Vi avevo già parlato della maestra dei pidocchi di PF. Dal racconto che mi aveva fatto, avevo capito che aveva parlato dei pidocchi ed informato i bambini in modo giocoso. Le informazioni, che PF aveva ricevuto in quell’occasione, gli erano rimaste nella memoria a lungo.
Ho cosi’ pensato di creare un gioco per rispolverare ogni tanto quanto aveva imparato e di affrontare con un pizzico di allegria i nostri trattamenti con Hedrin
Il gioco che ho realizzato e davvero semplice e si rifà ad un vecchio gioco dell’oca con cui io e PF ci siamo divertiti parecchio. In questo caso sono i pidocchi a farla da padroni!
Il gioco è formato da:
- un tabellone
- un dado
- delle pedine
Il tabellone è composto da un percorso di 35 caselle, alcune bianche, alcune con l’immagine di simpatici pidocchi, alcune con delle bollicine e l’arrivo è rappresentato da una casa.
Le pedine sono immagini di bambini.
Il dado è un po’ particolare: vi sono 4 numeri, l’immagine del simpatico pidocchio e il disegno di un bimbo piangente con il pidocchio sui capelli.
LE REGOLE:
Le regole sono molto semplici e questo rende il gioco adatto anche ai più piccoli.
Lo scopo del gioco è arrivare al traguardo (alla casa) prima degli avversari. Ci si muove lungo il percorso in questo modo:
I giocatori tirano a turno i dado…
Se escono i numeri ci si muove di tante caselle quanto il numero uscito
Se esce il pidocchio il concorrente dovrà andare sulla casella in cui si trova il primo pidocchio successivo a dove si trova. Se la casella è occupata non ci sono problemi e può comunque occuparla. Se non ci sono “pidocchi” davanti a lui, deve rimanere fermo dove si trova.
Quando si finisce sulle caselle PIDOCCHIO, ci si deve grattare la testa e si sta fermi un turno!
Se esce l’immagine del bimbo che piange il giocatore dovrà andare sulla prima casella disponibile con l’immagine delle bollicine e ritirare il dado. Se non ci sono caselle “bollicine” davanti a lui, deve rimanere fermo.
Quando si finisce sulle caselle BOLLICINE si puo’ ritirare il dado.
QUI TROVATE IL KIT DA STAMPARE che comprende il tabellone, il dado e le pedine!
Questo un gioco non è solo divertente, ma anche stimolante e educativo: si impara a riconoscere i numeri, a contare sul tabellone, ad aspettare il proprio turno e a parlare di pidocchi e di prevenzione in modo divertente e rilassato.
Grazie a questo semplice giochino io e PF abbiamo rispolverato un po’ di nozioni sui pidocchi: del fatto che chiunque puo’ prendere i pidocchi (per questo le pedine sono rappresentate da immagini di bambini tutti diversi tra loro); che i pidocchi non saltano, ma si passano da persona a persona attraverso il contatto diretto o attraverso oggetti; che quando ci si accorge di avere i pidocchi bisogna fermarsi (un turno) e con pazienza provvedere a toglierli; che la prevenzione e il trattamento sono necessari, ma non sono cose drammatiche, tanto che permettono di rientrare a scuola e alle normali attività subito (per questo si ritira il dado)!
Abiamo avuto anche modo di parlare delle abitudini di PF in fatto di capelli e di pulizia: il fatto che ami i capelli corti, ma non ami affatto farseli tagliare; il fatto che si diverta a farsi la doccia e il bagno, ma convincerlo a farli non è sempre facile soprattutto se sta giocando; il fatto che non ami farsi pettinare i capelli o farseli toccare; il fatto che gli piaccia mettersi il gel o riempirsi la testa di spuma, ma che farsi spruzzare i prodotti anti-pidocchio non gli piaccia molto.
Insomma un giochino che insegna tante cose utili e offra lo spunto per parlare di tante cose legate ai pidocchi, ai capelli e all’igiene in generale.
Inoltre questo è un gioco di fortuna, che non richiede abilità particolari ai concorrenti. Questo tipo di giochi sono molto adatti quando i giocatori hanno abilità e capacità diverse (come un adulto o un bambino o bambini di età diverse). I concorrenti sono sullo stesso livello e si percepiscono uguali. Non c’è il rischio che il più piccolo si senta inadeguato o favorito dal più grande. In questo modo può godere appieno della propria vittoria e tollerare meglio la propria sconfitta
Questo post è offerto da Hedrin e partecipa alla campagna Hedrin #pidocchinientepanico che coinvolge e ha coinvolto diversi blog. Grazie a questa campagna si è parlato di prevenzione, di luoghi comuni, di miti da sfatare, di preoccupazioni e tabu’, ma anche di idee divertenti e utili per affrontare con serenità il problema pidocchi.
Consultate l’hashtag #pidocchinientepanico per seguire tutti gli interventi.
Post di Paola Misesti