Esperimenti scientifici con i bambini: il ghiaccio frizzante

esperimenti scientifici con i bambini il ghiaccio

“Mamma ma questo ghiaccio frizzica!”

Urlo eccitatissimo di PF alla vista del ghiaccio che invece di sciogliersi si mette a fare bollicine. Sono queste cose che mi fanno capire se un esperimento ha funzionato o meno. Ma partiamo dall’inizio!

E’ da un po’ che volevo fare degli esperimenti con il bicarbinato, ma non trovavo l’idea giusta: il vulcano è bello, ma PF lo aveva già visto fare a scuola!

Pensa che ti ripensa, cerca che ti ricerca ho trovato in rete  questa idea. Invece di versare l’aceto sul bicarbonato in polvere, fanno il procediemnto inverso: usano cubetti di aceto ghiacciato su cui rovesciano il bicarbonato!Semplicemente geniale!

Decidiamo di provare, ma ecco che mi accorgo di non avere in casa l’aceto. Poco male: il limone da noi non manca mai.

Prendo dei contenitori dell’ovetto kinder, ci metto un po’ di succo di limone in ognuno di loro e lascio per qualche ora in surgelatore il tutto.

Una volta che il succo si è ben congelato, appoggio i cubetti ghiacciati (nel nostro caso uova) sopra un piatto. Sembrano proprio dei normalissimi cubetti di ghiaccio: PF è convinto sia acqua colorata!

Ora chiedo a PF di versarci sopra qualche cucchiaio di bicarbonato. Appena il ghiaccio (al limone) viene in contatto con il bicarbonato incomincia a sciogliersi e a fare bollicine! PF ci aggiunge anche qualche goccio d’acqua e le bollicine aumentano a dismisura. Il nostro ghiaccio è diventato ghiaccio frizzante!

esperimenti scientifici con i bambini il ghiaccio che frizza

PF mi chiede cosa succede, perchè il ghiaccio si è comportato cosi’: quando un acido (in questo caso il limone) viene a contatto con il bicarbonato, forma anitride carbonica quindi bollicine, tante bollicine!!

L’esperimento è perfettamente riuscito. Provateci anche voi se volete divertirvi un po’ e stupire i vostri bambini!

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Nel mondo degli egizi: dai geroglifici all’argilla

geroglifici alfabeto da stampare

Mannaggia! Per noi manca ancora un buon mese di scuola: il sole, il caldo e le lunghe giornate non aiutano di certo la concentrazione. Ecco perchè per il nostro homeschooling di italiano ho deciso di passare al piano B: piu’ esperienza e meno schede e anche quest’ultime proposte in maniera piu’ giocosa.

Qualche settimana fa con PF avevamo affrontato il tema dell’ “antico egitto”: i nostri eroi Leo e Pross, infatti, si sono imbarcati per errore in una macchina del tempo e si sono ritrovati prima nella preistoria e ora in Egitto.

Dopo essere usciti dagli intricati labirinti delle piramidi, incontrato la mummia Ramses e risolto un po’ di operazioni matematiche, i nostri esploratori hanno deciso di cimentarsi nella scrittura e nella produzioni di manufatti in argilla. PF, naturalmente, ha dato loro una mano.

Per prima cosa PF si è cimentato con i geroglifici. Ho riprodotto l’alfabeto e ho chiesto a lui sia di decifrare codici che di scrivere. Si è divertito un mondo, anche se ha ammesso che la scrittura non era proprio pratica!

Nella realizzazione di manufatti in argilla si è divertito come un matto! Babbo Natale ci aveva portato il kit per creare vasi e l’abbiamo rispolverato. PF ha passato un’intera mattina a fare e rifare un vasetto e un piccolo pendaglio. Alla fine del duro lavoro aveva piu’ argilla addosso lui che il vaso, ma la soddisfazione era tanta.

vasi di argilla con i bambini

Se avete in mente di utilizzare questo kit, sappiate che:

  • la velocità dell’apparecchio non è regolabile e l’argilla tende ad andare ovunque. Se potete fare questo lavoro all’aperto, è meglio!
  • la quantità di argilla che si trova nel contenitore è  minima, quindi se volete realizzare piu’ cose procuratevene dell’altra
  • Tenete a portata di mano un contenitore e una bottiglia pieni d’acqua, nonchè parecchi stracci: l’argilla per essere lavorata deve essere sempre umida e i piccoli contenitori d’acqua forniti dal kit non sono sufficienti.

Il viaggio di PF nell’antico Egitto non è ancora concluso e tra qualche giorno potrà divertirsi con un simpatico libretto.

Per chi volesse giocare insieme a noi con gli antichi egitti, ecco i nostri geroglifici: qui trovate il file  con l’alfabeto da stampare!

antico egitto bambini

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Post di Paola Misesti

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Portadisegni fai da te: facile, veloce, ricicoloso

portadisegni fai da te con polistirolo

Anche voi avete la casa piena di disegni e lavoretti? Noi ne siamo invasi: ciclicamente vengono archiviati in scatole e faldoni, ma per un po’ rimangono in bella vista in camera di PF.

Quando abbiamo preparato la nuova cameretta di PF qui a Zurigo avevo pensato molto a cosa utilizzare per appendere le sue “opere d’arte” e i ricordi: il grosso problema era che non potevo utilizzare chiodi perchè il padrone di casa non sarebbe stato d’accordo. Mi serviva un’idea simpatica, ma soprattutto pratica perchè incollarli alle pareti con l’adesivo non mi sembrava proprio una bella idea.

E’ stata Edyta che mi ha suggerito di usare forme di polistirolo come supporto: facili da appendere alle pareti con il bi-adesivo, economici, riciclosi e recuperabili ovunque.

portadisegni fai da te con polistirolo tutorial

In un negozio di hobbistica ho quindi acquistato un grosso pannello di polistirolo. Io e PF abbiamo passato un’intera giornata a dipingerlo con i colori aclirici (vari toni di azzurro e bianco) e in meno di due ore il nostro pannelo portadisegni era pronto ad essere utilizzato.

Realizzarlo, come vedete, è facile e divertente e l’effetto finale è davvero bello.

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Post di Paola Misesti

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