E’ primavera: vasetti fai da te per semini

semi6Per rendere la casa più allegra e per divertire Piccolo Furfante, ci siamo dati al giardinaggio casalingo: abbiamo, cioè, piantato in alcuni vasetti, da tenere in casa, dei semini che vedremo (spero!) germogliare presto.

Facendo un giro in uno dei miei negozi di giocattoli preferiti (La città del sole) ho trovato delle piccole buste contenenti dei semi. La cosa curiosa è che questi semi sono stati inseriti in tanti piccoli fiammiferi di cartone, in modo che possano essere piantati semplicemente inserendoli nel terreno. Dato che una bustina costava davvero poco, ho deciso di provare. La scatola contiene 10 semi di varie erbe, non meglio specificate.semi

Per prima cosa, però, ci servivano dei vasetti, non troppo grandi, non troppo ingombranti e, soprattutto, non troppo fragili. Ho così deciso di crearli utilizzando una scatola  di plastica porta uova. Una volta vuota ( 😉 ), ho diviso la scatola in due e l’ho abbellita usando dei pennarelli indelebili colorati (verde, blu e rosso). In questo caso non mi sono fatta aiutare da Piccolo Furfante perchè temevo l’uso improprio dei colori (come succhiarli o dipingere le pareti!). Uno dei vantaggi di usare il porta uova come vaso è che si hanno a disposizione 6 vasetti in un colpo solo.

semi3semi5Una volta colorata e fatta asciugare  la scatola , ho forato la base con l’aiuto di una forbice, in modo che l’acqua non stagnasse all’interno e non faccesse marcire i semi. A questo punto Piccolo Furfante è entrato in azione, riempiendo di terra (fino all’orlo e anche oltre) i vasetti. Ha poi inserito i fiammiferi (uno per vasetto) e ha provveduto ad annaffiarli (generosamente!). Ora i vasetti fanno bella mostra di sè in cucina e non resta altro che aspettare che germoglino.

Ecco altre idee originali per creare tanti vasi fatti in casa:

  • Naturemoms. com (con alcuni simpatici suggerimenti: dal guscio porta piantine, ai rotoli di carta igienica, ai fogli di giornale)
  • Simplemom.net (con un’altra simpatica idea: i vasetti di rotoli di carta igienica e i segna/semi con le palette del gelato)
  • Eco Etsy (per creare  divertentissimi vasi con i barattoli dello yogurt)
  • Associatedcontent (per realizzare vasi con i cartoni del latte e le palette di legno)
  • Unplggd (per creare un originale vaso usando un porta CD)
  • InsideUrbanGreen (per realizzare dei vasetti da semplici bottiglie di plastica)
  • Instructables.com (con le istruzioni, passo passo, per costruire vasetti con la carta di giornale)

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La teoria delle intelligenze multiple: l’intelligenza naturalistica

in-1La teoria delle Intelligenze multiple nasce dagli studi effettuati da Howard Gardner, secondo il quale l’intelligenza non è unica, ma molteplice: ognuno di noi cioè è dotato di diversi tipi di intelligenza, ben 8. Ciascuno di noi, detto più semplicemente, ha otto modi diversi di essere intelligente.

Ecco i vari tipi di intelligenza classificati da Gardner:

  1. Verbale- Linguistica
  2. Logico-Matematica
  3. Spaziale
  4. Corporeo-Cinestesica
  5. Musicale
  6. Interpersonale o sociale
  7. Intrapersonale
  8. Naturalistica

L’intelligenza viene definita secondo lo studioso in base a tre caratteristiche:

L’abilità di creare un prodotto o offrire un servizio che sia ritenuto efficace e di valore nella cultura di appartenenza del soggetto che lo realizza

Una serie di capacità che ci permettono di risolvere i problemi della vita quotidiana

Le potenzialità per trovare  soluzioni a problemi che ci rendono capaci di acquisire nuove conoscenze

Ogni persona possiede tutte e 8 queste intelligenze, ma a gradi differenti. Una persona avrà più sviluppata l’intelligenza verbale rispetto a quella logico/matematica o quella musicale rispetto a quella interpersonale (a tutti sarà certamente capitato di affermare: “sono più portato per la musica o la matematica o il disegno…”) . Un tipo di intelligenza non esclude l’altra, noi stessi le utilizziamo simultaneamente nella vita quotidiana. Ecco perchè un loro armonioso sviluppo è auspicabile.

Queste intelligenze, più o meno innate, possono essere sviluppate, favorite e potenziate tramite l’esercizio.

Naturalmente, tutto questo ha forti ripercussioni a livello educativo:

  • ognuno di noi sarà più propenso e facilitato ad apprendere, se il contenuto dell’apprendimento sarà presentato secondo le modalità proprie del tipo di intelligenza a cui si è maggiormente predisposti
  • anche gli educatori, naturalmente, avranno un tipo di intelligenza che prediligono rispetto ad altre. Questo influisce notevolmente sulle modalità e lo stile di insegnamento. Si dovrà tenere conto di ciò nella programmazione didattica per evitare che lo sviluppo di un tipo specifico di intelligenza possa essere penalizzato.
  • è importante favorire lo sviluppo ed il potenziamento di ognuna delle 9 intelligenze, pensando ad attività ed esercizi ad hoc
  • ogni materia e contenuto didattico può essere presentato secondo modalità proprie di ogni specifica intelligenza

Dopo questa lunga premessa, oggi vorrei parlare dell’intelligenza naturalistica.

Chi ha sviluppato questo tipo di intelligenza mostra un forte legame con la natura, ama coltivare piante (il famoso “pollice verde”) ed allevare animali, manifesta curiosità ed una forte propensione a prendersi cura ed osservare le varie creature viventi, è interessato ai diversi fenomeni naturali e all’ambiente (e a tutti i problemi connessi), ama lavorare e trascorrere tempo all’aria aperta…

Persone con una spiccata intelligenza naturalistica è probabile che diventino botanici, giardinieri, biologi, geologi, fioristi, agricoltori… insomma svolgano tutte quelle attività che sono strettamente collegate con la natura.

Favorire lo sviluppo di questa intelligenza è semplice. Basta creare occasioni affinchè il bambino possa venire a contatto con la natura, gli animali, le piante. Facendogli vivere e sperimentare la vita all’aria aperta e approfondendo argomenti ad essa collegati. Ogni occasione è buona: il giardino di casa, il parco, l’orto, lo zoo, le fattorie…

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A tal proposito vorrei consigliare la visita alle Fattorie Didattiche in cui è possibile avvicinarsi alla natura facendo tante divertenti esperienze. Ecco il sito delle Fattorie Didattiche della Regione Lombardia e quello di Bambiniinfattoria.it con giochi, curiosità e tante informazioni utili.

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Un’invasione di pesci: ecco che arriva il primo di Aprile!

pesceIl “Pesce di aprile” è una tradizione in casa P.

Non che si faccia chissà cosa: solo qualche simpatico scherzetto per rallegrare la giornata. Non amo gli scherzi o le prese in giro pesanti; così di solito ci limitiamo a qualche pensierino spiritoso che rende allegro anche chi lo riceve! Papà Ema è specializzato in “notizie bufala”: i primi anni me ne raccontava di tutti i colori e lo faceva talmente bene che, se anche sapevo che era il Primo di Aprile, ci cascavo ugualmente! Io, in compenso, sono un asso dei “cartelli”: un anno l’ho fatto andare in giro un’intera giornata con un pesce multicolore sulla schiena.

Quest’anno, che Piccolo Furfante partecipa più attivamente alla vita di famiglia, ho deciso di introdurre anche lui nel mondo del “Pesce di Aprile”. Gli ho raccontato che in quel giorno le persone amano divertirsi e fare feste e che per tradizione si usa giocare con i pesci. Abbiamo così preparato tantissimi pesci di carta un po’ per abbellire la casa, un po’  per fare uno scherzo a Papà Ema che si ritroverà, al suo rientro dal lavoro, un vera e propria invasione di pesci.

pesce2Ecco come abbiamo preparato i nostri pesci d’aprile. Per prima cosa abbiamo scaricato da internet tante immagini da colorare, di pesci di varia grandezza e tipolgia. Ci siamo poi dedicati a dipingerli con gli acquarelli. Ho scelto di usare proprio gli acquarelli perchè hanno il vantaggio di essere facili e divertenti da usare, pesce0velocizzano la pittura  (a differenza per esempio dei pennarelli che richiedono più precisione) e, malgrado le imperfezioni, danno un risultato migliore di altre tecniche (pastelli, collage, pennarelli, pastelli a cera). Una volta asciugati i disegni, ho ritagliato le sagome ricavandone tanti pesciolini multicolore. L’idea è quella di appenderli per tutta la casa, prima che Papà Ema arrivi.

Ho realizzato, inoltre, tre pesciolini di cartone. In questo caso Piccolo Furfante non mi ha aiutato: volevo fare un regalo ai miei ometti e a me. Volevo, quindi, che fosse una sorpresa. E’ , comunque, un semplice craft che volendo è possibile far fare anche ai bambini più piccoli (es. facendo colorare i singoli pezzi che compongono il pesce o facendoglieli incollare).

pesce1Per creare questi pesci, ho usato 2 cartoncini colorati (uno giallo e uno blu).Ho disegnato, aiutandomi con delle ciotole di diversa grandezza, dei cerchi ai quali ho aggiunto da un lato la bocca (a forma di B) e dall’altro la coda (a forma di D rovesciata). Ho ricavato poi 2 cerchi, uno più piccolo dell’altro e di colori alternati, per creare gli occhi e le pupille. Ho poi ricoperto code e bocche con dell’altro cartoncino colorato. Ho assemblato il tutto con la colla. Infine, ho scritto una simpatica frase su ogni pesciolino: “Sei il nostro pesciolone!” per Papà Ema, “Sei il nostro pesciolino!” per Piccolo Furfante e “Sei la nostra Pesciolotta!” per me. Pensavo di farglieli trovare durante la cena, che sarà rigorosamente a base di pesce (bastoncini Findus presumo! 😉 ), per poi indossarli tutti insieme e giocare  a chi lo tira via per primo dalla schiena dell’altro!

Ecco i siti in cui trovare disegni e materiale sul Pesce d’aprile.

Immagini da colorare:

La storia e le tradizioni:

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