Giocare con le emozioni: un albero per parlarne

 

Una delle cose che mi piace di piu’ del mio lavoro di pedagogista è creare i materiali da usare in classe con i  bambini. Per i miei corsi con le insegnanti ho sempre preparato tantissimo materiale “pratico”, non tanto per dare loro la “pappa pronta” come insinuavano molte colleghe, ma per offrire loro spunti ed idee su come trasformare in realtà tanti bei paroloni che pur servendo, se non sono concretizzati rischierebbero di rimanere chiusi nei libri e nella testa delle persone.

Confontandomi a distanza di tempo con le insegnanti che seguivano i miei percorsi, rimanevo stupefatta e molto impressionata da come esse, partendo da una semplice attività che facevamo insieme,  elaborassero materiali splendidi che la mia creativita’ non avrebbe di certo saputo tirar fuori.

In occasione di un corso per insegnati sul tema delle emozioni (parecchi anni fa, ahimè) e su come aiutare i bimbi ad esprimerle e dar loro un nome, avevo realizzato un grosso cartellone a forma di albero in cui le insegnanti dovevano scrivere su di un post it (ed in seguito appiccicare sulla fronda dell’albero) l’emozione di quel momento. In questo modo si poteva avere sott’occhio lo stato emotivo del gruppo e conoscere e condividere lo stato d’animo dei singoli. Un modo per parlare di emozioni e confrontarsi su come affrontarle al meglio.

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Un’invasione di lumache ovvero il gira lumaca!

Non averi mai immaginato che esistessero tante lumache in Svizzera. E invece mi sono dovuta ricredere! Siamo invasi!!  😯

Se questo non bastasse, il tema di quest’anno della scuola di Piccolo Furfante sono proprio le lumache e cosi’ mi ritrovo circondata da questi esserini mollicci. :mrgreen:

In classe di PF, le maestre hanno realizzato un terrario per ospitare le lumachine e le  lumacone del giardino. Il terrario è una cosa seria: grande quanto un acquario di medie dimensioni, interamente di vetro, con la temperatura regolabile e il giusto grado di umidità. Ogni giorno i bambini con l’aiuto delle maestre danno loro da mangiare e giocano con i piccoli ospiti. Poverini! Le lumache intendo.

Qualche lumachina fa rotta anche verso le case dei bimbi: noi ne abbiamo ospitate circa 10 🙁

In pratica sento parlare di lumache in tutti i modi e pure in varie lingue: PF ha incominciato a canticchiare canzoni tedesche che naturalmente parlano di lumache 🙂

Tra le varie attività fatte dai bimbi, ce n’è una che mi è proprio piaciuta, semplicissima e simpatica: il gira lumaca!

Ora vi spiego come funziona:

Su di un cartoncino molto spesso si ritaglia un disco e si creano sul bordo, paralleli tra loro, 2 buchini.

Su di un ogni lato del cartoncino i bambini hanno fatto due disegni: uno a tema lumaca e l’altro libero. Una volta finito il disegno e colorato (PF ha usato i pastelli) bisogna fare passare un filo di lana in ognuno dei due buchi, lasciare i fili abbastanza lunghi e chiuderli con un bel nodo.

Bene! Se  tenete i due fili abbastanza tesi e fate ruotare il cartone, i fili si arrotoleranno. Arrotolateli finchè potete e poi lasciateli andare: l’effetto che si avrà è una sorta di sequenza delle due immagini disegnate. Piccolo Furfante, per esempio, ha disegnato da un lato una lumachina sul prato e dell’altro un’auto. Cosi’ sembra che l’auto stia per schiacciare la lumaca 😯

A PF il gioco è piaciuto e devo essere sincera anche a me! Come dicevo: semplice e simpatico!

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Impariamo giocando: “Chip & Charly” ovvero a spasso per l’hotel

Eccoci qui con il secondo post di “Gioca, giochi, giochiamo” per parlarvi di un nuovo gioco preso nella nostra biblioteca zurighese: “Chip & Charly”

Piccolo Furfante ha scelto questo gioco dallo scaffale della biblioteca per puro caso e non perchè ne fosse stato attratto in modo particolare: la biblioteca stava per chiudere e ci mancava un solo gioco per arrivare al numero massimo di 6 giochi da prendere in prestito (non sia mai che PF se ne esca con uno in meno 🙄 ). Cosi’ si è avvicinato ad uno scaffale a caso, ha allungato il braccio e ha tirato su Chip & Charly. Esasperata, non sono stata nemmeno li’ a guardare la scatola. Ho preso e portato a casa :mrgreen:

Il gioco si è rivelato un successone.

Le regole sono un po’ complesse: i giocatori si muovono tirando il dado lungo il percorso tracciato sul tabellone di gioco che è formato da tante carte rappresentanti ciascuna una camera d’albergo ricca di partcolari. Le carte non sono fisse, ma si possono mischiare e ricollocare ogni volta per creare un tabellone diverso.

I partecipanti devono arrivare lanciando il dado e passando per le camere dell’albergo fino al tetto dove si trova la camera del tesoro. Quando si fa 6 con il dado, il giocatore che ha lanciato deve pescare una delle carte raffiguranti 1 particolare dell’immagine di una delle carte che compongono il tabellone. Una volta trovata la carta giusta sul tabellone il giocatore finisce su di essa e ripartirà da li’ nella sua marcia verso il tesoro. Naturalmente l’immagine puo’ raffigurare un particolare di una carta che si trova all’inizio o alla fine del percorso. Ed è proprio qui che sta il divertimento del gioco: i colpi di scena che si nascondono dietro ad ogni tiro di dado.

Le regole prevedono anche che non è possibile che 2 giocatori stiano sulla stessa casella e che quindi bisogna rilanciare il dado ogni volta che questo capita. Nei nostri giochi noi abbiamo tolto questa regola perchè la trovavamo un po scomoda.

A Piccolo Furfante è piaciuto parecchio questo gioco perchè

  • il tabellone ed il percorso cambia sempre di volta in volta,
  • è un gioco ricco di colpi di scena
  • si è sempre con il cuore in gola quando si cerca il particolare sul tabellone (si tornerà indietro o si arriverà vicino al traguardo?)
  • le immagini del tabellone sono molto curate e divertenti
  • il gioco dura un po’, ma senza stancare eccesivamente

A mio avviso il gioco non è eccessivamente semplice e adattissimo a PF che adora il gioco dell’oca 😀

P.S.: tradurre le regole di questo gioco ha richiesto uno sforzo enorme: erano in tedesco discorsivo perchè chi li ha scritte ha avuto la brillante idea di realizzare delle simpatiche vignette per spiegare le regole! Un incubo!  😯 Senza contare che si strattava di 7 lunghe pagine. Se becco in giro “il genio”… 👿

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