Quelli che… hanno solo 1 mese di ferie estive

In questi giorni ho letto un sacco pro e contro (piu’ contro a dire il vero) sull’idea di modificare la durata della vacanze estive ad un solo mese.

orologio fao nyNon voglio schierarmi perchè sono sicura che solleverei un vespaio, quello che posso fare è raccontarvi come funziona qui a Zurigo dove abbiamo solo 5 settimane di vacanze estive e quali sono le condizioni che permettono che questo tipo di organizzazione funzioni al meglio.

Come da premessa ( non so se sono stata chiara 😉 )noi abbiamo solo 5 settimane di vacanza in estate (tutte le scuole a tutti i livelli, eccezione alcuna). Quest’anno per esempio la scuola terminerà il 15 luglio e ricomincerà il 19 agosto.

Per tutto il periodo scolastico i bambini/ragazzi fanno lezione. Hanno cioè un programma didattico da seguire e il fatto che ci siano -20 gradi o 40 gradi non importa:  il programma viene comunque portato aventi. Per spiegarmi: non è perchè in classe fa freddo o caldo che le insegnanti smettono di fare lezione e si trasformano in animatori. Il programma è quello a prescindere dal tempo atmosferico. Per chi argomenta: ma da noi ci sono 40 gradi d’estate, rispondo che da noi ci sono -15/-17 d’inverno e che l’anno scorso a febbraio le maestre hanno invitato i genitori a vestire piu’ pesantemente gli alunni (con pantaloni imbottiti, calzamaglia e doppi golf) perchè nelle aule faceva freddo a causa del cattivo isolamento (incredibile vero?). La morale è: prima di pensare (o nel mentre si pensa) a riorganizzare l’orario scolastico, sarebbe meglio investire in ristrutturazioni, garantendo cosi’ una migliore qualità di vita ad insegnanti ed alunni. Che è brutto vedere un alunno congelato o lesso 😉

Se è vero che le vacanze estive durano 5 settimane è vero anche che durante l’anno noi abbiamo tante settimane di vacanza ben cadenzate, in modo che non siano 2/3 giorni una tantum e random (che non servono certo a recuperare energie sia agli alunni che agli insegnanti), ma 2 settimane circa ogni 2 mesi. In questo modo durante i periodi di lezione si è tutti molto concentrati sul programma da svolgere e durante le vacanze si ha modo di ricaricarsi (2 settimane sono piu’ che sufficienti) e riprendere con slancio. Noi per esempio iniziamo ad agosto, ma poi ci fermiamo 2 settimane ad ottobre, 2 a dicembre, 2 a febbraio, 2 aprile/maggio per tirare fino a luglio. Per alcune festività abbiamo un weekend lungo, ma tutto qui. Questo vuol dire sicuramente una riorganizzazione del programma didattico, ma anche garantire ai genitori che lavorano (e che non possono prendere tutte queste ferie) una copertura. E qui cosa fanno? Le insegnanti durante le varie ferie sono in vacanza, ma la scuola garantisce (a pagamento) degli animatori che coprano lo stesso orario all’interno della medesima struttura. Questo vuol dire che i genitori non devono correre di qua e di là a cercare centri che accolgano i loro figli, semplicemente li portano a scuola dove la giornata viene impostata con giochi e momenti di relax, con ritmi molto tranquilli e con attività particolari in base alla stagione (gite nei boschi, pattinaggio, piscina, teatro, visite ai musei…). Inoltre durante il periodo delle varie ferie i genitori hanno di norma orari agevolati per venire incontro alle esigenze delle famiglie.
La morale è: piu’ ferie spezzettate invece che una sola lunga, ma che questa organizzazione non debba ricadere poi sulle spalle dei genitori e degli insegnanti, pensando per tempo a coperture ad hoc.

La domanda che mi viene spesso posta è: ma i bimbi alla fine dell’anno saranno stravolti con cosi’ poche vacanze? Devo dire che all’inizio noi abbiamo un po’ faticato a prendere il ritmo (non si faceva in tempo ad iniziare che già c’erano vacanze) ma questo sia  perchè PF  arrivava da un’organizzazione scolastica ben diversa sia perchè per lui era ad ogni rientro un nuovo reinserimento nel gruppo (essendo nuovo e non conoscendo la lingua). Malgrado cio’ non siamo arrivati (cosi’ come gli altri bambini anche piu’ grandi di PF) alle vacanze estive distrutti  e siamo riusciti in 5 settimane a recuperare le energie con una gran voglia di riprendere e reincontrare i compagni di scuola e le maestre. Uno stacco sufficiente a riposare ma che ha permesso a PF di non perdere le nozioni acquisite e ai bimbi grandi di non essere sommersi di compiti.

E il programma scolastico risente di questo tipo di organizzazione? Il programma è diverso rispetto a quello italiano sotto molti aspetti sia di tempistica (da noi la scuola primaria inizia a 7 anni per esempio) sia di contenuto che di metodologia. Posso solo dirvi che a fine delle medie i ragazzi parlano 3 lingue fluentemente (tedesco, inglese, francese) ed hanno un buon bagaglio di conoscenze che reputo paragonabile a quello italiano.

E le maestre? Come vi dicevo l’organizzazione didattica, oraria e scolastica è diversa. Non è solo questione di modificare gli orari, ma per rendere efficiente il sistema è necessario anche cambiare in generale impostazione sia all’interno della scuola sia a livello di società.

Nella scuola posso dirvi che le nostre classi sono numericamente piu’ piccole, vi sono 2 insegnanti che si alternano durante la settimana; i materiali scolastici sono abbondanti e forniti dalla scuola; i rientri pomeridiani (parlo di quelli obbligatori con lo svolgimento del programma scolastico, perchè il doposcuola a pagamento c’è sempre) aumentano in base all’età; vi sono molti laboratori (dal cucito alla falegnameria) e attività settimanali esterne alla scuola (nuoto, pattinaggio, sci…) che si alternano alle attività in classe; molte scuole (tra cui quelle del nostro paese) hanno classi disomogenee (bimbi di 7-8-9 anni sono nella stessa classe e cosi’ via…)…

A livello piu’ generale posso dirvi che gli insegnanti hanno una buona retribuzione cosi’ come gli educatori che si occupano del doposcuola; sono previste ore di formazione retribuite e di norma all’interno dell’orario scolastico; vi sono logopedisti, psicomotricisti, psicologi e altri professionisti che supportano insegnanti ed alunni (tutto a carico della scuola o dello stato) durante l’orario scolastico ed esternamente; è prevista una valutazione dell’operato degli insegnanti con questionari (anonimi) per genitori ed alunni che vengono presi molto seriamente dal distretto scolastico…

Anche a livello sociale ci sono molte diversità rispetto al “sistema italiano”: agevolazioni alle famiglie sugli orari di lavoro (in caso di necessità); l’obbligatorietà scolastica è un dogma non solo nel senso che la scuola è obbligatoria per tutti, ma che le assenze per motivi non di salute (sono previsti solo 2 giorni all’anno per motivi che non riguardano la malattia) non sono permesse (non posso cioè prendere mio figlio e fargli fare un bel ponte di 5 giorni per portarlo dai nonni!); si va scuola con qualunque tempo (se nevica 40 cm la scuola è aperta con insegnanti presenti e le assenze non sono giustificate) e questo perchè non solo ci sono scuole in ogni quartiere ma anche perchè la manutenzione alle scuole (e la pulizia delle strade) è garantita…

Insomma la morale di questo post è che non è solo questione di cambiare l’orario scolastico, ma di cambiare un intero sistema organizzativo, sociale e mentale. La questione reale quindi è: se si è intenzionati davvero a percorre questa strada (non necessariamente seguendo l’organizzazione che vi ho presentato), si è disposti a farlo fino in fondo? Si è veramente pronti (da tutti i punti di vista) ad un cambiamento profondo che possa garantire un nuovo sistema efficiente e valido per tutti?

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