Categories: Creatività

I materiali della creatività

Che materiali devo usare per stimolare la creatività di mio figlio? Materiali di recupero o materiali professionali? Solo cose riciclate o materiali di alta qualità? Bel dilemma! Ma in verità il quesito non si pone 😀

Dal mio punto di vista i materiali di alta qualità ed i materiali ricilati possono e devono convivere benissimo tra loro. Non è il materiale che fa il creativo, ma il modo in cui lo si utilizza.

L’importanza che viene attribuita all’uno o all’altro dipende da vari fattori: dall’obiettivo che ci si pone,  da come il materiale viene proposto e soprattutto da come viene vissuto.

Io e Piccolo Furfante usiamo ogni tipo di materiale: dagli elementi naturali come patate, rametti, sassi, conchiglie a materiali professionali come tele per quadri o colori ad olio (rubati a zio Ste’ 😉 ), da oggetti di riciclo come bottiglie di plastica e vasetti di yogurt ad oggetti nuovissimi acquistati ad hoc come tazzine, cuscini, magliette…

 

Piccolo Furfante si diverte con tutti, indistintamente; è creativo con gli uni e con gli altri; è estroso dipingendo su una tela da 30 euro come sulla carta da pacco o sulla cartaforno. Dove sta, allora, il nocciolo del problema?

A mio avviso bisogna, innanzitutto, fermarsi a riflettere come vengono vissuti e proposti i diversi materiali. Un foglio di giornale per creare qualcosa può essere percepito come squalificante oppure come altamente stimolante, a seconda di come viene offerto e di come si vive  tale offerta. Se propongo 365 giorni l’anno attività solo con giornali, la mia creatività potrebbe risentirne e magari anche la mia voglia di creare e di essere originale;-)

Se scelgo solo materiali professionali o di altissima qualità, va da sè che ogni altro tipo di materiale o strumento potrà essere vissuto come inadeguato o squalificante.

Altro fattore è l’obbiettivo che ci si prefigge: se il mio scopo è quello di sottolineare l’importanza del riutilizzo creativo di oggetti di riciclo, proporre ed utilizzare questi materiali assume un valore ed un significato di per sè.

Se il mio obiettivo è far sperimentare la manipolazione di vari materiali, far utilizzare esclusivamante il didò o la pasta di sale è sicuramente limitante.

Ed è qui secondo me il vero centro della questione: il limite e l’esperienza.

Mi spiego meglio…

Alternare vari tipi di materiale, di alta qualità, naturali e di riciclo, fa sì che essi assumano per chi li usa il medesimo valore: un valore creativo! L’alternanza è, a mio avviso, la giusta soluzione: si offre la possibilità di sperimentare varie tecniche, strumenti e modalità di creazione senza limitazioni.

La mancanza di alternanza  limita, in senso letterale, la creatività poichè limita l’esperienza. Non offrendo l’accesso e la sperimentazione di determinati oggetti/strumenti si limita l’esperienza individuale che a sua volta limita le capacità immaginative e creative.

Bisogna ricordare, infatti, che:

Quanto più il bambino avrà visto, udito e sperimentato, quanto più avrà conosciuto ed assimilato, quanto maggiore sarà l’entità di elementi della realtà che avrà avuto a disposizione della sua esperienza, tanto più significativa e feconda – a parità di ogni altra  condizione – riuscirà la sua attività immaginativa” – Vygotsky “Immaginazione e creatività nell’età infantile

Quindi ben vengano i materiali di recupero, quelli naturali e quelli di alta qualità e chi più ne ha più ne metta! 😀

Detto questo, ora vi racconto un piccolo aneddoto che riguarda Piccolo Furfante.

In un libro che adoro, Munari afferma:

“Normalmente i bambini trovano nelle scatole dei colori tutti i colori in poche variazioni, 3 verdi, 2 rossi, 2 gialli, 3 bruni… Ogni volta che si mettono a dipingere cercano di usare sempre tutti i colori. In questo modo l’attività del dipingere diventa monotona. Se invece i bambini trovano 2o o più variazini di uno stesso colore, si rendono subito conto alla prima occhiata che di quel colore ci sono tante varianti (…) che si possono anche combinare tra loro. Munari – “Laboratori per bambini a Brera”

Così, volendo offrire questo tipo di esperienza a Piccolo Furfante gli ho procurato una gamma molto ampia di colori sulla tonalità del verde (ci ho speso un capitale! 😯 ). Io ero eccitatissima, con tutti i quei colori sul tavolo  pronti per l’uso. Piccolo Furfante li ha guardati attentamente, li ha messi in fila seguendo le gradazioni, li ha provati uno ad uno, lì ha mischiati insieme, ha disegnato qualcosa, ha fatto delle macchie sul foglio… poi con aria rassegnata mi ha detto: “Che noia tutti ‘sti verdi!” 🙄

Eh,eh,eh: Piccolo Furfante 1 Munari 0    😉

A parte gli scherzi, Munari non ha sbagliato ad affermare quel che ha affermato (ci mancherebbe! ), ma in quel preciso momento, in quella particolare situazione, per il PF di quel giorno quello stimolo  non era quello più adeguato. L’importante è provarci, offrire stimoli diversi e cambiare “rotta” se  necessario 😉

Comunque io non demordo: i verdi ricompariranno presto sul tavolo di PF 😀

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paomise

View Comments

  • Hai colpito nel segno! Il primo problema è trovare lo stimolo giusto, al momento giusto e nel giorno giusto. Il secondo problema è cambiare stimolo (e quindi averne subito uno di riserva), il terzo problema si pone quando nè il primo nè il secondo stimolo vanno bene. Allora che si fa? Cambiare figlia? A parte gli scherzi penso che a noi mamme l'esperienza insegni che nulla di quello che è scritto anche dai massimi "esperti" sia sempre e comunque vero. I bambini hanno una caratteristica che non si può studiare, l'IMPREVEDIBILITà.

  • sono assolutamente d'accordo con te! ben vengano tutti i materiali.
    buona giornata, smak

  • Bellissimo post! Concordo su tutta la linea...tutti i materiali vanno bene...i bambini non hanno pregiudizi; è come con i giocattoli hanno tantissimo giocattoli e te li ritrovi a gicare con un cucchiaio di legno e dei bicchieri....
    W la creatività!

  • Concordo pienamente con te Paola!Vi racconto però una mia personale esperienza. A volte tengo a casa mia, piccoli laboratori creativi per mio figlio (20 mesi) ed i figlioletti dei vicini che hanno tra i 7 ed i 9 anni.Tralasciando il mio bambino, a cui non sono propriamente destinati i giochi in questione (vince la maggioronaza:-))sono stata colpita in più di una occasione dal fatto che il livello di attenzione su un singolo gioco/attività è paurosamente basso...Dopo un iniziale entusiasmo, i bambini sentono la necessità di uno stimolo diverso oppure alla prima difficoltà ("uffa, non ci riesco!!) sono tentati dal mollare...Obiettivamente non propongo giochi trascendentali..di solito si tratta di colorare disegni utilizzando guasche à doit, oppure pennarelli cambia colore, a volte costruiamo giocattoli di cartone di cui io presento cartamodelli che devono essere assemblati e colorati...La partre difficile nel gioco è proprio cercare di coinvolgere al massimo la loro attenzione ed io francamente temo la sindrome da deficit dell'attenzione ed iperattività di cui molti, troppi bambini oggi soffrono!Perdonate la mia incapacità di sintesi!!A presto, Paola

  • Che bell'argomento! mi sta molto a cuore!! io e il monello sperimentiamo le cose peggiori quando non c'è il papi (tipo colori a dita o tempera di barbabietola)!

    Ma alla fine ne escono sempre cose bellissime! Hai ragione la cosa migliore è l'alternanza!

    Vorrei prendere al monello i mattoncini della stockmar tu cosa ne pensi?

  • @MammaDiCorsa
    Mi trovi d'accordo su tutta la linea: gli stimoli e gli esperti.
    Meno male che i figli sono imprevedibili... Pensa che noia se no per noi mamme ;-)

    @Madrecreativa
    Qualche settimana fa PF e un suo amichetto hanno giocato per un'ora solo con un 2 pezzi di pasta (quella da mangiare) e guai a toccargliela :-D
    W la creatività!

    @Rosa
    Il problema della concentrazione e dell'attenzione non è da sottovalutare... però a volte li capisco questi bimbi: magari c'è bel tempo, magari hanno passato tutto il giorno in classe, magari vogliono solo correre oppure rilassarsi...
    A volte PF vuole semplicemente sfogliare un giornalino e pianta lì il lavoretto a metà... Ci sta anche questo nell'essere creativi. Un po' di noia è rigenerante :-D
    Si capisce che ora vorrei essere su una sdraio in riva al mare a rilassarmi e prendere il sole? ;-)

    @Mami
    I mattoncini Stockmar li voglio anch'io :-D Sono bellissimi...
    Tentatrice! :-D

    Bacioni creativi

  • Adoro questi post sulla creatività. E mi trovi d'accordo su ogni cosa che hai scritto. Ho scoperto Munari da pochissimo. Sui vari blog non si faceva altro che parlare dei suoi libri mentre io non lo avevo mai neppure sentito nominare! Ora sto leggengo un libro :-)

  • Che bel post! Ti leggo spesso ma è la prima volta che scrivo... Mi trovi d'accordo su tutto e leggere i tuoi post mi fa sempre venire una voglia di sperimentare con mia figlia...
    Purtroppo però devo sempre combattere col limite che mette tutto in bocca. Ha quasi 16 mesi e ha già assaggiato sassi, sabbia e ogni sorta di ciò che la natura mette a disposizione, ma, non contenta, continua a farlo e rifarlo (tranne che con la sabbia eheh), per cui sono spesso limitata sull'utilizzo dei materiali perchè finchè son cose naturali ok, ma ad esempio con i colori inizia ad essere difficile. Passerà?

  • @Claudia
    Io adoro Munari :-D Certo adoro anche Rodari, Dolce, Montessori...
    Insomma sono una che prende delle "cotte" terribili :-D

    @MammaFaidaTe
    Ciao e piacere di conoscerti :-D
    Ti volevo rassicurare: poi passa! Anche PF metteva tutto in bocca e lo ha fatto per molto molto molto tempo. Il mio terrore era che si soffocasse! Usavo materiali naturali proprio per questo e l'acqua e farina invece della colla. Avevo comunque l'ansia degli oggetti piccoli :-S
    Devo dire che ancora qualche volta ci riprova: ieri ha cercato di bere il l'acqua delle tempere :-S Quando l'ho visto avvicinarsi il bicchiere alla bocca si è gustificato dicendo: "ne bevo solo 2 gocce per vedere com'è!" Io gli ho risposto: "E io ti porto tra 2 minuti all'ospedale per vedere com'è!"
    Non ci ha provato! :-D La psicologia è tutto nella vita! ;-)

    Un bacione

  • Anche io! Scopro oggetti, tecniche, materiali e autori e per mesi interi non penso ad altro :-)

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