Cucinare i libri: la pizza Barbapapà

I Barbapapà sono un altro mito di Piccolo Furfante. Il suo barbapapà preferito è stato per un po’  Barbazoo ma ora è decisamente Barbabarba. Avete presente? Quello nero e tutto peloso!! L’artista di famiglia 🙂

Papà Ema aveva deciso di creare insieme a PF la pizza Barbabarba, ma farla nera  gli sembrava un po’ raccapricciante da mangiare, così ha deciso di cimentarsi con il classico Barbapapà rosa.

Dopo aver steso la pasta a forma di Barbapapà, Papà Ema e Piccolo Furfante l’hanno farcita con una salsa di pomodoro (poco) e panna da cucina (di più). Ecco da dove viene il colore rosa. Per la bocca, il naso e le sopracciglia hanno usato le olive (snocciolate) nere e per gli occhi due fettine di mozzarella di bufala (da mettere però solo a fine cottura!).

Alla preparazione ha partecipato con entusiasmo Piccolo Furfante che poi si è impegnato  anche a finirla, mangiando gli occhi e il “culetto” di Barbapapà  😉

Che altro dire: buon appetito! Anzi, buon BarbaAppetito 😀

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Ora tocca a voi, inserite qui i vostri link!

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Cucinare i libri: il biscotto Bastoncino

“In un albero cavo di un verde giardino

vive la famiglia di Bastoncino.

Lui ancora non lo sa,

ma una grande avventura presto inizierà…”

“Bastoncino” J. Donaldson A. Scheffler

E dopo la Pizza Gruffalò, ecco un altro “esperimento” di Papà Ema tratto da un libro della Donaldson: il signor Bastoncino.

Le peripezie di Bastoncino sono divertenti e hanno fatto restare con il fiato sospeso Piccolo Furfante: riuscirà il povero Bastoncino a riabbracciare la sua famiglia? Una pagina tira l’altra, in attesa del finale 🙂

Vi svelo un segreto: un mitico personaggio lo aiuterà a tornare a casa! 😉 Chi? eh, eh, eh… non resta che leggere il libro!  E mentre lo leggete non dimenticate di sgranocchiare un buonissomo Signor Bastoncino di Pan di Spagna 🙂

Ecco come Piccolo Furfante e Papà Ema lo hanno realizzato.

Ingredienti

  • 180 g di farina Bianca 00
  • 180 g di zucchero semolato
  • 5 uova
  • 20 g di semi di anice (a piacere)
  • ½ bustina di lievito in polvere

Preparazione

La preparazione e’ simile a quella del Pan di Spagna, degli Anicini o dei Savoiardi. Sbattere a lungo i tuorli con lo zucchero, meglio con una frusta elettrica.  In una ciotola a parte montare gli albumi con due gocce di limone a neve ben ferma.

Aggiungete un cucchiaio di farina ai tuorli e successivamente un cucchiaio di albume montato a neve.

Continuate alternando farina e albumi, facendo attenzione a non smontare il composto e a non farvelo mangiare da vostro figlio ;-).

Infine aggiungete il lievito.

Versate il composto in una teglia rettangolare imburrata (o con un foglio di carta forno disposto sul fondo).

Cuocete a 180 gradi per 30 minuti.

Una volta pronto, togliete il biscottone dalla teglia e lasciatelo raffreddare per qualche minuto.

Per intagliare la sagoma del signor Bastonicono, vi consiglio di preparare una sagoma di carta ed usare un coltello con lama piccola ed affilata.

Una volta intagliato, potete mettere il Signor Bastoncino nel forno per renderlo piu’ croccante.

Le foglie sulla testa e sul braccio le potete fare a vostro piacimento. Noi abbiamo usato foglie di sedano.  L’occhio lo potete fare con una caramella di liquirizia.

E alla fine eccolo qui: pronto da sgranocchiare!

Buon appetito e buona lettura 🙂

Attenzione, però,  perchè in giro per il web c’è un altro signor Bastoncino: quello di MammaClaudia e del suo Topastro! Andatelo a scoprire  🙂

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Cucinare i libri: la pizza Gruffalò

Ormai tutti sanno che Piccolo Furfante adora il Gruffalò, così tra un racconto e l’altro e una rima e l’altra, a Papà Ema è venuta una grande idea: cucinare i libri!

Non sgranate gli occhi! 🙂 Non è sua intenzione mettere in padella libri più o meno cartonati, ma  creare – insieme a Piccolo Furfante – piatti tratti dai suoi racconti preferiti.

Dato che ormai da mesi abbiamo in testa le rime di “A spasso con il mostro” abbiamo deciso di cimentarci, per prima cosa, con questo libro. Dopo avera lungo ragionato, abbiamo deciso di scartare ricette come “volpi impanate” o “civette con tutte le piume” o “serpenti al funghetto”, abbiamo quindi indirizzato la nostra attenzione sul Gruffalò… un tipo un po’ stano…

” con zanne tremende ed artigli affilati,e denti da mostro di bava bagnati,

ginocchia nodose e terribili unghione, e un bitorzolo verde in cima al nasone!

E occhi arancioni, e lingua molliccia… e aculei vilacei sulla pelliccia!”

E così è nata la nostra pizza Gruffalò!

In una teglia Papà Ema e PF hanno steso la base di pasta (tenendola abbastanza alta), ricoprendola di pomodoro e mozzarella a cubetti.  Hanno poi realizzato i dettagli del nostro Gruffalò:

per gli occhi arancioni hanno usato due uova la tegamino,

le pupille sono state fatte con le olive nere snocciolate,

per gli aculei violacei hanno usato una buccia di melanzana tagliata a bastoncini,

le zanne tremande sono state fatte con la parte bianca delle zucchine, tagliata a bastoncini

e ,per finire, per  il  bitorzolo verde in cima al nasone hanno usato un broccoletto lessato.

Un quarto d’ora di forno e poi tutti ad avventarsi sul Gruffalò 🙂

Io mi sono mangiata il bitorzolo verde, visto che nessuno lo voleva, mentre PF ha apprezzato molto gli aculei violacei 😉 Papà Ema si è dovuto accontentare delle zanne di zucchina!

Buona pizza Gruffalò a tutti 🙂

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