I puzzle delle parole per imparare le sillabe

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Esistono varie metodologie per insegnare a leggere e a scrivere ai bambini. Essi si possono in riassumere, molto schematicamente, in questo modo:

  • si puo’ partire dalle lettere per passare poi agli elementi piu’ complessi quali le sillabe, le parole, le frasi
  • si parte da parole o frasi per passare poi, con o senza la scoperta spontanea del bambino, ad analizzare sillabe e lettere per poi ricostruirle in parole e frasi

Ognuno di questi metodi ha molte varianti e utilizza strumenti diversi.

Con PF io ho utilizzato la prima metodologia: sono partita cioè dalle lettere (dal loro suono) per poi passare agli elementi piu’ complessi: le sillabe e le frasi.

Ogni metodo ha i suoi pro e i suoi contro, ma quello che accomuna tutti, o dovrebbe accomunarli, è il riuscire a creare, stimolare e mantenere nel bambino la gioia della scoperta, la voglia di apprendere e il desiderio di imparare.

Attraverso il gioco è possibile fare questo, affrontando anche argomenti molto complessi o che creano nel bambino qualche difficoltà. Per PF, che tra l’altro non aveva il supporto e lo stimolo di una classe, l’elemento gioco è stato determinante. Ho creato per lui tantissime schede, attività e giochi partendo da un tema per lui appassionante: lo spazio. Ancora oggi a distanza di anni (3 per l’esattezza) si ricorda  dei nostri pomeriggi passati a far scoppiare palloncini in cerca di lettere nascoste o a risolvere complicate cacce al tesoro per scoprire frasi misteriose.

Quando qualche settimana fa una maestra mi ha chiesto se potevo creare dei mini puzzle per far esercitare i suoi alunni con le sillabe , le ho risposto subito di si’: realizzare nuove attività per facilitare l’apprendimento è per me sempre molto stimolante.

 Su sua indicazione ho creato 3 tipi di puzzle:

  • con parole bisillabe
  • con parole trisillabe piane
  • con parole contenenti lettere-ponte

Per ogni tipologia di parole ho realizzato 20 puzzle.

L’attività è molto semplice:

Ogni puzzle contiene l’immagine dell’oggetto e la parola divisa in sillabe. Al bambino non resta che ricostruire la parola e l’immagine. In questo modo ha la possibilità di esercitarsi in maniera divertente sia con le sillabe che con l’ortografia.

Per le parole con le lettere-ponte ho creato 2 tipi di puzzle: una scheda con la separazione sillabe/consonante ponte e una scheda, utilizzando le stesse parole, rispettando la corretta divisione in sillabe. Il primo tipo di puzzle serve per mettere in evidenza la consontante-ponte, il secondo per imparare la corretta divisione sillabica.

Qui trovate i mini puzzle da scaricare, stampare e ritagliare:

Spero vi piacciano e vi possano essere utili.

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Il metodo analogico e le schede dei numeri

schede gratis per imparare numeri e quantità

PF frequenta la terza classe di una scuola primaria qui a Zurigo. Tra le tante particolarità metodologiche della scuola svizzera c’è quella relativa all’apprendimento della matematica.

Viene utilizzato un metodo molto simile a quello che in Italia viene chiamato metodo analogico, per sintetizzare:  le operazioni (somme, sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni) vengono fatte il linea e non in colonna. Naturalmente questa spiegazione è riduttiva, visto che il metodo che porta a svolgere le operazioni in questo modo è complesso e si differenzia molto da quello che ho appreso io a scuola ai miei tempi.

PF  è in grado di svolgere operazioni molto complesse, anche con riporto o con piu’ numeri da sommare o moltiplicare o dividere, a mente senza l’uso di dita o di carta e senza mettere in colonna nulla.

Il percorso pero’ per arrivare a questo non è immediato e devo dire che, soprattutto all’inizio, ho dubitato della sua efficacia. A distanza di tempo posso dirvi pero’, che funziona molto bene e i risultati sono sorprendenti.

Un’amica insegnante italiana, mi ha chiesto se potevo dare dei consigli ed offrire strumenti. Sinceramente non so se questi siano identici a quelli italiani, ma ritengo comunque possa essere utile offrire un po’ di informazioni, materiali ed attività che PF ha svolto e svolge tuttora nella speranza che possano aiutare qualcuno.

Inizio col dirvi cosa  è stato utile a PF per apprendere il calcolo mentale:

  • Molteplici e diversificate attività, moltissime pratiche, svolte quotidianamente sia a scuola che a casa
  • Il gioco. Ha fatto e fa una marea di giochi matematici e logici. Tantissimi a scuola, altri presi in biblioteca, altri recuperati da internet, altri inventati da noi
  • L’esercizio costante anche a casa. Non è necessario dedicare tanto tempo a casa (bastano in effetti 10/15 minuti), ma è la costanza che porta frutti
  • Avere pazienza. L’apprendimento della linea del 10 e poi del 20 e poi le tabelline avviene in un arco di tempo dilatato (non in poche settimane), molto lentamente. All’inizio avevo l’impressione che non si andasse da nessuna parte:  e’ cosi’ semplice e veloce usare le dita per contare o mettere in colonna i numeri, perchè perdere tempo a memorizzare quantità? In effetti pero’ una volta memorizzate, il calcolo è piu’ veloce, immediato e non si perde tempo a scrivere l’operazione. Ma per arrivare a questo ci vuole pazienza e l’inizio è decisamente piu’ lento.
  • Svolgere operazioni, tante operazioni, una marea di operazioni, essere sommersi da operazioni. La quantità di esercizi che PF ha svolto nei mesi è impressionante. I famosi 10/15 minuti al giorno a casa e poi il tempo dedicato giornalmente a scuola a questa attività, se visto nell’arco dell’anno, è davvero enorme. I singoli fogli contengono di norma circa 50 operazioni di varia difficoltà, molte delle quali non richiedono solo memoria, ma anche logica. E’ vero anche che non dovendo ricopiarle per metterle in colonna e dover usare colori diversi per migliaia, centinaia, decine ed unità, contare sulle dita o sull’abaco… il tempo effettivo per svolgere una singola operazione si riduce tantissimo. In effetti è ovvio: se dico 2+2, viene automatico dire 4 (ci si mette un secondo, non si pensa neppure), cosi’ e’ per PF  per le operazioni complesse: fissa i numeri sul foglio, scompone e ricompone la quantita’ a mente  e scrive il risultato.

Oggi vi presento alcune schede che riassumono alcune delle attività svolte da PF per introdurre i numeri e le quantità.

Ogni scheda presenta un numero e il bambino deve non solo imparare a riconoscere il segno grafico e riprodurlo, ma  anche individuare il numero nella sequenza di numeri che va da 1 a 10 ed indicare la quantità che rappresenta attraverso un disegno, il riempimento di caselle bianche e la conta di immagini.

Qui trovate le schede dei numeri da stampare dall’uno al dieci!

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A caccia di lettere: un gioco per imparare l’alfabeto

Di giochi per imparare l’alfabeto ce ne sono tanti, quello che vi propongo oggi l’ho scovato in rete e mi è subito piaciuto, purtroppo era disponibile solo in inglese.

Ho pensato allora di realizzarne uno in italiano, visto che questa attività mi sembra davvero molto utile per imparare ad abbinare la lettera al suono.

Il gioco funziona in questo modo:

Il kit è formato da 21 schede, 1 per ogni lettera dell’alfabeto. Su ogni cartellino trovate una lettera e 4 immagini, di cui solo una iniziante per la lettera indicata. E’ necessario quindi  individuare l’immagine corretta, crocettandola o usando una graffetta o una molletta.

Qui trovate kit completo da stampare, ritagliare ed eventualmente plastificare.

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