Appen per imparare giocando

Già quando frequentava la scuola materna italiana PF si era esercitato molto con attività di pregrafismo: seguire le linee, fare grechine, seguire i contorni, colorare figure già disegnate …

Nella scuola svizzera le attività si sono moltiplicate. Molta attenzione é stata posta non solo alle attività di pregrafismo ma anche a tutte quelle che stimolavano l’acquisizione di abilità legate alla motricità fine e alla corretta presa degli strumenti come pennelli, forbici e soprattutto penne. PF non ha mai avuto problemi in tal senso ,vista anche la tanta attenzione che le sue insegnanti italiane avevano posto al riguardo durante i suoi anni di scuola materna.

I metodi e le attività usate in Italia e in Svizzera sono stati molto diversi tra loro, ma quello che ho trovato in comune in entrambi  é stato il fatto che le insegnanti abbiano sempre proposto queste attività in forma di gioco, tanto che PF non si é mai accorto di dover svolgere un compito e ha vissuto tutte le attività con entusiasmo e divertimento. Non c’é di meglio per imparare che divertirsi!

E’ seguendo questo motto che ho creato per PF, quando era ancora piccolo, tante schede e attività che potessero migliorare la sua motricità fine e molte di esse le ho proposte anche qui su Homemademamma.

Crescendo le esigenze di PF sono cambiate; ora ci si concentra sulla matematica, su attività logiche e di  concentrazione. Insomma le attività si sono evolute con lui.

E’ diffcile trovare giochi ed attività che possano seguire il bambino in  fasi di crescita cosi’ diverse, ma quando ho visto le possibilità fornite dalla Appen ho pensato che potesse essere uno strumento adatto a questo scopo.

Io e PF quindi abbiamo deciso di sperimentare Appen e ne siamo rimasti entrambi soddisdatti, naturalmente per ragioni diverse: per me perchè ho potuto scoprire uno stumento nuovo, estramente semplice da usare, utile per imparare e che si potesse utilizzare in ogni situazione (in casa, in viaggio, in macchina, da soli e in compagnia); per PF perchè si diverte a giocare con le attività proposte.

appen penna per giocare e imparare

PF si é divertito a disegnare e a colorare, a tracciare le lettere e a muovere la sua macchinina lungo i percorsi proposti, usando la penna come un joystick. Il suo entusiasmo è contagioso: lo potete notare dalle foto sotto!.

Il suo gioco preferito è comunque “indovinare cosa si nasconde”. Gli piace soprattutto il timer che lo costringere a leggere di fretta tra le varie possibilità che gli vengono indicate. Un bel modo per imparare la lettura veloce!

appen come joystick

Considero molto utili tutte le attività della app (scaricabile gratuitamente) da quelle del disegno libero (la penna è sensibile alla pressione per cui il bambino imparara a calibrare la  forza per avere il tratto desiderato) a quelle legate ai numeri e alle lettere, sempre presentate in maniera divertente.

Il fatto che le attività siano pensate per diverse fasce di età  (piu’ o meno 5 anni) fa si che sia uno strumento che cresce insieme al bambino e alle sue esigenze! Naturalmente per i bimbi piu’ piccoli è necessaria la presenza di un’adulto che lo aiuti a destreggiarsi tra le varie proposte e lo guidi nelle prime esperienze di scrittura su tablet. La penna pero’ è  facile da impugnare, perfetta anche per manine piccole piccole!

Insomma Appen è stata proprio una bella scoperta!

Unica avvertenza: consultate  il sito Appen per controllare se il vostro dispositivo (Tablet, Smartphone, Iphone, Ipad…) è compatibile!

210x210-1“Questo post è offerto da APPen, la prima penna col tratto sensibile alla pressione, pensata per colorare e disegnare, imparare e giocare direttamente su tablet e smartphone”

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Creatività, colori e libertà #esperienzacreativa

esperienza creativa crayola

La creatività di un bambino si esprime in tante piccole cose quotidiane: un foglio scarabocchiato, due legnetti incollati insieme, una scultura di plastilina o una futuristica macchina fatta di mattoncini colorati.

I bambini sono creativi di natura e sta a noi stimolarli affinchè non perdano crescendo il desiderio di creare e di esprimersi in libertà.

Se penso ad una persona creativa per prima cosa vedo una persona curiosa. Una persona che desidera capire di più, vedere di più, scoprire di più. Una persona aperta al mondo e alle sue opportunità.  In altre parole vedo un bambino: che sperimenta tutto, si pone domande su tutto e cerca di scoprire cosa c’è dietro ogni cosa.

Il compito dei grandi, educatori o genitori che siano, è quello di stimolare e favorire tutto cio’ nel rispetto degli altri e degli spazi altrui.

In casa nostra , da quando PF era molto piccolo, in ogni stanza si trovano a disposizione colori e fogli, perchè non c’è peggior cosa che avere un’idea e non poterla esprimere. Tantissimi colori e soprattutto in tantissime forme: pastelli, pennarelli, acquarelli, pastelli a cera, gessetti, tempere, plastilina, china colorata, mattoncini di mais…

Perchè infatti limitare la propria fantasia e la propria voglia di sperimentare?

Ma anche la creatività ha bisogno di regole perchè essa deve andare di pari passo con il rispetto degli altri e dei loro spazi. C’è stato un momento, comune a tutti i bimbi, in cui PF amava colorare i muri. La questione pero’ non era se limitare la sua creatività e non farla esprimere liberamente, bensi’ quella di fornigli degli strumenti e del materiale adatto affinchè si potesse esprimere nel rispetto degli altri e cosi’ ecco comparire sui muri fogli giganti su cui poter disegnare o colori da bagno per giocare sulle piastrelle o colori per dipingersi il corpo senza pericolo.

Ora che è piu’ grandicello il desiderio di sperimentare non si è affievolito, ma ha cambiato “direzione”, cosi’ PF ha a disposizione vari tipi di quaderni di ogni forma e dimensione: il quaderno delle invenzioni, quello degli esperimenti, quello delle avventure, quello dell’arte…

I quaderni aumentano a mano a mano che  gli interessi di PF aumentano. A volte pero’ il desiderio di colorare sui muri riemerge e cosi’ ecco che in un attimo ricompaiono i fogli giganti o i pastelli da bagno.

Per essere creativi basta davvero poco!

Se vogliamo che i nostri bimbi siano creativi, ricordiamoci sempre di…

  • essere creativi per primi perchè essere creativi è contagioso
  • divertire e divertirci perchè se ci si diverte l’effetto contagio è assicurato
  • non aver paura di sbagliare perchè dagli errori si impara sempre qualcosa di nuovo.
  • lasciare spazio perchè la creatività non ama oppressioni e non è un dovere.
  • fare e porsi domande perchè creare è scoprire il nuovo ovunque.

Questo post è offerto da Crayola. Non solo colore ma esperienze creative.

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