La bacchetta magica che brilla al buio… per imparare ad impugnare le penne

bacchetta magica che birlla al buoi costruire tutorial

Quando PF andava al Kindergarden la maestra aveva preparato per ogni bambino delle bacchette magiche per insegnare loro come impugnare bene la penna. lo so che sembra assurdo, ma trasformandoli in apprendisti maghi era riuscita a spiegare come tenere correttamente le dita per riuscire a scrivere correttamente.

Il gioco consisteva nel muovere avanti ed indietro le dita (utilizzando solo il pollice, l’indice e il medio) lungo la bacchetta, farla roteare, rigirarsela tra le dita: tutto per migliorare la presa, la precisione e la concentrazione. Per giorni e settimane il piccolo PF andava in giro con la sua bacchetta magica esercitandosi… a trasformare tutto e tutti!

La bachetta magica del Kindergarden è andata purtroppo persa, ma PF non se l’è scordata, tant’è che l’altro pomeriggio mentre vedeva un video di Harry Potter Lego mi ha chiesto di creargliene una.

Con PF abbiamo pensato al progetto per renderla speciale e cosa c’è di piu’ speciale di una bacchetta che brilla al buio?

Cosa vi serve:

  • uno stuzzicadenti lungo
  • gli elastichini Loom Band fluorescenti
  • pennarelli di vari colori

Come realizzarla:

colorate a piacere lo stecchino con i pennarelli, una volta asciutto, sulle punte dello stecchino cominciate ad avvolgere i vostri elastichini fluorescenti. Fate in modo che prendano una forma un po’ allungata.

Dopo qualche secondo la vostra bacchetta magica è pronta all’uso. Se vi avvicinate ad una luce, gli elastici si “caricheranno” e al buio cominceranno a brillare rendendo la vostra bacchetta davvero magica!

Buon divertimento!

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Post di Paola Misesti

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Giochi d’autunno: le trottole-castagna

giochi autunno trottole da castagna

Qualche settimana fa avevo trovato in rete e poi condiviso con voi questo bellissimo lavoretto autunnale: il telaio fatto con una castagna.

L’idea mi era piaciuta tantissimo e cosi’ l’ho voluta subito provare. D’altra parte mi sono imbarcata nel progetto #100creativedays che mi “costringe” ad essere creativa per 100 giorni!!

Vedendo il bellissimo risultato finale, mi è venuta in mente una variazione  per trasformare i telai in delle coloratissime trottole!

E’ stato sufficiente posizionare i rametti (noi abbiamo usato degli stuzzicadenti) verso l’alto pertrasfromare i telai introttole. Ma procediamo con ordine…

Cosa abbiamo usato:

  • castagne
  • stuzzicadenti
  • elastichini colorati (i Loom band dei braccelettini)

Come abbiamo costruito le trottole:

Per prima cosa abbiamo inserito 7 stuzzicadenti nella nostra castagna, facendo in modo che le punte fossero rivolte verso l’alto. Infilare gli stuzzicadenti è piu’ facile di quello che si crede: è sufficiente fare un po’ di pressione e rotearli.

Dato che i miei stuzzicadenti terminavano con una punta, ho provveduto a spezzarla per evitare di farsi male.

Una volta che abbiamo creato il telaio, abbiamo inserito gli elastichini colorati tra uno stuzzicadente e l’altro fino a formare tutta la trottola.

trottola con castagna

Inizialmente un elastichino copre tre stuzzicadenti perchè la distanza tra due legnetti è poca. Ho fatto cioè in questo modo: ho infilato un elastico in uno stuzzicadenti,l’ho tirato fino al successivo, ve l’ho avvolto intorno e l’ho bloccato nel terzo stuzzicadenti.Una volta completato un giro di elatsici si procede con il secondo e cosi’ via.

trottola con castagna tutorial

Dopo pochi giri bisogna che un eleastico copra solo 2 stuzzicadenti, altrimenti gli elastici spezzeranno i legnetti.

trottola con castagna tutorial passo passo

Giro su giro, la vostra trottola prende forma! Interrompete i giri di eleatsico quando volete. Potrete sbizzarrirvi con i colori e i motivi. Noi ne abbiamo preparate di coloratissime. Usando gli elastici fluorescenti, le vostre trottole si illumineranno al buoi!

Una volta che la trottola è pronta, basta rotearla aiutandovi con gli stuzzicadenti! Vedrete che magnifiche potrete fare!

Altre idee “castagnose” prese in rete:

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Post di Paola Misesti

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NIENTE PANICO: il gioco da tavolo per parlare di pidocchi

niente panico gioco

Vi avevo già parlato della maestra dei pidocchi di PF. Dal racconto che mi aveva fatto, avevo capito che aveva parlato dei pidocchi ed informato i bambini in modo giocoso. Le informazioni, che PF aveva ricevuto in quell’occasione, gli erano rimaste nella memoria a lungo.

Ho cosi’ pensato di creare un gioco per rispolverare ogni tanto quanto aveva imparato e di affrontare con un pizzico di allegria i nostri trattamenti con Hedrin

Il gioco che ho realizzato e davvero semplice e si rifà ad un vecchio gioco dell’oca con cui io e PF  ci siamo divertiti parecchio. In questo caso sono i pidocchi a farla da padroni!

Il gioco è formato da:

  • un tabellone
  • un dado
  • delle pedine

Il tabellone è composto da un percorso di 35 caselle, alcune bianche, alcune con l’immagine di simpatici pidocchi, alcune con delle bollicine e l’arrivo è rappresentato da una casa.

Le pedine sono immagini di bambini.

Il dado è un po’ particolare: vi sono 4 numeri, l’immagine del simpatico pidocchio e il disegno di un bimbo piangente con il pidocchio sui capelli.

LE REGOLE:

Le regole sono molto semplici e questo rende il gioco adatto anche ai più piccoli.

pidocchi niente panico il gioco

Lo scopo del gioco è arrivare al traguardo (alla casa) prima degli avversari. Ci si muove lungo il percorso in questo modo:

I giocatori tirano a turno i dado…

Se escono i numeri ci si muove di tante caselle quanto il numero uscito

Se esce il pidocchio il concorrente dovrà andare sulla casella in cui si trova il primo pidocchio successivo a dove si trova. Se la casella è occupata non ci sono problemi e può comunque occuparla. Se non ci sono “pidocchi” davanti a lui, deve rimanere fermo dove si trova.

Quando si finisce sulle caselle PIDOCCHIO, ci si deve grattare la testa e si sta fermi un turno!

Se esce l’immagine del bimbo che piange  il giocatore dovrà andare sulla prima casella disponibile con l’immagine delle bollicine e ritirare il dado. Se non ci sono caselle “bollicine” davanti a lui, deve rimanere fermo.

Quando si finisce sulle caselle BOLLICINE si puo’ ritirare il dado.

QUI TROVATE IL KIT DA STAMPARE  che comprende il tabellone, il dado e le pedine!

 

Questo un gioco non è solo divertente, ma anche stimolante e educativo: si impara a riconoscere i numeri, a contare sul tabellone, ad aspettare il proprio turno e a parlare di pidocchi e di prevenzione in modo divertente e rilassato.

Grazie a questo semplice giochino io e PF abbiamo rispolverato un po’ di nozioni sui pidocchi: del fatto che chiunque puo’ prendere i pidocchi (per questo le pedine sono rappresentate da immagini di bambini tutti diversi tra loro); che i pidocchi non saltano, ma si passano da persona a persona attraverso il contatto diretto o attraverso oggetti; che quando ci si accorge di avere i pidocchi bisogna fermarsi (un turno) e con pazienza provvedere a toglierli; che la prevenzione e il trattamento sono necessari, ma non sono cose drammatiche, tanto che permettono di rientrare a scuola e alle normali attività subito (per questo si ritira il dado)!

Abiamo avuto anche modo di parlare delle abitudini di PF in fatto di capelli e di pulizia: il fatto che ami i capelli corti, ma non ami affatto farseli tagliare; il fatto che si diverta a farsi la doccia e il bagno, ma convincerlo a farli non è sempre facile soprattutto se sta giocando; il fatto che non ami farsi pettinare i capelli o farseli toccare; il fatto che gli piaccia mettersi il gel o riempirsi la testa di spuma, ma che farsi spruzzare i prodotti anti-pidocchio non gli piaccia molto.

Insomma un giochino che insegna tante cose utili e offra lo spunto per parlare di tante cose legate ai pidocchi, ai capelli e all’igiene in generale.

 

Inoltre questo è un gioco di fortuna, che non richiede abilità particolari ai concorrenti. Questo tipo di giochi sono molto adatti quando i giocatori hanno abilità e capacità diverse (come un adulto o un bambino o bambini di età diverse). I concorrenti sono sullo stesso livello e si percepiscono uguali. Non c’è il rischio che il più piccolo si senta inadeguato o favorito dal più grande. In questo modo può godere appieno della propria vittoria e tollerare meglio la propria sconfitta

 

Questo post è offerto da Hedrin e partecipa alla campagna Hedrin #pidocchinientepanico che coinvolge e ha coinvolto diversi blog. Grazie a questa campagna si è parlato di  prevenzione, di luoghi comuni, di miti da sfatare, di preoccupazioni e tabu’,  ma anche di idee divertenti e utili per affrontare con serenità il problema pidocchi.

Consultate l’hashtag #pidocchinientepanico per seguire tutti gli interventi.

hedrin

Post di Paola Misesti

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