Giocare con i numeri: le addizioni che spasso!

Dopo il periodo lettere ora Piccolo Furfante è nel suo periodo numeri. Il gioco che lo prende di piu’ ultimamente è l’unire i puntini numerati. I nonni gli hanno regalato un enorme libro pieno di figure da completare e lui passa il tempo a sfogliarlo e a unire i puntini.

Con il pallottoliere che gli abbiamo regalato per il compleanno fa giochi strani: tipo contare le cartucce della stampante o i mattoncini Lego della sua astronave o strani disegni colorati… :-0

Per assecondare questa sua passione, l’altra sera gli ho preparato alcune schede coloratissime per giocare a contare e fare le somme. Niente di che, solo un modo divertente e diverso per farlo giocare con i numeri.

Ecco qui i modelli per voi 😀

Altre idee dalla rete per giocare con i numeri:

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Imparare i numeri giocando con le zucche

Ormai manca pochissimo ad Halloween e perchè allora non divertirsi con le zucche!?

L’altro pomeriggio mi sono messa d’impegno e ho creato queste 10 schedine da ritagliare per imparare i numeri con le zucche… di Halloween naturalmente.

Con Piccolo Furfante le usero’ per giocare con le somme, visto che ultimamente non fa altro che contare contare contare ed ancora contare.

Qui trovate le schede da stampare.

E qui altre idee dalla rete per giocare con i numeri:

 

E sempre a proposito di zucche,  ecco com’è venuta la nostra zucca- casa di carta, scaricata dal sito Canon.

Ci abbiamo messo due sere a costruirla. E’ stato impegnativo, ma divertente. Piccolo Furfante mi ha aiutato a ritagliare le parti piu’ grandi… La cosa piu’ difficile come sempre è l’assemblaggio, ma con un po’ di pazienza siamo riusciti a mettere insieme la nostra zucca/casa!

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Il gioco dell’oca per imparare l’alfabeto

Era già da un po’ che volevo raccontarvi di questo gioco, ma non avevo avuto molto tempo per assemblare le foto e scrivere il post e cosi’, con grosso ritardo, ve lo propongo ora, quasi all’inizio delle scuole.

E’ il classico gioco dell’oca con pedine e dadi che si muovono lungo un tracciato, con penitenze da fare e traguradi da raggiungere. Cos’ha allora di diverso? E’ un gioco pensato per imparare e dvertirsi con l’alfabeto.

Cosa  serve:

  • un pezzo di cartone rigido grande poco piu’ di un foglio A4
  • tempera verde
  • pastelli a cera: bianco, nero, rosso
  • penarello indelebile verde
  • adesivi con faccine
  • righello
  • lettere magnetiche
  • 1 dado a sei facce

Come ho costruito il tabellone di gioco:

Per prima cosa Piccolo Furfante ha colorato tutto il cartone rigido con della tempera verde: un lavoretto facile facile che è stato un pretesto per riprendere in mano colori e pennelli 😀

Una volta asciutto il cartone ho disegnato, usando il rughello, con il pastello a cera bianco il campo di gioco: un lungo serpentone.

Ho quindi tracciato con il penarello indelebile verde 25 caselle, alte circa 3,5 cm l’una. Usare il pennarello indelebile non è il massimo: la punta dopo un po’ si impregna della cera del  pastello bianco e fa fatoca a scrivere. Molto meglio usare un altro pastello a cera per tracciare le linee 😀

Le caselle sono 25:  21 per le lettere, 2 per le caselle in cui si perde un turno (adesivo con faccina triste), 1 casella in cui si va avanti di una casella (adesivo con faccina sorridente), 1 casella d’arrivo.

Sulle 21 caselle ho disegnato con il pastello a cera nero le 21 lettere dell’alfabeto. Ho poi disegnato ai lati di alcune caselle delle frecce rosse che signifcano “salta alla casella successiva” e delle frecce nere che significano invece “torna alla casella precedente”. In totale sono: 4 frecce rosse e 5 frecce nere.

Ecco le regole del gioco:

Si dispongono su ogni casella le lettere magnetiche corrispondenti alla lettera sulla casella. A turno i giocatori tirano il dado seguendo le istruzioni tracciate nel percorso: indietreggiano se trovano una freccia nera, si fermano un turno se arrivano sulle faccette tristi, avanzano se incontrano le frecce rosse…

Ogni volta che si sosta su una casella il giocatore si impossessa della lettera magnetica corrispondente, ma solo se dice una parola iniziante con quella lettera. Se non si dice o non è corretta, la lettera magnetica rimane al suo posto. Se la casella è vuota perchè un altro giocatore vi è già passato, il secondo giocatore non prende nulla.

Vince chi arriva per primo alla casella del traguardo, ma… e qui c’è un ma… deve riuscire a creare una parola con le sue e le lettere magnetiche degli avversari. Se non ci riesce,  non avrà vinto ed il compito spetterà a chi dopo di lui arriva sulla casella di arrivo.
A Piccolo Furfante piace un sacco questo gioco, soprattutto quando deve trovare una parola che inizia con la lettera della casella in cui è finito. Ha, pero’, ancora difficoltà a costruire parole autonomamente e per questo lo aiutiamo noi 😉

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