Un’invasione di squali: creare un libro fai da te

Rendere complicato ciò che è semplice è cosa banale; trasformare ciò che è complicato in qualcosa di semplice, incredibilmente semplice: questa è creatività.
Charles Mingus

Ultimamente Piccolo Furfante  è preso da molti argomenti: squali, anemoni di mare, sottomarini, meteoriti, il Titanic, i vulcani, gli esperimenti scientifici…

Dato che gli interessi cominciavano a diventare un po’ troppi e molto diversi tra loro, ho deciso di  affrontarne alcuni costruendo libri insieme, cosi’ come avevamo fatto per le marmotte.

Il primo argomento scelto da Piccolo Furfante sono stati gli squali.

Abbiamo scelto dalla rete un po’ di immagini che ci piacevano e abbiamo iniziato a colorarle, intanto abbiamo parlato delle caratteristiche degli squali, di come nascono, di cosa mangiano. PF è rimasto particolarmente colpito da quanti squali esistano e soprattutto dalle loro pinne.

Abbiamo anche scelto due origami da fare. Il primo è venuto malissimo (lo squalo è pure rosa 😯  ), il secondo un pochino meglio, ma nemmeno troppo. Abbiamo cosi’ avuto conferma che gli origami non sono proprio il nostro forte.

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Esperimenti scientifici con i bambini: la polverina magica crea bolle

Questo weekend faceva un freddo cane qui a Zurigo: abbiamo toccato i -13 di giorno! Ci siamo concessi qualche bobbata e qualche cioccolata calda, ma stare fuori era tutt’altro che piacevole. Cosi’ ci siamo inventati un po’ di giochi ed attività per occupare il tempo.

Tra queste non poteva mancare qualche esperimento “escientifico” come li chiama Piccolo Furfante.

Su di un sito (non ricordo se Familifun.go.com o Kaboose) avevo visto qualche tempo fa un grazioso esperimento che non richiedeva troppi “ingredienti” cosi’ abbiamo provato a ripeterlo. In sostanza consisteva nel creare in casa l’effetto di quelle lampada ad acqua piene di bolle.

Cosa abbiamo usato:

  • bicchieri di plastica trasparente abbastanza grandi
  • acqua
  • colori alimentari
  • sale  fine
  • olio
  • polverina magica 😉

Per prima cosa abbiamo riempito i bicchieri di acqua, vi abbiamo aggiunto i coloranti e abbiamo mischiato bene. Già che c’eravamo abbiamo giocato un po’ a mischiare i colori creando il viola e l’arancione. Abbiamo quindi versato l’olio (una provetta per bicchiere) che si è subito messo a galleggiare sull’acqua come avevamo già sperimentato qui.

A questo punto il sito diceva di aggiungere abbondante sale fine, il quale si sarebbe depositato sul fondo producendo le mitiche bolle.

Delusione! Il sale produceva si’ le bolle, ma davvero poche e minuscole! Io e Piccolo Furfante le guardavamo sconsolati…

Abbiamo cosi’ abbandonato l’esperimento, lasciando pero’ in bella mostra i bicchieri colorati perchè ci piaceva vedere tutto quell’arcobaleno in cucina.

Il mattino dopo mi è venuto in mente un modo, facile e veloce, per far comparire quelle tanto attese bolle.

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Sculture di ghiaccio

In questi giorni qui a Zurigo fa davvero freddo si raggiungono i 12-13 gradi sotto lo zero e la temperatura non sale mai oltre i -4 gradi!

Sentendo amici e parenti, mi rendo conto che anche da voi, laggiu’ in Italia, la situazione non è migliore.

Da noi le scuole non hanno chiuso e Piccolo Furfante in questi giorni si è divertito con i suoi compagni a giocare con la neve. Infatti, malgrado la temperatura polare e la neve caduta, i bambini escono ugualmente per la ricreazione. Le maestre si sono solo raccomandate di vestirli adeguatamente. Cosi’ se passate in qualsiasi scuola, ma anche al nido, potrete vedere tanti bambini con le loro tute da sci coloratissime rotolare nella neve. Uno spettacolo bellissimo!

Ieri e l’altroieri pero’ le temperature sono state particolarmente basse e non hanno permesso ai bambini di giocare come avrebbero voluto: la neve si è ghiacciata e fare pupazzi o tirarsi palle di neve è diventato impossibile e pericoloso. Le maestre di Piccolo Furfante ( ma da quello che vedo è una cosa comune) hanno pero’ inventato un gioco altrettanto divertente: le sculture di ghiaccio!

L’altra mattina all’uscita  di scuola ho visto, ben in fila davanti alla porta, dei catini pieni d’acqua. Erano proprio tanti, di ogni forma e dimensione. Devo essere sincera che non capivo a cosa servissero, ma come si dice “son passata oltre”.

Ieri  pero’ ho capito: servivano a creare una scultura di ghiaccio!

I bambini della scuola di Piccolo Furfante hanno creato con il ghiaccio una scultura bella alta, semplicemente togliendo l’acqua congelata dai catini ed impilando i blocchi l’uno sull’altro. Per rendere piu’ allegra la scultura l’hanno poi colorata con le tempere.

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