Giochi creativi per Halloween: un bagnetto fantasmagorico

Ormai manca davvero poco ad Halloween, così io e Piccolo Furfante ci siamo tirati su le maniche e ci siamo messi a creare tante decorazioni a tema. Tra questi: i fantasmi da bagno.

Crearli e semplice e divertente, giocarci è davvero uno spasso e, tra l’altro, sono tutti riciclosi 😀

Cosa abbiamo usato:

  • confezioni riciclate di polistirolo
  • matita
  • punteruolo o in mancanza un cacciavitino piccolo o una penna a punta fine
  • fantasia e un po’ di pazienza

Come li abbiamo realizzati:

Sulle confezioni di polistirolo ho disegnato con la matita delle sagome di fantasmi, molto stilizzate. Piccolo Furfante si è dato quindi al punteggio: ha, cioè, punteggiato il perimetro dei fantasmini con un punteruolo. Un lavoro di pazienza che però Piccolo Furfante adora. Punteggiare il polistirolo risulta più semplice che punteggiare il cartone: non serve molta forza ed è  facile essere precisi.

Una volta punteggiate tutte le sagome, è bastata una lieve pressione per staccarle dalla confezione di polistirolo. Ci siamo ritrovati, quindi, con un’allegra famiglia di fantasmi a cui ho disegnato, sempre con la matita, bocca ed occhietti. Ho usato la matita e non un pennarello o una penna, perchè dovendo immergerli in acqua non volevo che l’inchiostro si sciogliesse e PF mi diventasse tutto nero.

All’ora del bagnetto, abbiamo messo i nostri fantasmini in acqua così da trasfomare il  bagno di Piccolo Furfante  in un bagno fantasmagorico 😉

Il polistirolo galleggia e giocare con i fantasmi è stato per Piccolo Furfante un vero spasso, soprattutto ritrovarli in mezzo alla schiuma 😀

Naturalmente i fantasmini possono essere usati anche come addobbo: per creare ghirlande, per abbellire la casa, per decorare la tavola o la cameretta!

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Giochi fai da te: la tombola delle attività

“Me la fai? Me la fai? Me la fai? Daiii, maaaaaaamma!” Queste sono le suppliche strazianti di Piccolo Furfante, l’altro pomeriggio all’uscita da scuola :-S
Da qualche giorno nella classe dei “mezzanini” giocano alla tombola delle attività e lui ci va matto. 😀
Ogni bambino ha una cartella con rappresentate alcune attività quotidiane: lavarsi i denti, mangiare, giocare con i nonni, leggere un libro, pettinarsi, andare a letto…
La maestra tiene il cartellone e le pedine, mentre i bimbi usano della pastina per segnare le caselle uscite . Non esistono ambi o terni, ma solo la tombola e i bimbi fanno a gara a chi vince. Ogni volta c’è in premio qualcosa di diverso: poter giocare con un gioco a scelta o fare il capofila o aiutare la maestra durante la giornata…
La cosa che, però, piace veramente a Piccolo Furfante non è il premio in sè, ma il modo in cui la maestra presenta le pedine che pesca: “Chi ha il bimbo che si lava i denti con un kg di dentifricio?” “E’ uscita la bimba che spazzola i suoi luuuuuuuunghi capelli!” ” Chi è il fortunato che ha il nonno che legge al nipotino?”…
Ci sono cartelle più ambite rispetto ad altre come quella del bimbo che mangia il dolce o che gioca a calcio.
Piccolo Furfante è innamorato di questa tombola e, visto l’insistenza, non ho potuto fare a meno di realizzarla!
Ecco come nasce la nostra tombola delle attività. Naturalmente le immagini non sono così belle come quelle della tombola della scuola, ma PF ne è rimasto comunque soddisfatto.

Ecco qui il modello che ho creato.

Per costruirla è sufficiente stampare le schede. incollarle su di un cartoncino rigido e, volendo, plastificare il tutto. 😀

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Lavoretti d’autunno: creare giochi con i rametti

Sembra incredibile: quando cercavamo un legnetto per  creare il nostro diario-ramo non riuscivamo a trovarne uno, ora spuntano fuori come funghi 🙂

L’altro giorno mentre giocavamo al parco, Piccolo Furfante ha trovato una manciata di rametti che ad utilizzarli come legna da ardare ci avremmo scaldato casa per almeno 9 mesi. Ce ne erano di ogni dimensione, forma, lunghezza… All’inizio mi sono guardata intorno arrabbiatissima per vedere il vandalo che aveva fatto una simile devastazione, poi mi sono accorta che c’erano degli operai al lavoro e che molto probabilmente erano stati loro. 😳

Piccolo Furfante ha giocato ore a costruire case e rifugi, a cucinare e accendere immaginari fuochi. Io intanto mi rigiravo i legnetti tra le mani, finchè mi è venuta un’idea…

Dal mucchio (selvaggio) ne ho selezionati 25 con queste caratteristiche: piccoli, sottili, lunghi circa 15 cm, secchi.

Una volta a casa mi sono messa all’opera per costruire uno “shangai”. Ci avete mai giocato? Io quando ero piccola lo adoravo: sparpagliare tutti quei legnetti colorati e cercare di prenderli senza muovere gli altri. Modestamente ero anche brava :mrgreen:

Costruirlo è stato semplicissimo. Per prima cosa ho levigato le punte dei legnetti con della carta vetrata per evitare che ci fossero delle spine e ci si potesse fare male. Una volta finito, ho recuperato 5 bicchieri di plastica e 5 colori a tempera (giallo, blu, rosa, nero, bianco).

Ho colorato le estremità dei legnetti (1 cm per lato) con i colori: 5 legnetti per ogni colore. Per asciugarli senza che sbavassero, ho appoggiato i legnetti ai bicchieri. Dopo 1 ora il colore era asciutto e abbiamo potuto giocare.

In realtà il colore dei legnetti dovrebbe essere distribuito diversamente a seconda del valore del legnetto stesso (qui trovate un tutorial che vi spiega come fare), ma io non volevo colorare troppo i nostri rametti perchè mi piacevano un po’ grezzi. 😀

Devo dire che a Piccolo Furfante il gioco piace, anche se bara un po’ 😉

Per tenere in ordine i nostri rametti, ho costruito anche una pratica bustina. Ecco il modello che ho usato 😀

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