Lenterne arcobaleno

lanterna natalizia fai da te bambini

C’era bisogno di un altro portacandela? In casa nostra sicuramente si, visto che sono una maniaca delle candele.

Era da un po’ che volevo provare questa cosa: un po’ perché avevo in casa un sacco di vasetti di vetro un po’ perchè avevo fatto un’acquisto folle e mi ritrovavo con una scatola gigante di colori per vetrofanie.

Cosi’ l’altra sera ho deciso di provare con l’aiuto di PF.

Cosa serve:

– vasetti di vetro

– colori per vetrofanie

– del filo di ferro ( facoltativo)

– pazienza e un po’ di fantasia

Come realizzarli:

Prendete il vostro vasetto di vetro e partendo dall’alto verso il basso componete delle greche con i colori. L’unica cosa di cui dovete stare attenti e di non mettete troppo colore, cioé di non comprimete troppo il tubetto, perché essendo molto liquido il colore tende a scivolare verso il basso. Le sbavature risultato, una volta asciutte, molto artistiche e sembra che il vaso sia di vetro soffiato. Attenzione pero’: i motivi non devonoessere troppo elaborati!

Una volta che avrete decorato tutto il vaso, lasciatelo asciugare per una notte e al mattino sarà pronto all’uso.

Affinche’ le decorazioni non risulatino troppo pesanti, noi abbiamo usato solo 3 colori: il verde, il rosso e il giallo.

Ora ho una serie di portaìcandele perfetti per le prossime feste!

Per renderne piu’ originali alcuni, ho attorcigliato poi intorno al collo del barattolo del fil di ferro colorato e ho appese queste lanternine all’esterno di casa.

lanterna fai da te def

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Una dolce lanterna tutta da mangiare

lanterna di zucchero da mangiare

Capita anche qui che a volte gli insegnanti si ammalino o rimangano assenti e dato che le classi sono gestite da piu’ persone non c’é bisogno di supplenti: gli altri insegnanti che lavorano già con i bambini coprono le ore buche.

Alcune settimane fa con estrema gioia di PF l’insegnante che sostituiva il suo maestro era la maestra di “lavori manuali”, ora che lui adora. Ecco che per impegnare il tempo in maniera divertente e si sono dati alla creazione di una lanterna per le feste.

Dai racconti di PF non avevo capito di cosa si trattasse: mi parlava di zollette di zucchero, di una lanterna, di gelatina appiccicosa. Insomma tutte cose che non avrei di certo usato per costruire una lanterna. Poi l’altro pomeriggio questo oggetto misterioso ha fatto la sua comparsa in casa e allora ho capito che si trattava di una dolcissima lanterna commestibile.

Cosa serve per costruirla:

  • zollette di zucchero
  • 450 gr di zucchero a velo
  • 1 albume
  • un piatto
  • una candelina

Come realizzarla:

Per prima cosa bisogna preparare la glassa con l’uovo e lo zucchero: sbattete l’albume e aggiungetevi lo zucchero lentamente, continuando a montare il composto che alla fine della lavorazione deve risultare morbido e mooooolto appiccicoso.

Una volta che avete pronta la glassa costruire la lanterna é semplicissimo.

Tutt’intorno al bordo del vostro piatto mettete la prima fila di zollette di zucchero, vicine le une alle altre ma non troppo: lasciate un piccolo  spazio affinché la luce possa filtrare.

Ora con l’aiuto di un cucchiaio versate uno strato di glassa su questo primo livello di zucchero e poi ponete sopra ad esso una seconda fila di zollette. Ripetete l’operazione finché la vostra lanterna non é dell’altezza che desiderate. La lanterna di PF é alta 9 piani e mezzo di zollette. L’ultimo piano é a metà perché , secondo lui, la lanterna é piu’ artistica cosi’. Secondo me é perché si é mangiato già qualche zolletta di zucchero!

Terminata la vostra lanterna, dovete lasciare asciugare la glassa. Una volta asciutta, potete porvi dentro una candelina (noi usiamo quelle elettriche cosi’ evitiamo che prenda fuoco o si sciolga qualcosa).

Illuminata, la lanterna é davvero suggestiva e ha il vantaggio che come centro tavola per le feste puo’ diventare anche un dolce spuntino. Noi la stiamo usando per addolcire la nostra prima colazione.

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Giocare con l’arte: un’invasione di Nanas

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Se vi capitasse di passare per la stazione di Zurigo, vi accorgereste subito di una strana figura di donna che svolazza sopra di voi! Non potete non notarla semplicemente perchè è gigantesca!

Questa “donnona” non è altro che una delle bellissime opere di Niki de Saint Phalle. Avevo conosciuto quest’artista, tantissimi anni fa, ammirando le sue (e del marito Jean Tinguely) creazioni a Parigi, in particolare la fontana Stravinsky che si trova proprio di fronte al Centre Pompidou. Molti di voi la cnosceranno anche per il Giardino dei tarocchi. Potete quindi immaginare la mia sorpresa a ritrovarmi una “sua” gigantesca Nana qui a Zurigo!

PF mi prende sempre in giro quando mi trova ad ammirare questa “donnona” che lui chiama amichevolmente “la donna con le coscione”. Qualche tempo fa, in occasione del nostro ultimo lavoretto artistico, mi è venuta l’idea di realizzare una nana insieme a lui utilizzando il das.

niki saint phalle elefante parigi

Dopo aver allestito il nostro atelier in salotto, ci siamo messi all’opera ma all’ultimo momento PF non aveva voglia di realizzare “la donna con le coscione” e cosi’ abbiamo scelto di ricreare una della sculture della fontana parigina: esattamente l’elefante.

Con un po’ di pazienza la nostra scultura era pronta e PF, sull’onda dell’entusiasmo, ha deciso di crearne una tutta sua che ha ribattezzato “la tazzina”. Indovinate che forma ha??

arte con i bambini 2

Dopo aver aspettato 2 giorni che il das si asciugasse ben bene, ci siamo dati alla colorazione delle nostre opere, naturalmente ispirandoci ai colori e ai disegni dell’artista. Ora “la tazzina” e “l’elefante” sono diventati due splendidi e coloratissimi fermacarte e ci ricordano la nostra “donna con le coscione” appesa nella stazione di Zurigo.

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