L’idea per questo lavoretto non è mia! Purtroppo non mi ricordo dove l’ho trovata: un libro? un sito? un blog? Non mi ricordo proprio… sarà l’età 😉
L’altro giorno sono incappata in questo sito e mi è ritornata in mente. Il potere di internet 🙂
E così ecco che io e Piccolo Furfante ci siamo dati ad un’altro esperimento scientifico: la scoperta dell’energia eolica.
Che parolone! In realtà abbiamo costruito solo una girandola riciclando una bottiglia di plastica.
Il modello per la nostra girandola è semplicissimo: abbiamo disegnato delle alette sulla bottiglia e poi le abbiamo ritagliate con le forbici (attenzione non è semplicissimo e mi sono pure punta!). Una volta ritagliare, le abbiamo parte. (E’ proprio questo modello che ho “rubato” non so dove!!)
Abbiamo poi colorato le alette di vari colori (con i pennarelli indelebili). Ho fatto un foro sul tappo della bottiglia e vi ho fatto passare un filo di lana. Ho richiuso la bottiglia e l’ho appesa in balcone a un vaso di fiori non troppo in alto, in modo che Piccolo Furfante potesse giocarci ed osservarla facilmente.
Per prima cosa abbiamo provato a fare aria con varie cose: soffiando, con un foglio di carta, un pezzo di cartone, le mani…
Abbiamo così constatato che la nostra razzo-girandola si muoveva in modo diverso a seconda di cosa usavamo. Poi siamo rimasti semplicemente ad osservarla: appena si alzava un po’ di brezza, incominciava a muoversi. Che emozione per PF 🙂
Dopo questa prima razzo-girandola, ne abbiamo costruite altre di varie dimensioni, di varie forme e colori, ma sempre usando bottiglie di plastica.
Ci siamo divertiti molto, anche se ora il balcone è invaso da girandole 🙂
Altre idee dalla rete:
- Energia e Energia (una girandola di alluminio che si muove con il calore)
- Inhabitots (creare giochi di carta per divertirsi con il vento)
- ScienceProjectIdeasforKids (cucchiai a vento)
- Thriftyfun (conchiglie a vento)
La voglia di giocare dei bambini è inesauribile come la loro naturale tendenza a trasformare ogni cosa in oggetto ludico. R. Gostoli
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4 commenti
Il mio esperimento scientifico della giornata consiste nel lasciarle il vasino in cameretta e lasciarla senza mutandine su consiglio della pediatra, perchè vive gli slip come il pannolo. Stanca di fare mille docce e bucati quotidiani, oggi ho provato.
Stamattina ha funzionato e l’ha fatta da sola più volte, senza sporcare perterra, anche se il problema peggiore è il bisogno grosso… ancora proprio non lo capisce e non vuol pazientare seduta.
32 mesi, conosce numeri e lettere ma una fatica immensa per lo spannolinamento, pensa che scienziate siamo noi!
Dai che ce le fate! 🙂
Sono sicura che la tua piccola scienziata tra poco se la caverà egregiamente, è solo questione che si abitui all’idea.
Hai provato con il riduttore? La bimba della mia amica non la voleva fare nel vasino, ma del suo riduttore rosa andava pazza, soprattutto perchè poteva poi tirare l’acqua :-S
Noi per “il grosso” andiamo di giornalini speciali (solo lì può leggerli) così non si annoia 😉
Un bacione grandissimo.
il ns problema è a monte, è che si ostina a non voler dire quando le scappa, quindi la fa indifferentemente nel vasino o nel wc solo se ce la metto io dopo svariate insistenze, e non c’è gioco o premio che tenga
cocciutissima :/ quel che è un pregio in tante situazioni della vita, perchè è molto caparbia e decide lei e lei deve fare tutto da sola, guai se la aiuti, sta mostrando il rovescio della medaglia nell’aver deciso che non vuole dirlo! costi quel che costi…
speravo nella famosa autocorrezione, macchè…! c’è da riscrivere la pedagogia con lei!
speriamo cambi presto idea… sta solo a lei a questo punto, le ho provate tutte ormai, una faticata…
Spero che si convica presto 🙂
Questo tratto del suo carattere gli sarà senz’altro molto utile da grande 🙂
Un bacione e un abbraccione forte