Tovagliette-gioco fai da te

La prima volta che portammo Piccolo Furfante a San Francisco, lui non era altro che un cucciolino di 15 mesi. Quello che mi colpì subito (da sola con lui per la maggior parte del tempo) era la facilità con cui mi muovevo in giro per la città. Tutto era a misura di mamma a spasso con un bimbo piccolo: nessun problema ad andare in giro con i mezzi pubblici e un passeggino al seguito (con appositi sali/scendi su treni e bus), a trovare bagni attrezzati e su misura (sia per uomini sa per donne), seggioloni in ogni luogo pubblico, parchi giochi puliti e con attività pensate anche per bambini piccoli, menù e servizi per la tavola a misura di bimbo, marciapiedi per facilitare l’accesso di passeggini (e di sedie a rotelle), biblioteche fornitissime di libri, attività ed angoli per i bimbi, posti auto riservati a famiglie con bimbi, senza contare che in ogni luogo tutti ci davano una mano (a portare vassioi, a caricare la spesa, a spingere carrelli…). Insomma era proprio una pacchia!

Mi ricordo che il primo giorno in giro da sola, di ritorno al nostro appartamento avevo esclamato eccitatissima:”Cavolo, ma qui è uno spasso!”. Ecco Piccolo Furfante a 15 mesi in uno dei tanti self service di SF (munito di tovagliette e seggiolone) e lo scorso ottobre mentre sceglie libri e giochi in un ristorantino di Mountain View durante il bruch domenicale

Non so come vada nelle altre città italiane, ma nella provincia dove abito io poco è a misura di mamma con bimbo al seguito: prendere il treno o il bus è un impresa titanica se si ha un passeggino, trovare seggioloni o rialzi per sedie nei ristoranti non è facile, i parchi non sono pulitissimi e spesso i giochi sono adatti a bimbi un po’ grandicelli…

Tra le tante cose che avevo sperimentato in quella prima esperienza negli States, c’erano state anche le “mitiche” tovagliette-gioco usa e getta che in ogni ristorante, bar, self service ci venivano offerte con un set completo di pastelli a cera o pennarelli. Avevo ben presto scoperto che erano in vendita tovagliette in carta riciclata usa e getta ( tipo queste) che si attaccavano con un adesivo al tavolo per permettere ai bambini di tenersi occupati in attesa del cibo. Ne avevo acquistati un intero kit  in vista del nostro ritorno in Italia !! 🙂

Piccolo Furfante non ha mai avuto problemi con il cibo, per cui lo scopo delle tovagliette non era quello di distrarlo mentre mangiava, ma tenerlo occupato nell’attesa del suo piatto o mentre noi grandi terminavamo il nostro. Le tovagliette hanno sempre fatto il loro dovere, ma presto le esigenze di PF sono cresciute: i semplici disegni proposti lo annoiavano, così sono passata a dei libri-gioco, ma spesso erano troppo ingombranti e davano fastidio sul tavolo. Così mi sono messa io stessa a creare delle semplici tovagliette gioco, che tenevano in considerazione i gusti e le richieste di Piccolo Furfante. Erano dei semplici fogli A4 con disegni, giochi ed attività da completare. Ho creato anche un porta tovagliette di stoffa, poco ingombrante e comodo da portare in giro e da appoggiare sul tavolo. Di questo però parlerò un’altra volta 😉

Ecco a voi alcune delle tovagliette-gioco che ho creato per PF e che di solito ci accompagnano quando siamo fuori a cena…

Naturalmente le tovagliette possono essere usare in vari modi, anche come dei semplicissimi fogli gioco. Per riutilizzarle più volte è sufficiente plastificarle ed usare dei pennarelli da lavagna per scrivere. Qualche post fa, inoltre, Francy spiegava come ha realizzato delle meravigliose tovagliette (regalo per la festa del Papà) inserendo tra due tovagliette plastificate un disegno fatto dalla sua bimba. Una bellissima idea 🙂

Altre idee dalla rete:

  • Allfreecraft.com (per creare una tovaglietta “apparecchiata” a regola d’arte)
  • eHow (con le istruzioni per realizzare una pratica tovaglietta da disegno)
  • ZiggityZoom (con una tovaglietta-giungla tutta da colorare)
  • USGS (con una meravigliosa tovaglietta per imparare il ciclo dell’acqua)
  • Familyfun.go.com (questa tovaglietta del Ringraziamento l’abbiamo usata alla festa di quest’anno 🙂 )
  • Kaboose (ecco una tovaglietta per gli amanti dei dinosauri: tutta da colorare)
  • MammaFelice (con una meravigliosa tovaglietta per imparare ad apparecchiare)

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“A caccia di folletti”: il libro gioco di San Patrizio

“Nel chiarore di una notte di luna vidi un folletto, aveva un cappellino scarlatto ed una giacchetta verde, una fiaschetta a tracolla, “tic, tac,tic” picchiettava il suo martelletto su di una singola scarpa ed io risi al pensiero della sua pentola dell’oro. Ma anche il folletto se la rideva….”

Canto tradizionale irlandese


Quest’anno io e Piccolo Furfante andiamo a caccia di folletti o per meglio dire  di leprecauni.

La leggenda vuole che se si riesce a catturarne uno, egli in cambio della libertà rivelerà il nascondiglio del suo tesoro, l’oro delle Fate, stipato in un gran calderone ai piedi dell’arcobaleno. Il leprecauno è anche in grado di esaudire desideri, ma attenzione a non essere avidi: ne esaudisce solo tre, mentre il quarto li cancella tutti.

Come riuscire però a catturarlo??! Usando delle esche appropiate che lo invoglino ad avvicinarsi a noi umani. Dato che di monete e pepite d’oro non ne ho molte in giro per casa ;-), possono andar bene anche pietre luccicanti e sassolini brillanti, arcobaleni e trifogli che lui adora.

Ecco spiegato perchè in occasione della Festa di San Patrizio, si è soliti addobbare la casa con trifogli ed arcobaleni.

Per prepararci all’arrivo di San Patrizio, il prossimo 17 marzo, oltre alle tradizionali decorazioni quest’anno ho creato per Piccolo Furfante un libretto-gioco (il classico lapbook) proprio sul tema dei leprecauni, in cui troverà

  • una divertente filatrocca che spiega chi è il leprecauno
  • delle seplici schede di pregrafismo
  • un memory di trifogli colorati
  • dei disgeni da colorare a tema
  • dei simpatici adesivi per abbellire il libretto
  • delle schede per imparare i numeri

Ecco il modello che ho usato.Spero vi piaccia! 🙂

Un’ultima raccomandazione:

Il leprecauno non vola, ma sa rendersi invisibile. Quindi attenzione: se vedete un mulinello d’aria, in una giornata senza vento, potrebbe essere proprio lui. Non lasciatevelo scappare 😉

Altri giochi e attività sui folletti:

  • Familyfun.go.com (con un simpatico puzzle)
  • French Knots (per costruire cappelli e barbe e diventare dei veri leprechaun)
  • About.com (per lasciare delle simpatiche impronte di Leprechaun in giro per casa)
  • OrigamiResourceCenter (per creare un bellissimo biglietto pop-up)
  • ExecutiveHomemaker (con un simpatico bingo pieno di folletti e trifogli)
  • Kaboose (con tanti giochi scaricabili)
  • DLTK’s (con tante poesie e canzoni dedicate al giorno di San Patrizio. Digitate sui link per accedere alle pagine scaricabili)

Buona caccia al folletto 😉

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A come Albero: schede per imparare a scrivere le lettere dell’alfabeto

Qualche tempo fa ero rimasta affascinata da delle semplici schede di pregrafismo utilizzate da Chasing Cherrios (uno dei miei blog preferiti!! 🙂 ). Così spinta dal desiderio di farci giocare anche Piccolo Furfante, mi sono messa al computer e ho cominciato a lavorarci su. Più ci lavoravo però e più mi sembravano poco utili per PF: di schede di pregrafismo ne abbiamo la casa invasa, mentre lui adesso è in pieno delirio da alfabeto!! Così, senza pensarci su troppo, ho cancellato tutto e ho creato delle semplicissime schede per imparare a scrivere la lettera A.

A dire la verità Piccolo Furfante la sa già scrivere  perchè è l’iniziale del suo nome, ma  ho scelto di iniziare proprio da lì per due ragioni: per attirare l’attenzione di PF (dato che scrive A ovunque) e perchè poi avrò la scusa di creare tanti altri librettini (uno per ogni lettera dell’alfabeto) 🙂

Dato che con A iniziano un sacco di parole, ho scelto di abbinare alle lettera la parola ALBERO, in modo che Piccolo Furfante ponesse attenzione  anche al mutare delle stagioni: gli alberi illustrati, infatti, sono diversi a seconda della stagione (Non l’avreste mai detto???!!! 😉 ).

Ecco le schede che ho creato. E’ sufficiente ritagliarle, incollarle su un cartoncino, praticare un piccolo foro sul lato sinistro ed unirle insieme con un nastrino. Per chi volesse riutilizzarle più volte, un buon modo è quello di plastificarle ed usare dei pennarelli da lavagna per tracciare le linee .

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