Il gioco delle forme e delle associazioni

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Il gioco che vi presento oggi lo potrei definire “2 in 1”. Nato fondamentalmente come un gioco di associazione in cui il bambino doveva riconoscere l’immagine scomposta corretta tra tante altre a disposizione, si è trasformato per esigenze pratiche in un gioco di costruzione.

I giochi di associazione hanno un ruolo importante nell’apprendimento, essi permettono di

  •  fare confronti tra forme e colori partendo da un modello di base;
  • individuare le differenze tra le grandezze: grande e piccolo, lungo e corto, alto e basso;
  • riconoscere le posizioni delle parti tra loro: sotto, sopra, di lato, davanti, dritto, storto, lontano, vicino, destra, sinistra;
  •  di passare dalle parti al tutto e viceversa

Le schede che avevo creato avevano quindi lo scopo di  esercitare queste abilità: partendo da una carta-modello raffigurante degli oggetti realizzati attraverso forme colorate, il bambino doveva individuare le carte da abbinare, aventi le stesse immagini ma scomposte e poste in posizioni differenti.

Una volta create le schede, le richieste dei bambini piu’ grandi pero’ sono state altre: l’individuazione delle immagini corrette era relativamente semplice per loro,  volevano invece divertirsi a ricostruire gli oggetti rappresentati nelle carte e crearne di nuovi. Attività anche questa molto utile perchè permette ai bimbi di giocare/impratichirsi con le coordinate spaziali partendo dall’esperienza. Oltre alle carte, ho quindi  realizzato anche delle forme da ritagliare che potessero essere utilizzate come “mattoncini” per ricostruire le figure!!

Qui trovate il gioco delle forme con le carte e le forme da ritagliare.

L’attività puo’ essere svolta in vari modi:

  1. proponete una carta/modello (es. la casa) e le carte che riproducono l’immagine scomposta, unitamente alle carte con l’immagine scomposta ma con variazioni di colore. I bambini dovranno individuare tra tutte quelle proposte le 2 che si rifanno alla carta/modello
  2. proponete una carta/modello (es. la casa o una delle immagini scomposte) e le varie forme colorate, chiedete ai bambini di riprodurre l’immagine sulla carta
  3. proponete 3 carte/modello (es. le carte con le 3 case9 e chiedete ai bambini di individuare le differenze
  4. proponete le forme e assegnate loro un nome, invitate ad abbinare quelle uguali per colore o per forme
  5. proponete le carte e invitate i bambini ad individuare le forme o i colori che nominate

Tutte queste attività possono essere svolte a vari livelli di difficoltà:

  • le immagini scomposte (soprattutto quelle in cui le forme sono disposte creando figure originali) sono piu’ difficili da riprodurre per i bambini piccoli
  • piu’ immagini scomposte proponete (es. le carte scomposte  della casa e del razzo insieme) piu’ il gioco diventa difficile
  • piu’ sono le forme in cui è composta l’immagine da ricostruire piu’ l’attività diviene complicata

Qui trovate altre idee per giocare con forme e colori:

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 Post di Paola Misesti

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6 idee prese in rete per… parlare di emozioni

Parlare di emozioni ai/con i bambini non è semplice facile, ecco allora tante divertenti attività che possono aiutare a rompere il ghiaccio!

idee per attività emozioni bambini

  1. Il lapbook delle emozioni
  2. Emozioni di dido’
  3. Il gioco di inside Out tutto da stampare
  4. Bottiglie emozionanti
  5. Il tabellone delle emozioni
  6. L’omino delle emozioni

Tante altre idee le potrete scoprire sulla mia pagina Pinterest dedicata alle emozioni o in questa pagina che raccoglie tutte le idee proposte su Homemademamma.

Qui invece trovate tutte le idee prese in rete finora.

Post di Paola Misesti

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Alla scoperta delle figure solide

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In queste ultime settimane PF sta affrontando in classe le figure geometriche solide.

Mentre mi raccontava le varie attività che facevano, mi sono accorta che molti dei vocaboli li conosceva solo in tedesco. E’ un problema tipico dei bambini bilingue: quando l’immersione in una delle due lingue è preponderante, le conoscenze linguistiche in una delle due diventa piu’ debole, perchè un determinato argomento viene affrontato solo in una lingua e, inevitabilmente, mancano i vocaboli nell’altra.

Ho deciso quindi di parlare di solidi anche in italiano, in modo che questo divario potesse essere colmato. La cosa fondamentale era trovare attività che potessero divertirlo: in questo modo non si sarebbe annoiato e imparare sarebbe diventato un gioco e non un dovere.

Ho cercato in rete un po’ di idee e valutando le alternative, ho deciso di utilizzare un metodo in stile Montessori: partire cioè dalla manipolazione delle figure.

I bambini infatti usano le mani ” non solo per scopi pratici, ma anche per la conoscenza.”(M.Montessori)

Ho creato quindi una serie di carte dove sono riportate le figure solide e i rispettivi nomi nonchè carte raffiguranti oggetti di uso comune che si rifanno a queste figure.

Ho realizzato inoltre dei modelli che PF avrebbe utilizzato per creare solidi di carta, da abbinare alle rispettive carte.

Raffaella di Baby Green mi ha dato poi un suggerimento preziosissimo: costruire i solidi usando il DAS (attività che sua figlia ha realizzato alla scuola Montessori).

A casa non avevo DAS a disposizione e quindi abbiamo utilizzato del dido’ rosso. La scelta è risultata vincente: si asciuga in fretta e non abbiamo dovuto nemmeno colorare le figure.

Come abbiamo svolto questa attività:

Per prima cosa PF ha ordinato tutte le carte ed abbinato il nome ad ogni figura.

A questo punto ci siamo messi a costruire i solidi di carta. Impresa abbastanza complicata (la carta è molto delicata e incollare le parti tra loro non è proprio facile), ma che ci ha permesso di capire in pratica la differenza tra le varie figure. Tra l’altro PF è rimasto sorpreso che non si potesse realizzare una sfera, se non appallottolando un foglio, con risultati per nulla apprezzabili.

Una volta create le figure, le ha abbinate alle carte.

A questo punto ci siamo dati alla creazione dei solidi con il dido’. PF si è divertito molto e al tempo stesso, ancor piu’ che con la carta, ha avuto modo di riflettere sulle varie caratteristiche. Era particolarmente attratto dalle diversità tra la piramide, il cono e il cilindro nonchè tra il cubo ed il parallelepipedo.

Una volta finite ha abbinato anche queste alle rispettive carte. Non contento  si è dato anche alla ricerca in casa di oggetti la cui forma richiamasse le figure appena create.

Va da sè che mentre creava i vari solidi e ne esplorava le caratteristiche, mi chiedeva i vocaboli nel corrispettivo italiano. Il mio scopo era raggiunto!

Ho trovato questa attività  divertente e molto utile. La creazione dei solidi di carta è un po’ complessa: richiede una buona manualità. Per proporla tenete conto dell’età e delle capacità del bambino. La realizzazione con il dido’ invece è decisamente piu’ semplice e risulta anche piu’ divertente.

Qui trovate   le carte e le schede con modelli dei solidi.

Altre idee prese in rete per avvicinarsi alla geometria in stile Montessori:

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Post di Paola Misesti

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