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Una festa di compleanno davvero speciale

Eccomi qui reduce da una giornata (quella di ieri) moooolto impegnativa! Naturalmente la  sveglia è stata prestissimo per preparare muffin e panini alla Nutella da portare a scuola per la festa di Piccolo Furfante.

So che non tutte le scuole di qui festeggiano il compleanno dei bimbi allo stesso modo. Mi dicevano che molto dipende dalle maestre e dalle tradizioni scolastiche.Vi racconto comunque il nostro compleanno anche se non è lo “standard”,  ma ci tengo davvero perchè è stato proprio speciale.

La differenza sostanziale rispetto alle feste che abbiamo fatto alla scuola in Italia è la presenza dei genitori ( o parenti) durante tutta la mattinata  a scuola. Devo dire che questa cosa mi ha messo un po’ di ansia (moooooolto in ansia, in ansissima, piu’ in ansia di cosi’ si muore) sia per via della lingua sia perchè non sapevo che cosa avrei dovuto fare. In preda allo stress, ho convinto papà Ema a prendere qualche ora di ferie per affrontare insieme i primi momenti della festa, riservandomi di fuggire via insieme a lui se le cose fossero state troppo difficili da gestire! 😉

La maestra, Frau A., invece ha reso il tutto molto naturale e spontaneo e mi ha aiutata anche nella traduzione (dato che i bimbi parlano svizzero tedesco) quando i compagni di PF venivano a farmi domande o si univano al nostro gioco. Insomma è andato tutto bene e non sono dovuta scappare via come temevo! 😉

La mattinata è stata un grande, lungo e gioioso festeggiamento a Piccolo Furfante che era il re della festa: in senso letterale visto che l’ha passata seduto su un vero e proprio trono.

Ci sono stati momenti davvero spassosi come quando i bambini sono andati a turno a fargli gli auguri: un bimbo gli augurato che in giardino arrivasse un enorme tirannosauro con cui avrebbe potuto giocare tutto il giorno e un altro che potesse riceve un sacco di pistole “super mortali” per annientare i nemici dell’altra classe. Le bimbe sono state piu’ dolci augurandogli di trovare tanti amici o di stare sempre insieme.

Dopo gli auguri siamo passati ai baci da rinchiudere dentro la scatola del compleanno (una scatola che tutti i bimbi decorano all’inizio dell’anno scolastico e che tengono in serbo per questa occasione): c’è chi gli ha mandato baci-tornado, chi baci-supervelocissimi, chi baci-boccacce e chi baci grandi grandi… Insomma un momento dolce dolce 😀

La mattina non poteva proseguire che con il canto delle canzoncine d’auguri in tutte le lingue (ogni bimbo l’ha cantata nella sua seconda lingua: quindi abbiamo avuto auguri in albanese, russo, arabo, italiano, spagnolo…), il soffio delle candeline, la distribuzione dei dolcetti e delle caramelle nonchè con la decorazione della maglietta del compleanno: PF ha scelto di dipingere una maglietta con un’enorme chiocciola.Si è divertito molto  a colorarla e ora non vede l’ora che sia asciutta per indossarla 😀

La festa pero’ non si è conclusa qui: ci aspettava una parte davvero sconvolgente e coinvolgente. La maestra, insieme ai compagni di PF, aveva preparato davanti alla sedia-trono  un tavolino con 6 candele e una bacinella d’acqua. Non capivo proprio a cosa servisse, finchè la maestra non si è messa a parlare e a raccontare una storia: la storia della nascita di Piccolo Furfante. Prendendo una biglia, ha raccontato ai bambini che PF era cosi’ piccolo nella mia pancia e poi è cresciuto pian pianino. A quel punto ha appoggiato nell’acqua un fiore di carta che ha cominciato ad aprirsi lentamente mentre lei proseguiva il racconto… Con voce dolce raccontava ai bambini, attentissimi, di come PF fosse cresciuto e cresciuto fino a non starci piu’e che non vedendo l’ora di incontrare la sua mamma e il papà ha incominciato a scalciare e a spingere per voler uscire e che come un fiore (a questo punto ha indicato il fiore di carta nella vaschetta d’acqua che si era completamente aperto) la mamma si è aperta per darlo alla luce.

Non potete immaginare la mia emozione. Non avrei trovato parole piu’ belle per descrivere quel momento a dei bambini.

A questo punto per togliere un po’ di pathos, la maestra ha chiesto a me come fosse stato PF al momento della nascita e li’ alcuni bambini hanno raccontato anche la loro storia: c’è chi voleva uscire veloce veloce, chi non smetteva di piangere, chi dormiva e non voleva svegliarsi e chi, come PF, non aveva la minima voglia di incontrare mamma e papà…

Mai, mai e poi mai mi sarei aspettata una cosa simile: parlare a dei bambini ,durante una festa di compleanno a scuola, di come fosse stato dare la luce PF. Ma forse non c’è momento migliore per parlare di queste cose 😀

La festa è poi proceduta tranquillamente con  giochi tra bimbi, chiacchiere tra grandi e scorpacciate di panini alla Nutella…

Fuori da scuola le altre mamme nel vedermi sorridevano complici: anche a loro avevano avuto modo di raccontare la storia del loro bimbo che poi non è altro che la nostra storia di mamme e papà:-D

Purtroppo non ho foto della festa da postare, per cui ho scelto una delle primissime foto di Piccolo Furfante anche se all’epoca non lo sembrava affatto 😀

paomise

View Comments

  • Innanzittutto auguri a PF!!!
    Complimenti alla maestra che ha saputo spiegare con poesia e delicatezza un momento importante: la nascita di un bambino e quale occasione migliore se non spiegarla durante un compleanno?
    Ancora complimenti e auguri!
    un abbraccio,
    amalia

  • Grazie degli auguri :-D
    Avete ragione: è stata davvero una festa speciale. Piu' ci ripendo e piu' me ne rendo conto!

    Baci baci

  • pf è davvero fortunato, perché ha una maestra che oltre alla didattica pone attenzione al mondo affettivo... e per crescere servono entrambi gli aspetti...

  • Mi ero salvata il link del tuo post per tornare a commentare :-)
    Che festa stupenda! Davvero molto coinvolgente e tenera.
    Una scuola davvero particolare e molto diversa da quelle che conosco. Però quando su fb posti le attività che ogni tanto PF ti racconta di fare...paura! eh eh

  • A Alessandra
    Grazie! :-D

    A Monica
    Come ho detto molte volte penso che la differenza la facciano le presone. Venerdi' ho avuto l'ultimo colloquio dell'anno con Frau A. e abbiamo chiacchierato anche di com'é essere maestre in Italia, in Svizzera e in Romania (lei ha vissuto li' per 5 anni) e siamo giunte alla stessa conclusione: a prscindere dalle impostazioni metodologiche la differenza la fanno le persone :-D

    A Claudia
    Come dicevi tu nel commento al tuo post: ci sono cose che mi piacciono di questa scuola e altre che mi lasciano perplessa e in cui mi ritrovo poco. Attività come quella del martello e dello scalpello sono un po' troppo per me, soprattutto per bambini di 5 anni... ci sono altre cose che faccio fatica a capire e fare mie sia perché la cultura é comunque differente sia perché la scuola "perfetta" non esiste.
    In questa fase sto cercando di valorizzare le cose positive e lasciare in "stand by" le cose negative in vista di una maggiore integrazione e conoscenza della cultura.
    Non ho fatto in tempo a commentare il tuo post sull'ascolto, lo faccio qui: bellissime e interessantissime le tue riflessioni.

    Un bacione

  • In effetti quando ho letto su fb del martello e scalpello per scolpire il sasso sono rimasta un pochino così... come dire? ...mah! :-)
    Sono sicura che bambini abituati sin da piccoli a maneggiare attrezzi un pochino pericolosi possano anche essere attenti e responsabili e come dici tu la diversa cultura sicuramente incide sulle attività che fanno nella scuola di PF, sui comportamenti delle mastre e sul tipo di educazione... Rimane il fatto che è difficile accettare tutto e poi noi mamme siamo un pochino difficili. La frase "la scuola perfetta non esiste" è una grandissima verità. Però io continuo a stimare tantissimo persone "aperte" come te. Il difetto più grande in assoluto che non riesco proprio ad accettare nè a mettere in stand by della scuola che ha frequentato il mio cucciolo è la chiusura. Quella proprio non riesco a digerirla. Se incontri maestre che utilizzano un metodo che a te non piace ma sono aperte al dialogo, alle spiegazioni... è una cosa bella. Perchè puoi imparare tante cose anche tu. Diversamente ognuno rimane della propria opinione e ci si saluta :-) Felice week end!

  • Hai ragione sul fatto della chiusura e secondo me va a braccetto con il rispetto della persona e delle sue idee e con il tentativo di trovare compromessi "validi".
    A me é piaciuto molto cosa é successo qui per la questione dell'accompagnamento a scuola. Io non sono ancora pronta a lasciare Ale andare a scuola tutto solo. Le maestre pero' mi hanno fatto notare che qui non si usa e che per lui sarebbe stato importante questo atto di fiducia: importante per non farlo sentire diverso dagli altri bimbi, importante per dargli fiducia, importante per renderlo piu' autonomo, importante per fargli capire che ora abita qui e che la cultura (tradizioni, usanze... chiamale come vuoi) sono diverse. Ci abbiamo pensato su, abbiamo riparlato con le maestre e abbiamo trovato un compromesso: lo accompagnamo solo per un pezzo, abbastanza lontano ma accertandoci che é tutto tranquillo e che entra a scuola senza problemi...
    Le maestre sono soddisfatte della soluzione, noi siamo tranquilli e Ale si sente grande!
    Come dici tu: se ognuno si fosse "chiuso" a riccio non saremmo usciti dall'impasse , saremmo stati tutti insoddisfatti e molto probabilmente il rapporto tra noi sarebbe stato teso
    Il problema e che a volte é difficile trovare compromessi o riuscire ad aprirsi...

    Un bacione

  • Sono d'accordissimo con te! Quello che racconti è bellissimo. Magari ci fossero più maestre e più mamme aperte. Direi che avete trovato un ottimo compromesso che accontenta davvero tutti. Anche se è vero che non sempre è facile . Magari il prossimo anno PF andrà a scuola da solo :-)

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paomise