Giocare è un buon modo per imparare e ripassare la grammatica e l’ortografia. Il verbo avere non è purtroppo facilissimo da imparare: i miei alunni impazziscono nel dubbio se mettere l’acca o meno. Ho creato allora questo divertente gioco dell’oca per i miei alunni per ripassare ed esercitarsi.
Come si gioca:
Le regole sono quelle tipiche del gioco dell’oca. Su ogni casella pero’ trovate, invece dei numeri, due frasi: una scritta correttamente e una sbagliata. I concorrenti, a turno, tirano il dado e si muovono di tante caselle quante il numero uscito. Una volta che il giocatore è sulla casella, legge le due frasi e ne sceglie una.
Se è corretta puo’ rimanere sulla casella; se la risposta è sbagliata, deve ritornare alla casella precedente. In tutti e due i casi cede il turno all’avversario alla sua destra.
Le attività sulle emozioni sono le piu’ richieste, forse perchè lavorare con i bambini sulle emozioni non è solo divertente, ma anche estremamente utile.
Parlare delle proprie emozioni non è sempre semplice sia per i grandi che per i bambini. E’ importante pero’ riuscire ad esternare chiaramente cosa si prova, in modo da capire se stessi e farsi capire dagli altri.
L’intelligenza emotiva è proprio la capacità di riconoscerle, esprimerle e gestirle in modo adeguato.
Il primo passo è riconoscerle e dare loro un nome.
Per questo ho creato un’altra attività per avere l’occasione di parlarne in maniera divertente: il gioco dell’oca delle emozioni
Come si gioca:
Le regole sono quelle tipiche del gioco dell’oca. Su ogni casella pero’ trovate, invece dei numeri, delle azioni da svolgere: descrivere, mimare, disegnare, cantare.
Ci si divide in due o piu’ squadre. Ogni squadra, a turno, tira il dado e si muove di tante caselle quante il numero uscito. Una volta che si è sulla casella, si legge l’azione che deve essere compiuta ed un giocatore della squadra estrae una carta dal mazzo senza farla vedere ai compagni.
Su ogni carta è contenuta un’emozione che il giocatore dovrà far indovinare alla sua squadra, utilizzando l’azione indicata sulla casella. Se per esempio estrae a sorte la gioia ed è sulla casella “mimare”, dovrà mimare questa emozione ai compagni. Naturalmente non potrà in nessun modo nominare o scrivere l’emozione contenuta nella carta.
Si puo’ stabilire o meno un tempo entro cui svolgere le azioni.
Se la risposta (la prima è quella che conta) è sbagliata si tornerà sulla casella precedente, se invece si riesce ad indovinare l’emozione corretta si puo’ rimanere sulla casella. Vince la squadra che per prima arriva in fondo al tabellone.
Qui sotto trovate tutto il materiale per realizzare questo gioco: il tabellone, 30 carte e un dado:
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