La teoria delle Intelligenze multiple nasce dagli studi effettuati da Howard Gardner, secondo il quale l’intelligenza non è unica, ma molteplice: ognuno di noi cioè è dotato di diversi tipi di intelligenza, ben 8. Ciascuno di noi, detto più semplicemente, ha otto modi diversi di essere intelligente.
Ecco i vari tipi di intelligenza classificati da Gardner:
- Verbale- Linguistica
- Logico-Matematica
- Spaziale
- Corporeo-Cinestesica
- Musicale
- Interpersonale o sociale
- Intrapersonale
- Naturalistica
L’intelligenza viene definita secondo lo studioso in base a tre caratteristiche:
– L’abilità di creare un prodotto o offrire un servizio che sia ritenuto efficace e di valore nella cultura di appartenenza del soggetto che lo realizza
– Una serie di capacità che ci permettono di risolvere i problemi della vita quotidiana
– Le potenzialità per trovare soluzioni a problemi che ci rendono capaci di acquisire nuove conoscenze
Ogni persona possiede tutte e 8 queste intelligenze, ma a gradi differenti. Una persona avrà più sviluppata l’intelligenza verbale rispetto a quella logico/matematica o quella musicale rispetto a quella interpersonale (a tutti sarà certamente capitato di affermare: “sono più portato per la musica o la matematica o il disegno…”) . Un tipo di intelligenza non esclude l’altra, noi stessi le utilizziamo simultaneamente nella vita quotidiana. Ecco perchè un loro armonioso sviluppo è auspicabile.
Queste intelligenze, più o meno innate, possono essere sviluppate, favorite e potenziate tramite l’esercizio.
Naturalmente, tutto questo ha forti ripercussioni a livello educativo:
- ognuno di noi sarà più propenso e facilitato ad apprendere, se il contenuto dell’apprendimento sarà presentato secondo le modalità proprie del tipo di intelligenza a cui si è maggiormente predisposti
- anche gli educatori, naturalmente, avranno un tipo di intelligenza che prediligono rispetto ad altre. Questo influisce notevolmente sulle modalità e lo stile di insegnamento. Si dovrà tenere conto di ciò nella programmazione didattica per evitare che lo sviluppo di un tipo specifico di intelligenza possa essere penalizzato.
- è importante favorire lo sviluppo ed il potenziamento di ognuna delle 9 intelligenze, pensando ad attività ed esercizi ad hoc
- ogni materia e contenuto didattico può essere presentato secondo modalità proprie di ogni specifica intelligenza
Dopo questa lunga premessa, oggi vorrei parlare dell’intelligenza naturalistica.
Chi ha sviluppato questo tipo di intelligenza mostra un forte legame con la natura, ama coltivare piante (il famoso “pollice verde”) ed allevare animali, manifesta curiosità ed una forte propensione a prendersi cura ed osservare le varie creature viventi, è interessato ai diversi fenomeni naturali e all’ambiente (e a tutti i problemi connessi), ama lavorare e trascorrere tempo all’aria aperta…
Persone con una spiccata intelligenza naturalistica è probabile che diventino botanici, giardinieri, biologi, geologi, fioristi, agricoltori… insomma svolgano tutte quelle attività che sono strettamente collegate con la natura.
Favorire lo sviluppo di questa intelligenza è semplice. Basta creare occasioni affinchè il bambino possa venire a contatto con la natura, gli animali, le piante. Facendogli vivere e sperimentare la vita all’aria aperta e approfondendo argomenti ad essa collegati. Ogni occasione è buona: il giardino di casa, il parco, l’orto, lo zoo, le fattorie…
A tal proposito vorrei consigliare la visita alle Fattorie Didattiche in cui è possibile avvicinarsi alla natura facendo tante divertenti esperienze. Ecco il sito delle Fattorie Didattiche della Regione Lombardia e quello di Bambiniinfattoria.it con giochi, curiosità e tante informazioni utili.
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2 commenti
Cara Paola, vorrei farti i complimenti per il blog, e informarti che ho citato il tuo post sull’intelligenza naturalistica sul mio sito: QUI
. Se ti va dacci un occhio. Se ci fosse qualcosa in contrario, fammi sapere che provvedo subito.
Grazie!
Andrea – Pillole di Psicologia
Grazie mille Andrea 🙂