L’astuccio creativo di Mamma Daniela

Seguo il blog di Daniela, la Scuola in Soffitta, già da un po’. Mi piacciono i suoi post, le sue riflessioni, le sue idee e le sue proposte. Mi piace quando racconta delle sue esperienze. Mi mette voglia di fare, di provare.  Da quando mi sono messa in testa di organizzare una homeschooling  in italiano per PF, la  seguo ancora piu’ avidamente. Si è capito che mi piace un sacco il blog di Daniela? Eh? 😀

Qualche settimana fa ricevo una sua mail. Mi mostra il magnifico astuccio fatto da lei e pensato per il suo bimbo, per fare in modo che possa usare tanti colori e non i soliti 12 che i normali astucci contengono. Daniela mi spiega come realizzarlo e perchè l’ha creato.  Vorrei condividere con voi tutto questo.

Io l’ho chiamato astuccio creativo sia perchè è fatto a mano da Daniela sia perchè è tutto ricicloso sia perchè è pensato per stimolare  la creatività dei bimbi, liberi di scegliere tanti tanti tanti colori. Insomma un astuccio davvero speciale 😀

Lascio, allora, la parola a Daniela:

Sono mamma di due bambini (6 e 2 anni), vivo a Milano. Il blog “la Scuola in Soffitta” è nato a ottobre 2010, esattamente due settimane dopo l’inizio della prima elementare di mio figlio. Il primo giorno di scuola il Dirigente Scolastico ha raccolto bambini e genitori in cortile prima di chiamare la formazione delle classi e ha fatto un annuncio: “Avete presente il progetto formativo che vi abbiamo consegnato? Dimenticatelo! Purtroppo i tagli alla scuola pubblica hanno reso impossibile la realizzazione del programma: faremo il possibile.”

Da quel momento ho capito che dovevo darmi da fare per riempire quelle parti di programma che non avrebbero svolto in classe. A me il programma piaceva! La scuola era stata messa in soffitta, come tutte le cose che si accantonano, per ragioni reali certo, però intanto mio figlio cresceva e non volevo trovarmi alla fine delle superiori a dirgli: “Non sai l’inglese? Per forza: non avevi l’insegnante abilitato, ma non è colpa mia, vai a dirlo alla Gelmini!”

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Buste di plastica per personalizzare le magliette e non solo…

Qualche giorno fa, avevo trovato questo post di Filth Wizardry che mostrava come personalizzare le magliette usando i ritagli delle buste di plastica. Guardando il tutorial mi era sembrato tutto troppo facile e, se devo essere sincera, tutto troppo bello. Mi sono detta: “Basta davvero cosi’ poco?” e la mia faccia era piu’ o meno questa 😯

Dato che ero un po’ scettica, ho fatto un po’ di  ricerche in rete per vedere se c’era qualcun’altro che aveva provato. Ho scoperto che questa tecnica è conosciutissima e sfruttata in vari modi: per creare borse bavagline, lampade. Cosi’ dato che nei cassetti ho un sacco di buste di plastica carinissime e con disegni pazzeschi ho deciso di provare.

Cosa serve?

  • Buste di plastica (ovviamente)
  • Cartaforno
  • Stoffa da personalizzare
  • Ferro da stiro

Come fare:

Io ho deciso di iniziare da qualcosa di piccolo: un sacchetto portagiocattoli di Piccolo Furfante. Se il risultato fosse stato pessimo, non si sarebbe lamentato: quel sacchetto a PF non piace perchè è tutto verde e poco “simpatico” 🙄

Per prima cosa ho ritagliato l’immagine di un cavallino a dondolo da una busta che mi piaceva tanto. Ho dato una stiratina alla bustina di tela, vi  ho appoggiato sopra il ritaglio e sopra ancora un pezzetto di carta forno. Ho stirato il tutto, premendo leggeremente il ferro soprattutto sui bordi. Ho usato il ferro a vapore e una temperatura alta (su cotone). Dopo qualche secondo ho rimosso la carta forno e ho notato, con mia grande sorpresa, che l’immagine era rimasta perfettamente incollata alla stoffa, senza pieghe o grinze. Anche i bordi erano perfettamente uniti alla stoffa. Ho aspettato che si raffreddasse per verificare la tenuta e ho potuto constatare che l’esperimento era riuscito 😀

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Porta disegni da pizzeria

Piccolo Furfante ama la pizza… da sempre 😀

Anche quando aveva solo quattro dentini, il suo piatto preferito era la pizza! Ne ho la prova 😉

Va da sè che siamo sempre andati spesso in pizzeria 😀

Adesso che le sere senza Papà Ema sono lunghe da passare, capita ancora più spesso che io e Piccolo Furfante usciamo per trascorerre una piacevole serata in compagnia di cari amici o gustarci una gustosa pizza.

A volte le attese al tavolo possono essere  lunghe e  per passare il tempo cosa c’è meglio di una buona lettura (di solito Topolino) o di un disegno da colorare? 😀

Di solito stampo o preparo alcuni disegni, in modo da non farmi trovare impreparata se PF me li chiede quando siamo al tavolo.

Ero però un po’ stufa di portarmi dietro fogli svolazzanti o il nostro libro-tavolino da viaggio, così l’altro pomeriggio ho creato il “porta-disegni da pizzeria” 😀 tutto ricicloso naturalmente!

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