La lavagna di feltro: un quadro per piccoli artisti

felt-defNavigando in rete, curiosando nei blog americani di homeschooling (sempre ricchi di idee per i bambini più piccoli) ho scoperto questo magnifico strumento ludico/didattico: la lavagna di feltro (Felt board).

Mi è subito paciuta ed era proprio quello che faceva al caso nostro:

  1. mi permetteva di far esprimere, in modo nuovo e divertente, la creatività di Piccolo Furfante che, si sa, ama dipingere, disegnare, creare
  2. dava a Piccolo Furfante l’opportunità di fare e disfare, produrre e riprodurre (all’infinito) disegni, immagini e storie
  3. divertiva e meravigliava Piccolo furfante che scopriva così che alcuni materiali possono rimanere incollati tra loro senza l’aiuto della colla (una scoperta sorprendente per lui!)
  4. mi offriva l’occasione di valorizzare le creazioni di Piccolo Furfante (la lavagna infatti è appesa nel nostro corridoio in bella vista)
  5. mi permetteva di esprimere anche la mia creatività: potevo infatti sbizzarrirmi  a realizzare figure in pannolenci. Potevo, inoltre, utilizzare le figure create come personaggi e raccontare a Piccolo Furfante storie classiche o nuove

Mi sono, quindi, subito messa all’opera per creare la nostra lavagna di feltro.

Occorrente (materiale che noi abbiamo utilizzato):

  • una vecchia (e rovinata) lavagna magnetica di quelle in cui si possono attaccare bigliettini con l’aiuto di calamite
  • velluto adesivo (si trova in tutti i negozi “fai da te”, nel reparto dove vendono le carte plastificate per ricoprire i cassetti. Noi lo abbiamo usato di colore verde)
  • feltro di vari colori per le figure (anche questo materiale l’ho trovato in un negozio “fai da te”, lo vendevano a fogliettini o a rotoli)
  • forbici affilate
  • pennarelli indelebili di vari colori (opzionali. Servono per i aggiungere particolari alle figure)
  • fantasia e pazienza

Come costruirla.

Ho rivestito la lavagna con il velluto adesivo. Questo non è altro che un foglio di velluto che ha il retro adesivo. Ho scelto questo materiale per due motivi:  non dovevo usare la colla per appiccicarlo sulla lavagna (evitavo così che si potesse scollare o di fare un lavoro poco preciso) e, cosa più importante, il velluto elettrizza il feltro che gli rimane così incollato. Avete capito bene: senza l’uso di nessuna colla, il feltro rimane appiccicato al velluto e anche se si mette la lavagna in verticale  le figure non cadono e questo non per qualche minuto, ma per sempre (che parolona ;-)! Ma per ora non è venuto giù ancora nulla, malgrado la lavagna rimanga appesa, senza che nessuno la tocchi, anche per settimane).

felt-shapeLa lavagna ora è pronta. Bisogna, però, creare le immagini. Ho incominciato con delle  figure semplici: la casa, l’albero, la macchina, il sole, le nuvole, il treno e, dato che era inverno, il pupazzo di neve. Usando un pennarello indelebile ho, prima, disegnato le sagome sul feltro e poi le ho ritagliate. Ho aggiunto quindi alcuni particolari, sempre con il pennarello: gli occhi del pupazzo, i finestrini della macchina e del treno…

Andando in giro per negozi di hobbistica, ho poi trovato alcune figure in feltro che vengono utilizzate negli scrapbook o nella realizzazione di diversi craft (borse ed oggetti in feltro…). Ho così acquistato per pochi soldi alcune farfalle, tre porcellini (per interpretare la famosa favola), il riccio, la lumachina e fiorellini di vari colori. Unica accortezza: le figure non devono essere troppo pesanti dato che non è la colla che le fa rimanere appiccicate alla lavagna, ma l’elettricità statica. Quelle acquistate, poi, di solito hanno i lati rivestiti di uno strato di colla che rende più difficoltosa l’elettrizzazione (si dice così?). Bisogna allora, prima di usarle, sfregarle ben bene sul velluto, in questo modo si aggira il problema colla!

In molti siti ho visto che utilizzano delle immagini di carta appiccicate al feltro per creare tanti personaggi  in modo semplice e veloce. Non mi piace molto l’idea, cosi’ non l’ho sperimentata: non so quindi se le figure risultano troppo pesanti o se rimangono incollate senza problemi.

Per il momento noi abbiamo usato la lavagna solo per divertimento e non per scopi didattici.  Piccolo Furfante si è divertito a creare quadri (“i quadroni” come li chiama lui) anche futuristici oppure l’ho utilizzata per rappresentare storie come quella dei tre porcellini!

In rete, come vi dicevo, ci sono davvero tanti blog e siti che danno indicazioni su come costruirla (ci sono  infatti diversi modi: per esempio con l’uso della colla spray o del feltro adesivo),che parlano di come poterla utilizzare, anche a livello didattico, e che offrono idee e modelli per la realizzazione o l’acquisto di figure e personaggi.  Ecco gli indirizzi che ho trovato:

  • Three Snaek Bugs (con le indicazioni per costruire una lavagna floreale)
  • The FeltSource.com (con diversi kit di immagini di feltro da poter acquistare on line)
  • AllKidsNetwork (con le indicazioni ed i modelli per giocare con l’alfabeto di feltro)
  • Plumpudding (per creare una lavagna da viaggio)
  • Blogher.com (per costruire un simpatico pupazzo di neve)
  • AbbyLibrarian (con le indicazioni per costruire un bellissimo gattino di feltro)
  • APlacefoOurOwn (con tanti suggerimenti  per raccontare storie )
  • AllFreeCrafts (con le indicazioni per creare la propria lavagna)
  • DLTK’s (con tanti modelli per costruire personaggi di feltro)
  • The Toby Show (con le spiegazioni per costruire la lavagna, tanti suggerimenti per creare la storia di cappuccetto rosso, per realizzare  tante figure e l’albero delle stagioni)
  • ThelongThread (con alcuni modelli per creare figure e scenari di feltro)
  • WonderTime.go.com (con il modello per costruire un bel giardino floreale)
  • Lucky Me! (alcuni esempi di figure di feltro: la coccinella e la farfalla ed i pupazzi di neve)
  • Thrifty Craft Mama (con il modello per realizzare un simpatico treno ed alcune figure geometriche)
  • ChildCareLand (con tante idee e suggerimenti per usare la lavagna a livello didattico)
  • Shannon’s Sharings (con alcune idee ed altri links utili)
  • MammaFelice (con indicazioni per costruire la lavagna, tante idee per creare le figure ed alcuni link utili)
  • Mammagiramondo (con i suggerimenti per la costruzione della lavagna e tante idee per inventare storie)

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La tabella dei rinforzi: come apprendere divertendosi

barbapapa-tabellaLa “teoria dei rinforzi” è una teoria molto complessa che mi capita spesso di trattare durante i corsi che tengo a genitori ed insegnanti. Come ogni metodo educativo ha dei pro e dei contro che non devono essere sottavolutati. Come ogni metodo non è miracoloso. Mi capita spesso di sottolineare come in campo educativo non esistano formule magiche (purtroppo)  e l’apprendimento di un comportamento non è mai veloce, facile e senza difficoltà.

Prima di tutto, è bene chiarire cos’è un rinforzo. Un rinforzo viene definito come una circostanza o evento piacevole che, seguendo un determinato comportamento, ne aumenta la ripetizione. In sintesi, il nocciolo della teoria è questo: se un comportamento (desiderato da noi adulti) viene rinforzato positivamente è più probabile che esso si ripeta e che, quindi, venga appreso e si consolidi all’interno del proprio bagaglio personale di azioni.

Esistono vari tipi di rinforzi: materiali (come cibo, regali, giochi…), sociali (apprezzamenti, lodi, riconoscimenti…), attivi (hobby, occupazioni interessanti o desiderate…), simbolici (oggetti che permettono l’acquisizione di altri per esempio punti premio).  Più i tipi di rinforzi vengono variati e seguono il comportamento da rinforzare, tanto più sarà facile favorirne l’apprendimento.

Io personalmente, pur apprezzando il metodo, non ne sono una fanatica e ritengo che, pur valido, non se ne debba fare un uso smodato. Tra i suoi svantaggi vi è, infatti, quello di abbassare la motivazione intrinseca ovvero, detto più semplicemente, di spingere le persone a fare una cosa solo per ricevere il rinforzo e se questo manca, manca anche la spinta a mettere in atto il comportamento. Sono consapevole, però, che questo metodo può essere funzionale: ho visto molti colleghi utilizzarlo nelle classi con risultati davvero positivi. Una collega l’ha adottato addirittura durante la gestione della mensa e l’effetto è stato sorprendente. Anch’io l’ho usato occasionalmente e, quelle poche volte, ne sono rimasta soddisfatta.

Di norma non utilizzo rinforzi materiali come giochi o cibo, ma uso riconoscimenti come coccarde o badge ed attività che so piacevoli ed apprezzate (come giochi  o momenti di attività libere). Costruisco delle  tabelle (semplici, ma accattivanti) in cui risulta chiaro il comportamento che mi aspetto (di solito riguardano piccole azioni come il riordinare una stanza). Ogni volta che il comportamento viene messo in atto, faccio sì che la persona o le persone (a volte si tratta di gruppi di bambini) incollino sulla tabella un adesivo o facciano un disegno. Completata la tabella potrà o potranno avere un “premio”: una coccarda al valore, la lettura di una fiaba, un’uscita al parco…

La cosa che capita spesso è che i bambini sono così presi nel compilare la tabella che si dimenticano del premio finale.

Con Piccolo Furfante ho usato solo una volta questo metodo: quando doveva imparare ad usare il vasino all’asilo. Piccolo Furfante ha imparato l’uso del vasino a casa a 2 anni e impiegandoci solo due giorni. Come per ogni cosa, ogni bambino fa a sè e quello era il momento giusto per lui. Dato che ha imparato quando l’asilo era chiuso per le vacanze, al rientro a scuola Piccolo Furfante era un po’ disorientato e spesso capitava che, essendo l’unico della sua classe senza patello, non volesse andare in bagno con conseguente disastrose. Dopo averne discusso con le maestre, ho creato una piccola tabella in cui Piccolo Furfante potesse incollare, ogni volta che diceva alle meastre di dover andare in bagno, un adesivo dei Barbapapà (che lui adora!). Non era previsto nessun premio finale. Il solo poter incollare gli adesivi era per lui gratificante. Nel giro di 10 giorni il “problema vasino all’asilo” è stato risolto. Si divertiva però così tanto ad incollare gli adesivi, che siamo andati avanti comunque ad appiccicarli ogni giorno al rientro da scuola. Il gioco è durato finchè gli adesivi sono finiti.

Ho creato delle altre tabelle relative ad altri tipi di comportamenti  come il lavarsi i denti, il vestirsi da solo, il riordinare… chissà  magari tra un po’ mi potranno tornare utili.

 

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Nel mondo di Babar

babar-cal1Piccolo Furfante ha scoperto Babar quando era ancora molto piccolo, grazie ad un vecchio calendario che avevamo in casa che  ritraeva questo elefantino e la sua famiglia mentre faceva Yoga in giro per il mondo.

Babar, per chi non lo conoscesse, è un simpatico elefante, marito di Celeste e padre di 4  elefantini (Pom, Alexander, Isabelle e Flora). Le sue storie sono ricche di avventure, di incontri fantastici ed eventi quotidiani tipici della vita dei bambini.

Piccolo Furfante si è innamorato subito di lui e della sua famiglia, tanto che il suo orsacchiotto della buona notte è proprio un elefantino di peluche di nome Babar (guarda un po’!) che ci segue ovunque (si è fatto tanti di quei viaggi in aereo che ormai dovrebbero dargli un posto d’onore in prima classe!) .

Non so sinceramente quanto in Italia questo personaggio sia conosciuto ed amato: ho avuto difficoltà a trovare libri ebabar-cal2 materiale qui da noi, mentre in altri paesi li ho reperiti facilmente.

Ho dovuto così ingegnarmi a cercare  quel che mi serviva in rete che, per fortuna, è una miniera inesauribile di risorse:

  • ColoringBook (con tante belle immagini da colorare)
  • Coloriez.com (con altri disegni da colorare)
  • ColoringPagesforKids (con 5 simpatiche immagini da colorare)
  • 1,2,3coloring.com (con dei disegni davvero originali)
  • HelloKids.com (con 2 pagine di immagini da colorare)
  • FunnyColoring.com (con 20 simpatici ed originali disegni di Babar e della sua famiglia)
  • First-School.ws (con tante idee per realizzare craft sugli elefanti)
  • FamilyFun (con le indicazioni ed il modello per costruire un simpatico elefantino)
  • DLTK’s (con disegni da colorare e tante idee per craft da fare anche con i bimbi più piccoli)
  • Parents.com (con le istruzioni per realizzare un simpatico pupazzo di feltro a forma di elefante)
  • 4 Carzy Kings (con le indicazioni ed il modello per creare un elefantino di carta. Già che ci siete girate un po’ per questo blog che è davvero ricco di idee e spunti)

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