E’ da qualche settimana che ci stiamo facendo una scorpacciata di mare e sole, ma la Sardegna offre anche molto altro e non parlo solo di cibo (quello meriterebbe un capitolo a parte!)
Tra le bellezze di quest’isola, alla portata dei bambini, ci sono i siti archeologici. Due giorni fa ne abbiamo visitato uno vicino a noi. Ero un po’ dubbiosa sulla “tenuta” di Piccolo Furfante visto che la visita era solo guidata, ma abbiamo deciso di tentare e tutto è andato piu’ che bene, anzi è andato alla meraviglia!
Per la nostra “gita archelogica” abbiamo scelto il sito archeologico di Su Nuraxi a Barumini che nel 1997 è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
La visita comprende un percorso guidato di circa 45 minuti (in inglese o in italiano) e per chi vuole la visita al museo, Casa Zapata, e al Centro Lilliu che offre una splendida mostra interattiva per i bambini. Noi abbiamo scelto il pacchetto completo anche se il museo non siamo riusciti a visitarlo per questioni di tempo (gli zii ci aspettavano a Cagliari per la merenda :-D)
La sera prima di partire Papà Ema e Piccolo Furfante si sono immersi in una lettura preparatoria di alto spessore : “Indiana Pipps e la valle della memoria perduta”. Cosi’ la nostra avventura archeologica è iniziata con Piccolo Furfante che ha preteso di vestirsi come Indiana Pipps con tanto di cappellino, lente di ingrandimento e con Papà Ema che non faceva altro che ricordare le prodi gesta dell’eroe disneyano. Da uscirne pazzi, vi assicuro! Pure la nostra guida ci guardava perplessa 😀
Il sito archeologico è davvero spettacolare e Piccolo Furfante ha seguito attento e disciplinato per quasi un’ora la nostra guida che devo dire è stata davvero brava a tenere l’attenzione e a stuzzicare la curiosità.
PF è stato colpito dalla grandezza della fortezza con i suoi cunicoli, le sue torri e le sue scalinate in pietra. Anche il villaggio ai piedi del nuraghe lo ha impressionato parecchio e alla fine abbiamo giocato nel labirinto di stradine che le varie case e capanne hanno formato.
Altra cosa che ha colpito molto Piccolo Furfante è stato scoprire il lungo lavoro dell’archeologo e dei suoi aiutanti che hanno scoperto e portato alla luce il nuraghe (nei secoli interamente ricoperto dalla terra). La guida ha fatto vedere delle foto del complesso lavoro di recupero, mostrandoci poi esattamente a quale parte della struttura si riferivano. E’ stato davvero emozionante.
A Piccolo Furfante “piu’ di tutto tutto tutto” sono piaciuti:
- le scale scoscese con la manigliona di sasso a cui aggrapparsi
- il cunicolo che non ci si passava per niente
- il pozzo con le monetine
- la porta dell’archeologo con la data
- il labirinto di sassi
A noi invece è piaciuto tutto! 😀
Dopo aver visitato la zona archeologica ed aver pranzato, abbiamo visitato il Centro Giovanni Lulliu che offriva una mostra dal titolo A te gli occhi” – Il Mondo tra magia e scienza.
Devo dire che non ci aspettavamo niente di che, eravamo inoltre un po’ stanchi ed accaldati e pensavamo solo di riposarci un po’ prima di buttarci a visitare il museo archeologico di Casa Zapata. Invece abbiamo avuto una bella sorpresa: la mostra è interessante e educativa, adattissima anche per bambini di 5/6 anni e le attività interattive ci hanno letteralmente catturato. Alcune sono pensate per bimbi piu’ grandi (come la seduta spiritica), ma grazie alla guida (davvero paziente e gentile) siamo riusciti a farle tutte e a divertirci un mondo. Ci siamo cosi’ divertiti che non abbiamo piu’ avuto il tempo di andare a visitare il museo :-S Sarà per la prossima volta!
A Piccolo Furfante sono piaciuti:
- la pancia della mamma (la riproduzione a grandezza naturale della placenta in cui si puo’ entrare e naturalmente uscire 😉 )
- i tatuaggi virtuali
- il matrimonio di Mamma e Papà (anche se ad un certo punto si é nascosto sotto ad una sedia e non lo trovavamo piu’)
- il letto del fachiro
Per chi volesse fare questa bella gita ecco due siti che possono esservi utili: Fondazione Barumini e il sito del Comune di Barumini
Alcuni consigli utili:
- il sito archelogico si trova su di una collina ed è naturalmente sotto il sole. Gli unici ripari sono alcuni alberelli (pieni di gente in cerca di fresco) ei muri e i tetti della fortezza. Munitevi di crema solare, cappellino, bottigliette d’acqua e non fate come noi: visitarlo a mezzogiorno non è stata una gran bella idea!
- A ridosso del complesso archeologico c’è un bar e un ristorante. Noi abbiamo optato per il bar perchè al ristorante c’era un banchetto di nozze. Devo dire che non ce ne siamo pentiti: il posto è carino, dotato di aria condizionata e offre un menu fisso a 6 euro. C’è naturalmente la possibilità di mangiare al sacco, ma i 40 gradi e lo scirocco ci hanno fatto desistere.
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