Giochi “faccio con te”: il tris ricicloso

Piove, piove, piove e ancora piove! E’ da giorni, anzi settimane, che qui non fa altro che piovere. I pomeriggi passano lenti tra giochi da tavolo, lavoretti, qualche visita a musei, la piscina e il tennis. Ma che noia ‘sta pioggia!!

Ieri pomeriggio dopo il tennis, io e Piccolo Furfante ci siamo guardati in faccia sconsolati: pioveva che nemmeno Noè ce l’avrebbe fatta a navigare! Il mio morale era bassissimo e la voglia di fare era arrivata ai minimi storici.

Fortunatamente PF era in vena (almeno lui) e cosi’ mi ha detto: “Mi è venuta un’idea mamma: costruiamo un gioco “faccio con te!”

“Faccio con te? Vuoi dire “fai da te”?” 😯

“No, no! Proprio “faccio con te”, cioè che lo facciamo insieme: io con te e tu con me!” 😀

E allora eccovi il nostro gioco “faccio con te”: il tris ricicloso!

Cosa serve:

  • una scatola (noi abbiamo usato una scatola di formaggio)
  • 12 cerchi di legno (comprati al negozio di hobbistica nel reparto “trucioli e vari”)
  • pennarello indelebile nero
  • una penna nera e una penna rossa
  • carta regalo
  • colla stick e vinavil
  • un righello
  • forbici
  • lettere magnetiche

Come costruirlo:

Per prima cosa dividete disegnare il tabellone all’interno della scatola aiutandovi con un righello ed il pennarello indelebile.

Dividete quindi i cerchietti di legno in due gruppi da sei: su un gruppo disegnate con le penne delle croci e sul secondo dei cerchi.

Il gioco sarebbe pronto, ma serve un bel coperchio alla scatola!

Ritagliate dalla carta regalo una sagoma un po’ piu’ grande (2-3 cm) del vostro coperchio ed incollatela sopra con la colla stick. Essendo la nostra scatola rotonda, abbiamo faticato un po’ a far combaciare bene i bordi, ma il lavoro è venuto bene.

Per personalizzare la scatola abbiamo attaccato sopra il coperchio, con il vinavil, le lettere magnetiche a formare la parola TRIS.

Ora il nostro gioco “faccio con te” é davvero pronto e possiamo pure portarcelo in giro 🙂

Ecco qui altre idee per creare giochi fatti in casa:

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Esperimenti scientifici con i bambini: la cannuccia magica

Ultimamente io e Piccolo Furfante stiamo attentando alla vita di Papà Ema. Qualche mese fa abbiamo rischiato di ucciderlo dopo aver preparato la nostra medusa da casa. Avevo trovate l’idea qui e l’avevamo subito realizzata: dopo aver ritagliato un sacchettino di plastica trasparente a forma di medusa, lo avevamo messo in una bottiglietta d’acqua e avevamo giocato a farlo nuotare. Inavvertitamente avevamo lasciato la bottiglia incustodita sul tavolo e il povero Papà Ema ha rischiato di bersela :-S

Da allora abbiamo evitato di giocare con le bottigliette d’acqua, ma qualche giorno fa PF é tornato a casa da scuola con un divertente esperimento scientifico e cosi’ per la seconda volta Papà Ema ha rischiato grosso 😉

L’esperimento fatto a scuola da PF é davvero simpatico e cosi’ ve lo ri propongo.

Cosa serve:

  • una bottiglietta d’acqua vuota
  • una cannuccia di quelle che si piegano
  • una graffetta
  • del filo o nastro colorato
  • acqua
  • un adesivo con scritto “NON BERE! E’ UN’ESPERIMENTO SCIENTIFICO!”

Come creare il nostro esperimento:

Tagliate la cannuccia nella parte dove si piega in modo da creare una sorta di ferro di cavallo. Aprite una graffetta e infilatela delicatamente dentro la cannuccia in modo che le estremità della graffetta siano all’interno della cannuccia e la parte curva rimanga all’esterno. Sulla parte ricurva della graffetta potrete annodare dei fili colorati.

Ora riempite la bottiglia d’acqua filo al collo, infilate delicatamente la cannuccia e e richiudete la bottiglia. Attaccate l’adesivo sulla bottiglia per evitare che venga bevuta insieme al contenuto! 😀

L’esperimento é ora pronto!

Cosa succede?

La cannuccia galleggia e dal collo della bottiglia si intravedono solo i fili che si muovono nell’acqua. Se premete leggermente la bottiglia, la cannuccia incomincerà a scendere fino a toccare il fondo. Mollando la presa, la cannuccia tornerà da sola fin sul collo della bottiglia.

Piccolo Furfante é estasiato dall’esperimento e continua a fare andare su e giu’ la cannuccia.

State attenti solo a non scuotere la bottiglia perché l’aria che si trova nella cannuccia esce e non si riesce piu’ a farla scendere sul fondo. Infatti é la pressione che si esercita sulla bottiglia e quindi sull’acqua a spingere la bolla d’aria in basso. Mancando l’aria nella cannuccia, la “magia” non accade! Comunque se dovesse capitare, niente paura: basta togliere la cannuccia, svuotarla dall’acqua e rimetterla nella bottiglia 😀

Provare per credere!

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La lavagnetta magica fai da te che non si butta mai

Ci giocavate da piccoli? Io ne andavo matta anche se dopo poco non funzionava piu’ ed ero costretta a buttarla. Di cosa sto parlando? Ma della lavagnetta magica che permetteva di scrivere con una matita senza punata e cancellare, cancellare, cancellare…

La settimana scorsa ne hanno regalata una (con un KinderMenu) a Piccolo Furfante. Come a me anche a lui é piaciuta subito e come a me dopo un po’ la sua lavagnetta non funzionava piu’!

Che delusione e non è che potevo prendere un nuovo Kindermenu 🙁 Che fare? Ma costruirne una!!

Cosa serve:

  • un cartoncino rigido (noi ne abbiamo usato uno piccolo e rettangolare)
  • pastello a cera nero
  • biadesivo
  • velcro adesivo (maschio e femmina)
  • un foglio di carta oleota per craft
  • un foglietto di plastica trasparente (come quello per le vetrofanie)
  • adesivo colorato
  • uno stecchino da spiedino
  • carta vetrata o limetta per le unghie usa e getta

Costruirla é davvero semplice:

Colorate completamente il cartoncino con il pastello a cera. Il colore deve essere spesso quindi ripassate, ripassate, ripassate finché il pastello a cera non riesce piu’ a lasciare il colore.

Abbiamo ricoperto i bordi dei lati  maggiori del nostro rettangolo con il nastro adesivo. Mentre su uno dei lati minori abbiamo messo  una delle due strisce di velcro.

Abbiamo quindi ricavato dalla carta oleata un rettangolo della stessa grandezza del nostro cartoncino e su uno dei due lati minori abbiamo incollato l’altra parte del velcro. A questo punto é bastato appoggiare la carta oleata sul cartoncino premendo un po’: il lato con il velcro si é attaccato  al velcro del cartoncino.

Dal foglietto di plastica trasparente abbiamo ricavato un rettangolo della stessa dimensione del nostro cartoncino; abbiamo messo un po’ di nastro biadesivo su uno dei due lati, che  abbiamopoi appiccicato alla carta oleota dalla parte del velcro.

In questo modo abbiamo creato 3 strati: uno di cartoncino ricoperto di pastello a cera nero, uno di carta oleata e, infine, uno di foglio di plastica trasparente.

Ora non restava che creare la matita-magica

Dallo stecchino di legno  abbiamo ricavato la penna: con l’aiuto della carta vetrata (ma anche una limetta usa e getta per le unghie va bene lo stesso) abbiamo limato le due estremita dello stecchino in modo che fossero arrotondate.

La nostra lavagnetta magica ora é pronta per l’uso.

Con lo stecchino si scrive sul foglio pkastificato. La pressione della penna la fa aderira alla carta oleata che a sua volta  rimane appiccicata al colore spesso del pastello a cera che si trova sul cartoncino, mettendo in evidenza i solchi dei tratti.

Cancellare le scritte é semplicissimo: basta sollevare la carta oleata e si potrà ricominciare un nuovo gioco.

Questa lavagnetta é riutilizzabile piu’ e piu’ volte perché la carta plastificata trasparente protegge la carta oleata che, per altro, é possibile sostituire quando si rovina,  cosi’ come é possibile rimettere il colore sul cartoncino quando i solchi dei segni lo danneggiano 😀

Consigli:

Ho provato ad usare la cartaforno invece che la carta oleata, ma il risultato non é stato soddisfacente: la carta forno si stacca molto facilmente dal colore a cera cosicché le immagini si cancellano velocemente.

Ho provato ad usare la lavagnetta senza carta plastificata trasparente. La carta oleata si rovinava subito e dopo 3 o 4 scritte era da buttare.

Ho provato anche ad usare lo stecchino senza limarlo e il risultato é stato disastroso: sia la parte appuntita che quella piatta danneggiava la carta oleata e il foglio pastificato già al primo tratto

Se non avete il velcro potete usare direttamente il bi-adesivo. Il velcro è  pero’ piu’ comodo perchè fa in modo che il cartoncino con il colore sia sempre riutilizzabile, permettendo di sostituire solo la carta oleata e quella plastificata.

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