Giochi d’estate: il ghiaccio colorato

ice6Visto il grande successo del tesoro di ghiaccio, ho voluto proporre a Piccolo Furfante un’altra attività simile: il ghiaccio colorato.
Oltre ad essere rinfrescante, in questi giorni di caldone è l’ideale, questo un gioco è anche molto divertente ed educativo: un semplicissimo esperiemento sui colori da fare con i più piccoli. Unico neo: coprite bene il tavolo da lavoro e fate conto di sporcare un po’ in giro 😉
Per questo esperimento serve davvero molto poco: dei colori alimentari e delle formine per fare i cubetti di ghiaccio. Noi abbiamo utilizzato i contenitori di plastica delle uova.
Il difficile è stato però trovare i colori alimentari giusti: il blu, il rosso e il giallo. Ho dovuto girare almeno 3 supermercati per scovarli. E’ possibile naturalmente usare anche delle tempere o della pittura, ma dato che Piccolo Furfante è ancora un po’ piccolino non volevo che gli venisse in mente poi di ingerire il tutto. 😉 Cosa che non ha fatto… ma non sice1i sa mai!
Per prima cosa ho preparato i cubetti, aggiungendo all’acqua il colorante e lasciandoli in congelatore per una notte.
Ho recuperato poi dei contenitori di plastica (quindi infrangibili!!) trasparente, di grandezza media. I bicchieri sono un po’ troppo piccoli e non si prestano all’esperimento.
Ho poi messo a disposizione di PF anche un contagocce , sempre trasparente, una tazzina e una pentolina giocattolo e alcuni cucchiai di plastica.
Hoice2 versato un po’ d’acqua (non più di 2 dita) in ogni bacinella e tutti i cubetti di ghiaccio colorato in un piatto di palstica, naturalmente.ice3
Per prima cosa ho chiesto a Piccolo Furfante di versare in ogni bacinella un solo cubetto colorato. Dovevate vedere la sua meraviglia nel vedere che l’acqua si colorava velocemente…
Da qui è stato un crescendo di “oooooh”, “guaaaaaddda mamma…”, “beeeeeello”.
Ho dunque lasciato libero Piccolo Furfante di sperimenatare da solo: ha aggiunto cubetti di colore diverso all’acqua già colorata e ha potuto vedere come essa cambiava (arancione, viola, verde); è poi passato al travaso con l’aiuto del contagocce prima e delle pentole giocattolo dopo; ha infine voluto unire insieme tutti i colori scoprendo di poter creare dal nulla il nero “che non si vede nemmeno il fondale!”.

ice5Infine, prima che tutti i cubetti di ghiaccio si sciogliessero, li abbiamo utilizzati come pennelli per realizzare un originalissimo quadro!

La cucina alla fine dell’esperiemento era un po’ un disastro e le nostre mani sono rimaste, magrado i lavaggi, un po’ colorate… ma Piccolo Furfante si è divertito davvero parecchio.

Ecco altri semplici esperimenti sui colori da fare con i più piccoli:

  • Preschool Learning and Crafts (un esperimento sui colori simile al nostro, ma senza l’uso del ghiaccio)
  • OrdinaryLifeMagic (con tante idee per attività sui colori)
  • Kaboose (con le istruzioni per creare tanti cubetti di ghiaccio arcobaleno)
  • Hurrayic (per realizzare bellissimi palloncini di ghiaccio colorati)
  • 5 Orange Potatoes (per colorare con il ghiaccio)
  • Do Better (per realizzare una simpatica e golosissima gelatina arcobaleno)
  • GoodTreeMontessoriHomeschool (per scoprire in modo semplice i colori e i loro abbinamenti)
  • PreschoolDaze (per realizzare una fantastico collage arcobaleno con materiali di riciclo: Fantastico!)
  • Etsy.com (con delle bellissime borse-tesoro per imparare i colori. Bellissime: le comprerei tutte!)
  • LittleHandsBigWork (per un bagnetto con i cubetti di ghiaccio colorati! Attenzione, però, a non usare troppo colorante alimentare: le nostre mani, dopo l’esperimento, sono rimaste colorate per un bel po’!)

E per chi vuole, come me, ripassare la teoria dei colori prima di cimentarsi in questi esperimenti, vi suggerisco di leggere questo articolo fc.retecivica.milano.it

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Il dado dello yoga ovvero fare yoga con i bambini

DSCN1790Lo yoga è una delle mie passioni: l’ho praticato sia in Italia che negli Stati Uniti. L’ho scoperto con una mia cara amica, ho frequentato corsi insieme a Papà Ema e quando aspettavo Piccolo Furfante. E’ stato amore a prima vista e ora, che ho poco tempo da dedecargli, ne sento molto la mancanza.
Quando ancora ero in attesa di PF, mi sono confrontata parecchie volte con la mia maestra sulla sua esperienza di yoga con bambini. Da quelle discussioni ho tratto alcune semplici “regole”  che cosidero  tanto più importanti quanto più i bimbi sono piccoli. Le riassumerei così:

  • Lo yoga deve essere per loro un gioco, come tanti altri, e non diventare una disciplina, un dovere, un impegno.
  • Nessuna forzatura deve venire da parte degli adulti, di nessun genere (orari, posizioni, durata, luogo, modalità…)
  • Non si deve pretendere da loro nessun risultato, nessuna performance. Lo scopo è divertirsi, giocare insieme, condividere un’esperienza piacevole, momenti di benessere. Nulla di più.
  • Il piacere di farlo può nascere oppure no. Lo yoga non deve piacere per forza  a tutti!
  • Fare yoga insieme è gratificante, divertente. E’ un modo per ritrovarsi a fare qualcosa di piacevole, che ci fa stare bene,  per cui è meglio farlo quando ci si sente “in vena”, quando se ne ha voglia. Non sentirsi mai costretti a praticare e smettere se ci si annoia o si prova fastidio.

Tenendo a mente questi capisaldi, fin dai primi mesi di vita di Piccolo Furfante (naturalmente quando ce n’era il tempo e l’occasione) ho fatto yoga con lui e con Papà Ema.

Quando PF era piccolissimo, io praticavo e lui seguiva i miei movimenti, più che altro seguiva il mio corpo, condivideva il mio stesso spazio, i miei ritmi. Man mano che è cresciuto, ha partecipato più attivamente: ripetendo posizioni, proponendone lui o giocando insieme a me a “comporre figure”. Non pensate, però, che passiamo le giornate a fare yoga!! Purtroppo non ne abbiamo il tempo… quando capita, nei momenti di relax, vi dedichiamo un po’ di tempo. “Facciamo YODA?” mi chiede Piccolo Furfante quando mi vede assumere qualche posizione strana! 🙂

Quando ha voglia di fare YODA, ma mi vede occupata, Piccolo Furfante prende uno dei miei tanti libri o giornali e cerca di rifare le posizioni che vede illustrate.

Yoga4 Yogadef Yogadef3

Ho letto in passato parecchio sullo yoga, testi per adulti e per bimbi. Ho scoperto, però, solo di recente un libro che bimbiyogaconsidero davvero interessante ed utile: “BIMBinYOGA” di Didi A’nanda Paramita. Oltre ad una ricca parte teorica iniziale, l’autrice presenta tante posizioni da poter fare insieme ai bambini o da proporre loro,consigli utili per iniziare alla pratica anche i più piccoli. Prendendo spunto da alcuni suoi suggerimenti, ho creato un dado dello yoga, che uso con Piccolo Furfante. Sulle 6 facce del dado sono riprodotte 6 delle posizioni predado yogaferite da PF. Quando ne abbiamo voglia, tiriamo il dado e  cerchiamo di “rifare” la figura che esce in sorte. Ecco qui il mio dado-yoga! Un consiglio: prima di assemblarlo incollate il modello su di un cartoncino. Risulterà più solido e resistente!!

Per chi fosse curioso, ho scoperto che, on line, c’è la possibilità di consultare parzialmente il testo BIMBinYOGA. Ho anche scoperto che altri ne sono rimasti favorevolemente colpiti. Mentre cercavo informazioni sullo yoga fatto con bambini, ho trovato infatti un post di La casa nella prateria che parla proprio di questo libro.

Sempre in rete, ho  trovato poi altre mamme o educatrici che amano praticare yoga insieme ai bambini:

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Un caleidoscopio per bambini piccoli

cale2Quando ero piccola adoravo i caleidoscopi, ne avevo parecchi. Mi piacevano i colori e le forme che producevano. Mi divertivo ad osservare gli improbabili disegni, le tonalità e le gradazioni dei colori che si riflettevano da ogni parte… Ne ero proprio innamorata! Ero però un po’ più grande di Piccolo Furfante (avrò avuto forse 5 anni).

Era da un po’ che pensavo di provarne a creare uno per lui, ma ero in dubbio, essendo ancora così piccolo.

Poi ho letto questo post di Se7ven in cui viene spiegato passo passo come costruirne  uno e  mi sono detta: proviamoci! Se non gli piace, non è un gran danno: ci giocherò  io!! 😉

Inizialmente, come indicato nel post pensavo di usare del cartone (avevo tenuto da parte una grossa scatola di smaties), ma poi ho pensato alla delicatezza di PF e ho preferito cambiare materiale. Ho così optato per una semplice bottiglia di plastica scura (quella del Chinotto da 125): maneggevole, resitente, lavabile.

Cosa ho usato:

  • Bottiglia di plastica scura
  • Foglietti trasparenti rigidi (2 porta CD), un poco più grandi della base della bottiglia
  • Sacchetti di plastica trasparente multicolore
  • Carta velina colorata
  • Carta regalo lucida di vari colori
  • Polvere colorata
  • Forbici
  • Nastro adesivo colorato
  • Carta alluminio
  • Colla
  • Bi-adesivo
  • Adesivi  a forma di stella

Come l’ho costruito:

Ho tagliato il fondo della bottiglia (1 cm) , l’ho lavata bene e ho incollato al suo interno la carta d’alluminio (un lavoraccio!).

Ho poi tagliato dei pezzetini (molto piccoli) di carta velina, di carta regalo lucida e delle striscioline di sacchetti di plastica multicolore.  Dopo averne ottenuti un bel po’, li ho appoggiati al centro di uno dei due fogliettini trasparenti (primo porta CD) insieme ad un po’ di polverina colorata. E’ un lavoro delicato perchè i pezzetti si elettricale1zzano e vanno da tutte le parti.

Sul perimetro dell’altro foglietto trasparente (secondo porta CD) ho appiccicato del biadesivo (ho provato inizialmente con la colla, ma, oltre ad incollarmi le dita, ho rovinato anche un foglietto!! 🙁 ) e, una volta tolta la carta di protenzione l’ho appoggiato, delicatamente, sull’altro foglio trasparente, quello con i pezzettini di carta. Per un po’ i pezzetti riamangono appiccicati ai fogli e non si muovono, ma non preoccupatevi dura poco e appena si scuote il caledoscopio si staccano, producendo i magnifici disegni che conosciamo.

Tutt’intorno alla base della bottiglia tagliata ho avvolto dell’altro biadesivo e ho attaccato i bordi dei foglietti trasparenti, ora uniti tra loro. Ho fissato ulteriormente il tutto con due strisce di nastro colorato. Ho, infine, abbellito la bottiglia aggiungendo gli adesivi a forma di stella e dell’altro nastro colorato.

In controluce, i pezzi di carta velina e di sacchetto diventano trasparenti mantenendo i loro bei colori. Quelli di carta lucida invece non fanno filtrare la luce, ma brillano grazie alla polvere colorata.

Come temevo questo gioco, malgrado il primo entusiasmo, non ha entusiasmato particolarmente Piccolo Furfante che ora lo usa come “binocolo dei pirati”.

Se son rose fioriranno!!!!

Ecco altre idee:

  • You tube (un video che mostra come costruire un caleidoscopio usando un cd)
  • eHow.com (con una serie di video che spiegano come realizzare un caleidoscopio fai da te)
  • Kaboose.com (per creare un caleidoscopio dai porta rullini)

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