In queste ultime settimane PF sta affrontando in classe le figure geometriche solide.
Mentre mi raccontava le varie attività che facevano, mi sono accorta che molti dei vocaboli li conosceva solo in tedesco. E’ un problema tipico dei bambini bilingue: quando l’immersione in una delle due lingue è preponderante, le conoscenze linguistiche in una delle due diventa piu’ debole, perchè un determinato argomento viene affrontato solo in una lingua e, inevitabilmente, mancano i vocaboli nell’altra.
Ho deciso quindi di parlare di solidi anche in italiano, in modo che questo divario potesse essere colmato. La cosa fondamentale era trovare attività che potessero divertirlo: in questo modo non si sarebbe annoiato e imparare sarebbe diventato un gioco e non un dovere.
Ho cercato in rete un po’ di idee e valutando le alternative, ho deciso di utilizzare un metodo in stile Montessori: partire cioè dalla manipolazione delle figure.
I bambini infatti usano le mani ” non solo per scopi pratici, ma anche per la conoscenza.”(M.Montessori)
Ho creato quindi una serie di carte dove sono riportate le figure solide e i rispettivi nomi nonchè carte raffiguranti oggetti di uso comune che si rifanno a queste figure.
Ho realizzato inoltre dei modelli che PF avrebbe utilizzato per creare solidi di carta, da abbinare alle rispettive carte.
Raffaella di Baby Green mi ha dato poi un suggerimento preziosissimo: costruire i solidi usando il DAS (attività che sua figlia ha realizzato alla scuola Montessori).
A casa non avevo DAS a disposizione e quindi abbiamo utilizzato del dido’ rosso. La scelta è risultata vincente: si asciuga in fretta e non abbiamo dovuto nemmeno colorare le figure.
Come abbiamo svolto questa attività:
Per prima cosa PF ha ordinato tutte le carte ed abbinato il nome ad ogni figura.
A questo punto ci siamo messi a costruire i solidi di carta. Impresa abbastanza complicata (la carta è molto delicata e incollare le parti tra loro non è proprio facile), ma che ci ha permesso di capire in pratica la differenza tra le varie figure. Tra l’altro PF è rimasto sorpreso che non si potesse realizzare una sfera, se non appallottolando un foglio, con risultati per nulla apprezzabili.
Una volta create le figure, le ha abbinate alle carte.
A questo punto ci siamo dati alla creazione dei solidi con il dido’. PF si è divertito molto e al tempo stesso, ancor piu’ che con la carta, ha avuto modo di riflettere sulle varie caratteristiche. Era particolarmente attratto dalle diversità tra la piramide, il cono e il cilindro nonchè tra il cubo ed il parallelepipedo.
Una volta finite ha abbinato anche queste alle rispettive carte. Non contento si è dato anche alla ricerca in casa di oggetti la cui forma richiamasse le figure appena create.
Va da sè che mentre creava i vari solidi e ne esplorava le caratteristiche, mi chiedeva i vocaboli nel corrispettivo italiano. Il mio scopo era raggiunto!
Ho trovato questa attività divertente e molto utile. La creazione dei solidi di carta è un po’ complessa: richiede una buona manualità. Per proporla tenete conto dell’età e delle capacità del bambino. La realizzazione con il dido’ invece è decisamente piu’ semplice e risulta anche piu’ divertente.
Qui trovate le carte e le schede con modelli dei solidi.
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Post di Paola Misesti