Un ramo diventa un diario di viaggio

Qualche giorno fa sono incappata, girovagando tra i blog,  in questo meravigliso progetto proposto da Butterfly Jungle.

Ne sono rimasta folgorata! 🙂

Un’idea bellissima, originale, divertente da realizzare! Dovevamo ssolutamente costruire anche noi il nostro ramo-diario per raccontare e custodire le avventure di questa estate 😀

La ricerca del ramo a dire il vero è stata un po’ complicata. Non era mia intenzione tagliare un ramo, ma quelli che erano già per terra nei nostri parchi non si prestavano: la corteccia non si staccava, oppure erano troppo sottili o rovinati…

Stavo disperando, quando in un parchetto dimenticato (ci andavo con Piccolo Furfante quando aveva pochi mesi perchè, essendo molto piccolo, era tranquillo tranquillo) ho trovato quello che mi serviva. A dire il vero è stato PF a trovarlo! 😀 Qualche bambino prima di lui, aveva usato dei rami spezzati per costruire una micro capanna  e li aveva abbandonati appoggiati ad un albero.

Tra questa catasta di rami, c’era anche il NOSTRO ramo 😈 : non troppo lungo, dal diametro giusto, intatto… semplicemente perfetto.

Arrivati a casa, ho tolto la corteccia, aiutandomi con un coltello. Il ramo era secco e così staccarla è stato facile.

Una volta pulito, l’ho levigato con un po’ di carta vetrata. Se non se ne ha in casa, si può usare anche una limetta per le unghie usa e getta. Funziona lo stesso 😉

Ora il nostro rametto era pronto. Abbiamo aspettato la sera, perchè ci fosse anche Papà Ema presente poi, munita di penanrello indelebile nero a punta fine, ci siamo messi a raccontare cosa avevamo fatto in questa lunga e bella estate.

Mentre i miei ometti raccontavano, io pian pianino disegnavo (male!! ) sul legnetto, in maniera stilizzata, tutti gli avvenimenti. Ho cominciato dall’alto in modo da non dover passar sopra con le mani ai disgni già fatti.

Gli avvenimenti non sono in ordine cronologico perchè i miei ometti andavano di “palo in frasca” e, devo dire, che la cosa alla fine è  risultata più divertente! 🙂

Facendo girare il ramo tra le mani, si rivivono tutti i ricordi, anche se a casaccio! Ad un certo punto ci siamo messi anche a giocare: indicavamo un disegno e ci mettevamo a raccontare tutto quello che era successo il giorno raffigurato o le persone che erano presenti o le storie buffe capitate in quell’occasione…

Con molta fatica potete riconscere anche voi: la nostra gita in montagna, il boccaglio dell’immersione subacquea a S’Archittu, le coccinelle di sasso, la traversata in traghetto e il super cono gelato al puffo, limone e cioccolato fondente…

Il vero problema è far stare tutto su un ramo. Gli ultimi disegni sono piccoli piccoli perchè non ci stavamo più 🙂

Una volta finito di disegnare, ho lasciato asciugare una notte, per sicurezza: in modo che il colore non sbavasse.

Ora il nostro rametto si trova nel porta penne di Papà Ema a ricordo di questa bella estate.

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Serpenti da tavolo: giocare con i rotoli di cartone

Era ora di fare pulizie! 👿 Avevo un intero armadio pieno di gianfrusaglie: avanzi di stoffa, ritagli di foam, pezzi di legno, nastri di ogni forma e colore, fogli ed ancora fogli e, naturalmente, rotoli  di cartone.

Così ho incominciato a svuotare 👿 e risistemare, ma mi piangeva il cuore a buttar via così tanta roba: “questo potrebbe servirmi per questo craft”, “con questo potrei fare questo lavoretto…” e naturalmente arrivata ai rotoli di cartone non ce l’ho proprio fatta a gettarli 😳

Avevo visto  questo lavoretto semplicissimo, ma sempatico, su questo sito e così ho deciso di utilizzare i miei rotoli per creare tanti serpentini variopinti per abbellire i tavoli di casa.

Costruirli è davvero facile.

Cosa serve:

  • rotoli di carta igienica o di cartacasa
  • pennarelli
  • pezzettini di foam rosso
  • occhietti modibili
  • bi-adesivo
  • forbici

Come li abbiamo costruiti:

Per prima cosa ho tagliato i rotoli di cartone a spirale (i rotoli di carta casa li ho divisi in due perchè i serpenti diventavano troppo grandi); basta seguire la linea interna del rotolo che è già fatta a forma di spirale. Poi io e Piccolo Furfante ci siamo messi a colorarli come più ci piaceva: a pois, a righe, tinta unita…

Abbiamo usato i pennarelli perchè PF non aveva voglia di usare le tempere con cui i colori sarebbero venuti sicuramente più intensi 🙂

Una volta terminato di colorare i rotoli, abbiamo attaccato con il biadesivo gli occhietti mobili e la linghetta biforcuta, ricavata da un pezzettino di foam rosso.

I nostri serpenti erano pronti 😀 e non è restato altro che attorcigliarli sulle gambe dei tavoli 🙂

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Una bussola per scoprire il mondo delle farfalle

L’altro pomeriggio Piccolo Furfante mi ha sorpresa! Dopo aver dato, invano, la caccia ad una farfalla (povera creatura!) se ne è uscito con la descrizione della sua metamorfosi: “Sai mamma, prima la farfalla non era così! Prima era un bruchino e poi è diventata un bozzolo e poi ne uscita la farfalla! Me l’ha detto la maestra Cri!”

Come la maestra Cri ti ha spiegato tutta questa bella cosa e la mamma non ne sapeva nulla? Non della metamorfosi, ma della spiegazione!!! E’ proprio vero: le mamme sono le ultime a sapere!!! 😉

Così per non essere da meno della maestra Cri :mrgreen: , la mamma (cioè IO!) si è data da fare. Per prima cosa sono andata a recuperare un bel libro divertente e simpatico sulla vita delle farfalle “Il caso del bruco scomparso “, poi munita di carta a e matita mi sono messa al lavoro.

Così ho creato una “bussola” che descrive la metamorfosi della farfalla: da uova, a bruco, a crisalide, a farfalla. I disegni li ho lasciati in bianco e nero, in modo che Piccolo Furfante potesse divertirsi a colorarli e creare insieme a me la bussola.

Ormai lanciatissima, ho creato anche 2 disegni – sempre da colorare – sul tema degli insetti.

Qui trovate i modelli dei lavoretti che ho realizzato:

  • La bussola della metamorfosi. Per crearla è sufficiente stampare i template, colorarli,  incollarli su del cartoncino rigido, ritagliarli e sovrapporre il cerchio con i disegni al semicerchio, unendoli con un chiodino per fogli. In questo modo il semicerchio potrà muoversi liberamente e mostrare, dal suo foro, il ciclo di vita della farfalla.
  • i disegni da colorare

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