“Non buttate quella carta!”:riciclare la carta regalo per costruire giochi per bimbi

Non  so voi, ma io mi sono ritrovata la casa piena di carta regalo di ogni specie e sorta: trasparente, lucida, a motivi floreali o diseneyani, carta ricilata o patinata, piena di babbi natale o renne dal naso rosso…

Insomma una vera e propria invasione!! 😉

Mi spiaceva proprio buttarla via… ma che farne???!!

Per qualche giorno è rimasta stipata in uno scatolone, finchè ho avuto il tempo di realizzare le mie idee creative, tutte pensate per far giocare i bambini 🙂

Eccole a voi fresche fresche:

Il memory della carta regalo. Ritagliate dalle varie carte regalo dei quadretti uguali a due a due  (anche le carte a tinta unita vanno benissimo!) ed appiccicateli sul dei cartoncini rigidi. Il vostro memory è già bello e pronto!!

Il gioco dei colori. Se le carte memory che avete creato possono essere suddivise per colori, potrete utilizzarle anche per il gioco dei colori. Le regole ed il dado per il gioco, li trovate qui.

Carte per creare delle storie. Se vi ritrovate in mano della carta regalo con  disegni simpatici e particolari, potrete ritaglirli e creare delle carte da utilizzare per inventare delle storie. Noi avevamo delle immagini davvero divertenti da poter usare con cui abbiamo idato una  storia piena di serpenti e funghi con la sciarpa, pupazzi di neve scalatori e mucche che giocano con stelle comete! Queste carte si prestano ad essere  utilizzate come delle carte di Propp fatte in casa.

Le marionette. Incollando le immagini delle vostre carte regalo su dei bastoncini o degli stuzzicadenti potrete costruire delle simpatiche marionette per realizzare spettacoli e teatrini con i bambini!

Creare scatole multicolore. Oltre alla carta regalo, immagino che come me avrete in giro un sacco di scatole da imballaggio. Per prima cosa Scegliete la scatola da ricoprire, ritagliate poi le varie carte regalo in tanti pezzetti di diversa forma e dimensione ed incollateli alla rinfusa sulla scatola. Molti strati dopo e quando le vostre mani saranno completamente intrise di colla, vi ritroverete una  simpatica scatola multicolore da poter usare per riporre giochi, oggetti o come porta regalo!

Creare bocce magiche. Avete della carta lucida di tanti colori??? Bene, potrete utilizzarla per creare insieme ai bambini delle bocce magiche a tama natalizio, ma non solo. Ecco qui le istruzioni!!

Il collage. Ritagliate la carta regalo in pezzetti di varie forme e dimensioni e create divertenti collage a tema: il natale, le feste, l’inverno, i pupazzi di neve, i pesci, le macchine…

Ecco altre idee trovate in rete:

  • ecoblog (con cinque idee tutte ecologiche)
  • paneamoreecreatività (con dei suggerimenti davvero carini per abbellire oggetti)
  • toysblog (per usare la carta regalo come carta per origami)
  • CheBirba (con due splendide scatole ricoperte di carta regalo)
  • Homemade (per rivestire e decorare un quaderno)

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Giocare con le emozioni: il memory

Mem emo2Ecco un altro gioco sulle emozioni: il memory. Visto il grande successo delle palette delle emozioni (Piccolo Furfante ci gioca continuamente… anche se, a volte,  in modo improprio: le usa anche come palette per regolare il traffico ferroviario del suo trenino giocattolo!!! ;-)), ho deciso di cimentarmi nella creazione di qualche altra  attività.

Ho preparato, così, queste semplici carte raffiguranti diverse emozioni, affinchè Piccolo Furfante si divertisse  ad abbinarle tra loro e  fosse stimolato a riconoscere gli stati emotivi rappresentati. Il gioco è piaciuto e ha favorito anche alcune interessanti riflessioni. Per esempio esaminando la carta del disgusto, Piccolo Furfante ha esclamato: “Guada mamma, questo è tutto verde perchè ha mangiato le zucchine che non gli piacevano!!”  Direi che è un buon inizio… 😉

Ecco alcuni dei libri preferiti da Piccolo Furfante sulle emozioni:

emo gioia paura2 invidia rabbia

  • Il primo libro, “Le emozioni” di Laura Rigo (edizioni La Coccinella), è un testo (tascabile) adattissimo ai bambini piccoli perchè  le diverse emozioni sono messe in relazione con alcuni fatti tipici della vita dei bimbi (un litigio tra compagni, la recita scolastica, l’ingresso al nido…)
  • Il secondo, “Volpina è felice quando…” ,di Sandro Barbalarga ( edizioni La Coccinella) è un testo incentrato sulla gioia e su tutte quelle cose che possono rendere felice un bambino piccolo (stare nel lettone con il papà e la mamma, le coccole fatte dalla mamma, il giocare con gli amici…)
  • Il terzo libro,  “Il pesciolino fifone” di Gail Donovan (edizioni Nord-Sud), è un libro sulla paura, su come affrontarla e sulla sua importanza. I disegni, ispirati ai personaggi di Marcus Pfister, sono meravigliosi e, naturalmente, Piccolo Furfante  li adora
  • Il quarto libro, “Tengo celos” ovvero “Sono invidioso” (edizioni Albatros), è un testo in spagnolo che parla di tutte le occasioni che possono rendere un bambino invidioso (una festa di compleanno, dei complimenti fatti ad altri…) e dei modi per superare e gestire quest’invidia in modo positivo. E’ un testo simpatico e ricco di spunti di riflessione
  • L’ultimo testo, sempre in spagnolo, è sulla rabbia e su come scaricarla in maniera non distruttiva: “Cuando Sofia se enoja, se enoja de veras…” (“Quando Sofia si arrabbia, si arrabbia davvero…”). E’ uno di quei libri che Piccolo Furfante mi chiede spesso di leggere. Ama soprattutto la parte in cui la protagonista, Sofia, urla e scalcia in preda ad un attacco di rabbia… Si vede che gli ricorda qualcosa! 😉

Ecco, inoltre, alcune risorse dalla rete:

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Imparare i numeri divertendosi: alla scoperta dell’intelligenza logico-matematica

talpa mafaldaOggi su Repubblica on line compare un interessante articolo sulla relazione tra l’apprendimento degli scacchi e l’acquisizione di abilità matematiche ( e non solo!). L’articolo  presenta l’esperienza di alcune scuole tedesche, sottolineando come, invece che cimentarsi nell’apprendimento di astratte formule,  favorisca (dove non addirittuta risulti più efficace) l’apprendimento della materia  imparare a giocare a scacchi.  Se prendiamo in considerazione la teoria dell’intelligenza multiple di H. Gardner questo non soprende affatto.

L’intelligenza logico- matematica, così come esplicitata da H. Gardner, non è la sola capacità di far di calcolo e di usare correttamente formule matematiche. Essa risulta ben più complessa, si esprime:

  • nel confrontare e riconoscere oggetti diversi (concreti o astratti),
  • nell’interesse per l’investigazione ed il pensiero scientifico
  • nel ragionamento deduttivo ed induttivo
  • nell’identificare relazioni e connessioni
  • e, naturalmente, nella capacità di usare i numeri e di svolgere calcoli complessi

In base all’età delle persone e quindi al loro livello di sviluppo cognitivo, l’abilità logico-matematica si esprime in modo diverso. Prima dell’adolescenza, quando la capacità di astrazione non è ancora  sviluppata appieno, l’intelligenza logico- matematica si manifesta attraverso la capacità di utilizzare schemi, di riconoscere relazioni, connessioni e differenze tra oggetti e di usare categorie per classificarli, tutto attraverso la manipolazione  dell’ambiente e la sperimentazione. L’apprendimento dei numeri è, quindi, solo uno dei tanti modi in cui far avvicinare i bambini piccoli alla matematica.

Ciò che è  importante è creare occasioni e stimoli per incuriosire e sperimentare,  favorendo così la voglia di imparare. La  matematica  diventa, quindi, un piacere, un gioco e non un obbligo, un dovere o una fonte di stress.

Quali sono le possibili attività da proprorre ai bambini piccoli?

  • Tutti quei giochi che favoriscono la categorizzazione di oggetti (abbinamenti per colori, per forme, per caratteristiche simili…): il memory è uno di questi!
  • Filastrocche, canzoni, storie che avvicinino i bimbi al mondo dei numeri in maniera divertente; come questo racconto che ho creato per Piccolo Furfante dal titolo “I numeri cercano casa”
  • Attività che stimolino l’investigazione come una semplice caccia al tesoro o l’indovinare oggetti nascosti solo dal  tatto o da qualche loro caratteristica particolare (es. il rumore, la consistenza…)
  • Semplici esperimenti “scientifici” (pesare oggetti diversi, accertare quali oggetti galleggiano e quali no, quali vengono attratti da una calamita e quali no…)
  • Giochi che permettano di confrontare oggetti simili, ma diversi per qualche particolare, evidenziando ciò che li accomuna da ciò che li differenzia (giochi come “cerca le differenze”)
  • Attività che stimolino la ricerca di soluzioni a semplici “problemi”  (costruire torri, far rimanere in equilibrio oggetti, puzzle, indovinelli…)

Questi sono solo alcuni semplici spunti, eccone altri:

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