Alla scoperta della Svizzera: su e giu’ per le montagne dei Grigioni

Svizzera a sciare con i bambini
Esiste solo una passione, la passione per la felicità.
Denis Diderot

 

Come vi  avevo già raccontato, qui a Zurigo ogni due mesi circa la scuola fa una pausa di 2 settimane.

Cosi’ a fine di febbraio sono iniziate le nostre Sportferien. Le chiamano cosi’ perché in genere le famiglie (ma non solo) usano queste vacanze per andare a sciare. L’anno scorso avevamo saltato e ci eravamo goduti il sole della nostra Sardegna, ma quest’anno non abbiamo detto di no e cosi’ abbiamo preparato armi e  bagagli e ci siamo buttati sulle nevi svizzere!

Dove andare? Dopo aver passato un bel po’ di tempo a consultare opuscoli e a farci consigliare dagli amici piu’ esperti di noi, abbiamo optato per un posto che ci permettesse di essere a metà strada dalla nostra casa a Como e da quella a Zurigo: San Bernardino!

Piccolo Furfante era eccitatissimo (e Papà Ema con lui) avrebbe messo per la prima volta gli sci. Io, in vero, ero un po’ preoccupata  perché non amo particolarmente questo sport: non sapendo sciare vedo pericoli ovunque.

Il primo giorno di corso io ho tenuto le dita incrociate e ha funzionato! Mai avrei pensato che le cose potessero andare cosi’ bene: non solo PF si é divertito un mondo, ma ha scoperto una vera passione per gli sci! Il merito é sicuramente della sua straordinaria maestra Cri che gli ha trasmesso il suo amore per questo sport e la sua energia. Dopo 5 giorni il nostro eroe scendeva in notturna per una pista rossa, per nulla impaurito ed alquanto soddisfatto.

Fargli togliere gli sci é stata una vera impresa!

svizzera a sciare mete

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Non buttare quel giocattolo: scambialo!

riuso

 Solo perché una cosa non fa ciò che tu ti aspetti, non significa che sia inutile.
Thomas Alva Edison

Chi mi conosce lo sa: adoro il riciclo ed il riuso. E’ sempre stato cosi’, anche quando non si usava! (scusate il gioco di parole! :mrgreen: )

Se si tratta poi di cose per bambini RIUSO diventa la mia parola preferita. Vestiti, giochi, passeggini, lettini, lenzuola, paracolpi, seggioloni (ecc., ecc.,ecc.) di Piccolo Furfante hanno fatto il giro del mondo per essere usati da amici e cuginetti. Quando PF era piccolino abbiamo utilizzato in prestito molti accessori per bambini di amici che poi sono stati riusati da altri amici e poi da altri ancora, fino a tornare ai legittimi proprietari. Anche ora che PF è grandicello amici ci riforniscono di vestitini e giocattoli che per PF assumono un valore speciale (è inseparabile dal pigiamo del suo amico Carlo anche se di 3 taglie piu’ grande!)  Un giro virtuoso non solo in termini economici, ma anche educativi.

Cosi’ quando l’anno scorso ho scoperto che tra le tante iniziative della scuola di Piccolo Furfante c’era anche quella dello scambio di giocattoli tra bambini, potete immaginare la mia gioia.

Un giorno all’anno la scuola materna ed elementare, insieme, organizzano questo scambio. I genitori non possono parteciparvi, cosi’ come non è possibile utilizzare soldi.

Le regole sono semplici:

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Quelli che… hanno solo 1 mese di ferie estive

In questi giorni ho letto un sacco pro e contro (piu’ contro a dire il vero) sull’idea di modificare la durata della vacanze estive ad un solo mese.

orologio fao nyNon voglio schierarmi perchè sono sicura che solleverei un vespaio, quello che posso fare è raccontarvi come funziona qui a Zurigo dove abbiamo solo 5 settimane di vacanze estive e quali sono le condizioni che permettono che questo tipo di organizzazione funzioni al meglio.

Come da premessa ( non so se sono stata chiara 😉 )noi abbiamo solo 5 settimane di vacanza in estate (tutte le scuole a tutti i livelli, eccezione alcuna). Quest’anno per esempio la scuola terminerà il 15 luglio e ricomincerà il 19 agosto.

Per tutto il periodo scolastico i bambini/ragazzi fanno lezione. Hanno cioè un programma didattico da seguire e il fatto che ci siano -20 gradi o 40 gradi non importa:  il programma viene comunque portato aventi. Per spiegarmi: non è perchè in classe fa freddo o caldo che le insegnanti smettono di fare lezione e si trasformano in animatori. Il programma è quello a prescindere dal tempo atmosferico. Per chi argomenta: ma da noi ci sono 40 gradi d’estate, rispondo che da noi ci sono -15/-17 d’inverno e che l’anno scorso a febbraio le maestre hanno invitato i genitori a vestire piu’ pesantemente gli alunni (con pantaloni imbottiti, calzamaglia e doppi golf) perchè nelle aule faceva freddo a causa del cattivo isolamento (incredibile vero?). La morale è: prima di pensare (o nel mentre si pensa) a riorganizzare l’orario scolastico, sarebbe meglio investire in ristrutturazioni, garantendo cosi’ una migliore qualità di vita ad insegnanti ed alunni. Che è brutto vedere un alunno congelato o lesso 😉

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