Solo perché una cosa non fa ciò che tu ti aspetti, non significa che sia inutile.
Thomas Alva Edison
Chi mi conosce lo sa: adoro il riciclo ed il riuso. E’ sempre stato cosi’, anche quando non si usava! (scusate il gioco di parole! )
Se si tratta poi di cose per bambini RIUSO diventa la mia parola preferita. Vestiti, giochi, passeggini, lettini, lenzuola, paracolpi, seggioloni (ecc., ecc.,ecc.) di Piccolo Furfante hanno fatto il giro del mondo per essere usati da amici e cuginetti. Quando PF era piccolino abbiamo utilizzato in prestito molti accessori per bambini di amici che poi sono stati riusati da altri amici e poi da altri ancora, fino a tornare ai legittimi proprietari. Anche ora che PF è grandicello amici ci riforniscono di vestitini e giocattoli che per PF assumono un valore speciale (è inseparabile dal pigiamo del suo amico Carlo anche se di 3 taglie piu’ grande!) Un giro virtuoso non solo in termini economici, ma anche educativi.
Cosi’ quando l’anno scorso ho scoperto che tra le tante iniziative della scuola di Piccolo Furfante c’era anche quella dello scambio di giocattoli tra bambini, potete immaginare la mia gioia.
Un giorno all’anno la scuola materna ed elementare, insieme, organizzano questo scambio. I genitori non possono parteciparvi, cosi’ come non è possibile utilizzare soldi.
Le regole sono semplici:
1) i bambini vanno a scuola con 1 o piu’ giocattoli usati, in buono stato. Non sono permesse armi giocattolo e giochi per bimbi di piu’ di 12 anni. E’ possibile portare libri, giornalini e dvd (quest’ultimi originali e non copie)
2) Le maestre delle varie sezioni portano, durante la mattinata, per 2 ore circa, i bimbi nella piazza della scuola dove sono allestiti dei tavoli e dei teli. Li’ i bimbi mettono in bella vista i loro giocattoli e poi si da’ inizio alle contrattazioni: tra grandi e piccini, tra piccini e piccini, tra grandi e grandi. Insomma succede un gran casino!
3) I bimbi si scambiano i giocattoli tra loro: non è il prezzo dei giocattoli in sè che è importante, ma il valore che i bimbi attribuiscono loro. L’anno scorso per esempio PF ha scambiato un enorme gioco musicale con una pianolina elettrica di 5 cm circa. Ne era e ne è tuttora entusiasta. Mai gioco fu piu’ usato!
4) Le maestre non intervengono nello scambio. I bimbi devono sbrigarsela da soli. Per questo motivo quelli piu’ piccoli di solito “agiscono” in gruppo per non essere “fregati” da quelli piu’ grandi. Una bella lezione di vita 😉
E chi non ha giocattoli da portare? Ci sono, infatti, bimbi che non hanno giocattoli da scambiare, semplicemente perchè di giocattoli non ne hanno. Le maestre pero’ sono super efficienti: hanno una riserva di gioccatoli della scuola che mettono a disposizione dei bimbi che non portano nulla, per non escludere nessuno dal gioco dello scambio.
Le maestre hanno poi preparato i bambini nelle scorse settimane, spiegando il valore dello scambio, del riuso e della solidarietà.
Quest’anno PF è riuscito a scambiare due puzzle e un gioco da tavolo con un librettino di avventure, un robottino trasformer e un biliardino tascabile. Per fortuna niente che suoni!! ;-D
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5 commenti
Ciao Paola! Io non ho avuto bambini, purtroppo, ma ho un nipotino di quasi 7 mesi, quindi leggo comunque con piacere di queste iniziative che condivido in pieno. Anche che siano i bambini a scambiare i loro giochi. E’ vero, è importante il valore affettivo che attribuiscono ad un oggetto, più che quello puramente economico. Alcuni anni fa partecipai ad un corso del CNR e c’erano tante neomamme che si scambiavano di tutto, dai vestitini ai libri, dai giochi alle scarpette. L’ho trovata una cosa lodevolissima. Sostengo anch’io, come te, il riutilizzo delle cose. Se ne giova l’ambiente, oltre al portafogli. Un abbraccio e bellissima giornata 🙂
Adoro queste iniziative, soprattutto quando si tratta di “cose” per bambini.
A volte mi ritrovo piu’ affezionata io ad un giocattolo che PF. Ci sono giocattolini di quando PF era un neonato che conservo gelosamente nella scatola dei ricordi e di cui mai riuscirei a disfarmi! Ahhhh, le mamme ! 😉
Baci e buona giornata anche a te.
Ma è un’idea bellissima…Io butto solo i giocattoli rotti, tutto il resto lo distribuisco tra amici, conoscenti e vicini di casa, per la gioia di tutti e in cambio non voglio nulla, altrimenti mi si ri-riempie la casa!!!
Io butto i giocattoli rotti (alcuni prima li smembro per recuperare pezzi per i lavoretti), altri li conservo come ricordo. Miei bambini sono ancora piccoli e i giocattoli sono tutt’ora in uso. Ricordo con piacere quando alle elementari la maestra organizzava uno scambio di vecchi giochi sotto Natale.
ciao cara, se passi da me c’è un premio che ti aspetta 😉
http://giokaconleo.blogspot.it/2013/02/primo-premio-per-il-mio-bloggerino.html
kate