Vivere a Zurigo: le comunicazioni scuola – famiglia

Dato che qui a Zurigo i bimbi vanno e vengono da scuola da soli,  vi sarete chiesti (almeno io me lo sono domandato spesso prima che iniziasse la scuola di PF) come facessero a parlare i genitori e i maestri tra loro  su come era andata la giornata, se c’erano stati problemi , se il bimbo aveva mangiato o meno, se aveva seguito le lezioni, se dovevano esserci feste di compleanno o gite organizzate e se (nel nostro caso) stesse apprendendo bene la lingua.

All’inizio pensavo che avvenisse tramite telefono, dato che il primo giorno di scuola le maestre ci avevano consegnato un foglio con tutti (ma proprio tutti) i numeri di telefono dei bambini iscritti e delle mastre (compresi cellulari, telefono di casa e mail).

Con il passare dei giorni pero’ ho capito che le cose andavano diversamente. Ora vi spiego…

Ogni bambino il primo giorno di scuola è invitato a fare un disegno insieme ai suoi genitori. Puo’ farlo come vuole, su qualsiasi tema, usando qualsiasi tecnica. Il disegno verra’ utilizzato ( appiccicandolo) per personalizzare la sedia usata dal bambino e varie fotocopie dello stesso segnaleranno a lui e ai compagni le cose di sua proprietà (come l’attaccapanni o il suo materiale).

Una copia del disegno viene incollata anche ad un cartoncino colorato ripiegato in due. Il cartoncino viene chiuso ai lati e plastificato. Vengono praticati due fori e viene inserita una cordicella abbastanza lunga. E’ stata creata cosi’ una borsetta che viene usata per le comunicazioni tra casa e scuola e vice versa.

Va da se’ che è un continuo andare e venire di foglietti: questa settimana ne ho ricevuti almeno 7 😀 Mi veniva, in ordine, comunicato: il programma scolastico  (con tanto di obbiettivi) per il prossimo mese di dicembre, le festività e i giorni di chiusura della scuola, le annotazioni del dentista che era passato a parlare con i bambini (questa è la seconda volta dall’inizio dell’anno 🙂 ), la frutta e la verdura di stagione di questo mese che viene consigliata nella dieta di grandi e piccini, un incontro con lo psicologo della scuola  per i genitori di adolescenti, i nuovi interventi di allargamento della scuola elementare che inizieranno l’anno prossimo e la giornata della scuola aperta ai genitori.

Ho ricevuto piu’ comunicazioni scritte dall’inizio dell’anno che nei passati 3 anni di scuola di Piccolo Furfante

Un buon modo, comunque, per esercitare il mio tedesco e per rimanere informata di ogni cosa. 😀

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Alla scoperta di Zurigo: Räbenlicht ovvero la festa della rapa

Domani sarà una giornata importante per Piccolo Furfante: sarà il suo primo giorno della rapa 😀

Una festa che abbiamo appena scoperto: esattamente settimana scorsa, quando le maestre della scuola di PF ci hanno avvisato che ci sarebbe stata una fiaccolata per il paese a cui tutti i bimbi e i genitori erano invitati.

Da li’ sia io che Papà Ema ci siamo mobilitati per capire cosa fosse. Abbiamo chiesto a colleghi e mamme e abbiamo ricevuto informazioni diverse: alcuni dicevano che era una festa che introduceva l’inizio dell’inverno per far si’ che fosse mite e favorevole, altri che fosse un modo per ingraziarsi gli spiriti dei boschi, altri ancora che fosse tradizione accompagnare gli spiriti buoni dalle montagne fino alle case prima dell’arrivo dell’inverno.

Penso che un po’ siano vere tutte le versioni e, comunque sia, per PF e per noi è un’occasione importante per entrare a far parte della nuova comunità.

Per partecipare al giorno della rapa bisogna pero’ essere provvisti di lanterna, fatta naturalmente con… le rape :mrgreen: .

All’inizio avevo capito che avremmo dovuto prepararle noi in casa, cosi’ sono andata in cerca di idee su internet e di tutto il materiale necessario per realizzarle. Poi le maestre hanno spiegato che le lanterne le avrebbero costruite i bimbi a scuola con l’aiuto degli alunni delle elementari. Ormai pero’ avevo recuperato tutto e cosi’ ieri sera ci siamo dati alla costruzione delle nostre lanterne “rapose”

Ecco cosa serve:

  • una o piu’ rape
  • uno scovolino (io ho usato quello per la frutta) o un cucchiaio
  • degli stampini per biscotti (piccoli)
  • una candela piccola
  • una filo di lana o di spago
  • un bastoncino
  • fantasia e un po  di pazienza

Ecco come l’abbiamo costruita:

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Alla scoperta di Zurigo: tutti al museo del tram

Meravigliarsi di tutto è il primo passo della ragione verso la scoperta

Louis Pasteur


Era da mesi che aspettavamo l’occasione per andare al museo del Tram di Zurigo: prima non potevamo perchè dovevamo andare allo zoo, poi perchè c’era da visitare il parco degli animali, poi il tempo era troppo bello per chiudersi in un museo. Finalmente qualche settimana fa, complice un tempo ballerino, abbiamo preso il nostro tram che ci ha portato al museo del tram 😉

Il museo è completamente al chiuso, quindi adattissimo per l’inverno e le giornate piovose. Non è troppo grande e quindi perfetto anche per bimbi piccoli: noi lo abbiamo visitato con tutta calma in un’ora e mezza.

Già l’ingresso è promettente: un grande e simpatico orsetto ferroviere ci invita a visitare la mostra. Per accedere all’esposizione bisogna per prima cosa munirsi di biglietto e, naturalmente, obliterarlo ad una delle machinette che si trovano all’ingresso. L’avventura ora puo’ finalmente cominciare.

Il museo è suddiviso su due piani.  A pian terreno si trovano tanti vagoni dei tram in disuso in cui è possibile entrare  e che, a volte,  possibile anche manovrare.

Tra le tante attrazioni presenti, si trova anche la visita alla scoperta dei meccanismi del motore di un tram. Munendosi di opportuno caschetto è possibile passare sotto ad un tram ed ammirare bulloni, molle e pistoni che lo fanno muovere. A Piccolo Furfante questa visita “sotterranea” è piaciuta parecchio 😀 Entrando nello stesso vagone, ma da sopra, è possibile camminare su una lastra di vetro e ammirare gli stessi meccanismi ma dall’alto.

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