale e nuovo. Con questo si sta affermando, tra l’altro, che “nulla nasce dal nulla”, che l’oggetto creativo deriva sempre da qualcosa di precedente a cui si mette mano.
Definita (diciamo così :-)) cosa sia la creatività, l’altra questione importante è se essa sia innata o appresa. La domanda è altrettanto spinosa della precedente. Ci sono i sostenitori dell’una e dell’altra corrente ed anche chi preferisce stare nel mezzo affermando che essa sia frutto di talento, ma che l’ambiente, l’apprendimento e le occasioni sono altrettanto decisive in quanto possano svilupparla, migliorarla o inibirla. Quest’ultima affermazione, insomma, salva capra e cavoli.
Un po’ confusi?? Ce ne sarebbe ragione: c’è chi dice una cosa e chi afferma l’esatto contrario!!!
Sul finire del 1950, furono organizzati dalla Michigan State University numerosi seminari per discutere di creatività. La maggioranza degli esperti (non proprio novellini 🙂 ) concordarono che la creatività fosse a disposizione di tutti, a prescidere dall’età. E questa, a mio avviso, è proprio una bella notizia! 🙂
Inoltre c’è chi (Arieti S.) ci viene ulteriormente in aiuto definendo vari tipi di creatività:
Troviamo poi una creatività espressiva, una produttiva, una inventiva , una innovativa ed infine una emergente.
In sintesi:
In base a tutto quello che ci siamo detti, chiunque può (potrebbe) essere creativo, non solo il grande inventore o lo scienziato geniale. Inoltre la creatività non deve essere relegata esclusivamente ad alcuni settori particolari, ma convolge tutti i campi. Inoltre la creatività può essere appresa o, per lo meno, esistono “tecniche” ed ambienti che la possono stimolare, accrescere e favorire.
Mi sembra di aver messo già troppa carne al fuoco per questa volta, perciò in attesa del “prossimo episodio” vi lascio con una bella frase di Klee:
"Pur non così temerario da pensare di capire
il nocciolo della creatività sono curioso
di spiarla quanto più è possibile"
P.Klee
Domande? Curiosità?
Fatemelo sapere, così cerco le risposte nelle "prossime puntate" ...
per quello che posso ;-)
Alcune interessanti risorse dalla rete:
Ecco gli altri miei post per saperne di più:
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E' un argomento davvero tanto interessante, aspetto le prossime puntate! E per ora non ho domande :-)
Per un architetto è vita :-) non solo la creatività personale, ma anche il poter apprezzare quella altrui... è un momento creativo la visita a una città o a una mostra, o leggere una pagina di questo blog ;-)
Aggiungo poi che è ciò che contraddistingue l'uomo dal resto delgi animali... siamo gli unici ad utilizzare questa facoltà in modo così straordinario e senza secondo fine, se non il bello e l'espressione di sè
senza creatività saremmo una delle tante specie animali, nè più nè meno
vediamo se riesco ad esprimermi in termini comprensibili...la creatività è quella forza che ti spinge ad utilizzare in maniere innovativa oggetti tradizionali, che ti fa vedere il mondo in una prospettiva sconosciuta agli altri, che ti spinge a creare con un piatto di plastica e i rebbi delle forchette un sole meraviglioso.
tu l'avevi già immaginato nella tua testa naturalmente e senza sforzo alcuno, mentre tutti gli altri vedevano solo un piatto e tante forchette di plastica.
La creatività è innata ma va stimolata giorno dopo giorno, va curata e annaffiata come una piantina, le erbacce la attaccano sotto forma di simboli noti e schemi tradizionali ma le sovrastrutture e i pregiudizi vanno estirpati ogni giorno altrimenti la creatività viene repressa.
La creatività ti fa vedere in un calzino bucato un bellissimo burattino, ti fa assemblare per ore oggetti di tante forme e dimensioni fino a formare un trenino, ti permette di non comprare giocattoli ma di inventarli da te.
La creatività è un'arte e come tale va assecondata in qualsiasi forma essa si presenti. La creatività ti permette di riusare e riciclare, ti permette di esprimere te stesso in via del tutto eccezionale.
Ed è a causa di questa "eccezionalità" che sono stata sempre precettata come "strana" perchè costruivo le case delle barbie con le scatole di cartone, invece di comprarle già fatte, perchè facevo da me i vestiti delle mie bambole invece di comprarli, perchè guardavo per ore le forme delle nuvole invece di giocare con il commodore 64, perchè con una coperta facevo una capanna...e così, a forza di essere rimproverata ho smesso di usare fantasia e immaginazione, creatività e mistero, e mi sono uniformata alla massa.
Ma ora che sono madre ho ritrovato quella bambina che è la compagna di giochi del piccolo Matteo e insieme inventano storie usando calzini spaiati, incollano perline al posto di occhi, disegnano facce strane, buffe e dispettose, fanno la tana coi cuscini del divano che poi diventa un'astronave e subito dopo la casa nel west, costruiscono topini coi rotoli della carta igienica e vedono bellissimi grattacieli nelle scatole di cartone.
usano le costruzioni come trenini e nel disegno pitturano a mani nude sui muri (del giardino) scarabocchi he per loro sono aerei, navi e bellissimi paesaggi.
Gli altri li guardano e spesso inorridiscono "non si scrive sui muri, non si gioca per terra, non si scompongono i cuscini, non si mette in disordine, non si rompe la carta igieneca per prenderne l'anima, non si colora con le mani e bla...bla...bla..." ma a noi non importa. I "piccoli"(matteo e la bambina che è in me) hanno una mamma forte che protegge la loro creatività, che cura la loro fantasia e ama l'immaginazione a cui non importa la casa in disordine...i piccoli hanno una mamma che sa dire: "silenzio! qui si crea"...
Oddio quanto ho scrittoooooooooooo!!!
@ Claudia
E' un argomento che prende molto anche me :-)
@ Francy
Hai proprio ragione: è bello anche scoprire e ammirare la creatività altrui. E' molto appagante per me :-)
@ Yummy
Cara non potevi spiegare meglio il concetto di creatività :-)
Mi è piaciuta molto l'immagine della "mamma forte" che protegge i vostri spazi creativi, dicendo "silenzio! qui si crea..." !! :-)
Tra i "tanti episodi" ce ne sarà anche uno dedicato all'ambiente che stimola la creatività... :-)
Ma è interessantissimo! Conosco i libri Edizioni La Meridiana sono molto interessanti, ma quello sulla CreAttività mi manca, provvederò presto!
Sul mio blog da tempo ho lanciato una iniziativa che ha l'obiettivo di raccogliere parole, pensieri, microracconti e aneddoti intorno alla creatività. Mi farebbe davvero molto piacere raccogliere anche il tuo pensiero! A presto ciaoooo
Ciao Vittoria... per prima cosa Complimenti per il tuo blog e per i tuoi lavori :-)
La tua iniziativa è davvero bella... partecipo volentieri, solo che devo pensare la parola. Ora mi ci metto e poi commento il tuo post :-)