Sulle strade della Svizzera: usi e costumi

Questo post lo dedico a tutti quelli che pensano di passare per la Svizzera in macchina e un po’ anche a me, dato che sono  stufa di sentirmi dire “Ah, ecco un italiano!” Giuro non ne posso proprio piu’!Si’ perchè qui ci riconoscono da come guidiamo. Purtroppo!

Secondo me è una questione di “usanze” (chimasi codice della strada) quindi ora vi spiego come funziona qui (e dovrebbe e potrebbe funzionare ovunque)  per aiutare voi a non prendere multe e evitare a me ‘sta solfa degli italiani al volante.

Cominciamo…

Quelle strisce sulla strada gialle sono le strisce pedonali e sono sacre! Non esiste proprio che un auto non si fermi anche solo se vede avvicinarsi una persona. E’ un assioma: ci si ferma! E soprattutto non si accelera! Qui i pedoni sanno che hanno la precedenza e non si fermano (e non guardano) prima di attraversare, quindi se non vi fermate, son certo che riuscirete a “stirarne” almeno una decina prima di ritornare in Italia.

Se vedete dei tappetti con delle bretelle fosforescenti addosso (gialle o arancioni) avvicinarsi alle strisce non solo fermatevi, ma salutateli pure. Non sono hobbit, sono bambini e qui si usa essere molto educati con i bimbi che attraversano da soli. PF adora attraversare quando passano i bus perché il conducente o lo saluta, o gli fa il segno dell’ok con le dita o gli fa l’inchino. Non arrivate a tanto, fermarsi é sufficiente!

Ah dimenticavo: i bimbi attraversano solo se avete le ruote completamente ferme (cosi’ viene loro insegnato a scuola), pertanto è inutile che vi sbracciate o che li illuminiate a giorno con gli abbaglianti nel tentativo di farli passare senza fermarvi! Non funziona!! 😀

Le piste ciclabili si chiamano cosi’ perché sono destinate alle biciclette per cui non passateci sopra, se non volete che una marea di ciclisti infuriati usi le catene delle biciclette contro la carrozzeria della vostra macchina. In compenso se un ciclista attraversa le strisce pedonali senza scendere dalla bici, potrete vendicarvi   😉

I bus  non hanno di norma corsie preferenziali perché essendo un servizio pubblico  godono già di qualche beneficio: in una strada stretta passano prima loro, non trovano macchine posteggiate alle fermate (perchè il poliziotto le ha già smontate pezzo per pezzo), se devono immettersi in una strada tutti li fanno passare, non vengono sorpassati se stanno ripartendo dopo una sosta. Insomma, cose cosi’…

Pero’ ricordate: si devono fermare anche loro a dare precedenza ai pedoni! I pedoni sono sacri (ripetetelo come un mantra!)

Se sulla strada trovate un bel disegno con scritto 30 vuol dire che li’ é zona 30 km/h, non 31,32 o 33…No! Proprio 30!

Non sogghignate perchè non vedete strisce pedonali perchè non significa che potete sfrecciare dato che nessuno puo’ attraversarvi la strada. No, no! Vuol dire che in quella zona (tutta, nessun angolo escluso) i pedoni hanno sempre la precedenza. Tradotto: non devono fermarsi sul marciapiede ad aspettare i vostri comodi, ma se a loro va e voi state beatamente andando, loro se ne fregano e attraversano. Sta voi fermarvi in tempo, evitando di “stirali”. Ho visto pedoni aspettare che l’auto arrivi per attraversare. Quindi attenti: nella zona 30 km/h i pedoni vi vogliono fregare. 😉

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A Zurigo con i bambini: fattorie a misura di famiglie

Al grido “Sabato é bel tempo” la famiglia P. si è scatenata! Bel tempo significa non andarsene in giro con ombrelli, stivali, giacche a vento, significa potersi rotolare nei prati senza uscirne come mostri della palude, vuol dire evitare di prendersi raffreddori e soprattutto non sgocciolare per ore in macchina… Insomma, bel tempo per noi significa: tutti in fattoria a godersi il sole!

Io adoro le fattorie di qui: sono a misura di famiglia, piene di bimbi e soprattutto di giochi! Andare in fattoria significa rilassarsi, divertirsi e mettere su almeno 5 kg visto che poi si finisce sempre per mangiare torte fatte in casa e bere il mosto di mela 😀

Quindi dato che sabato era bel tempo, abbiamo preso armi bagagli e zio Ma e siamo andati a scoprire una nuova (nel senso che non ci eravamo mai andati) fattoria, vicino vicino a Zurigo: la Jucker Farmart.

Già da lontano l’abbiamo riconosciuta tra tutte quelle della zona: delle enormi statue fatte di zucche emergevano all’orizzonte. 😀

Essendo autunno ed essendo sotto Halloween, la fattoria era tutta invasa da zucche. Appena arrivati Piccolo Furfante pero’  si è buttato a giocare nel parchetto giochi (tutto di legno) che si trova proprio all’ingresso.  Non c’era modo di farlo schiodare da li’… solo l’idea di scalare covoni di fieno l’ha convinto.

Nella fattoria infatti erano stati preparati dei giochi per intrattenere i bambini e far rilassare un po’ i genitori: come la costruzione fatta da covoni di fieno da scalare (appunto :-D), le amache-altalena, il recinto delle caprette in cui i bimbi possono entrare liberamente . Purtroppo i labirinti naturali, realizzati con le piante, erano già chiusi (sono aperti da maggio a fine ottobre) e cosi’ non abbiamo potuto sperimentarli.

PF si è divertito molto anche a pesare, sulla bilanciona della fattoria, diversi tipi di zucca alla ricerca della zucca perfetta che ahimé non é riuscito a trovare.

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New York con i bambini: se siete intrepidi andate all’Intrepid!

Avete figli che adorono navi, portaerei, sommergibili, aerei,razzi spaziali…

Oltre ad avere tutta la mia solidarietà (in fondo siam tutti sulla stessa barca. Eh,eh,eh!;-D) vi consiglio anche questo museo!

A suggerircelo é stato zio Gio’ (meglio conosciuto come zio Natale) che sapendo la passione di PF per ogni mezzo di trasporto ci ha assicurato una giornata ricca di emozioni e poco riposo ;-D

Trovare il museo Intrepid é facilissimo. Arrivati al Pier 86 vedrete un’enorme portaerei. Non vi potete sbagliare: é proprio immensa! Bene: avete trovato il museo! 😀

Piccolo Furfante era eccitatissimo e fare la fila per i biglietti non é stato facile, cosi’ come mangiare al self service prima di cominciare il giro (quando siamo arrivati era ora di pranzo, ahimè). Vi consiglio quindi di armarvi di santa pazienza e di una buona dose di giochi di intrattenimento.

Noi abbiamo iniziato il tour dalla piattaforma di lancio dove troverete tanti aerei e anche l’hangar dello space Shuttle (quello vero! :-D). Sempre da qui potrete salire al ponte di comando della nave, ammirare la strumentazione e le cabine degli ufficiali.

Con mia grande sorpresa questa parte della visita al museo é quella che é piaciuta meno a PF! Nemmeno la vista del vero Space Shuttle lo ha entusiasmato. Alla fine abbiamo scoperto come mai: nulla era interattivo. Doveva solo guardare senza poter toccare nulla e questo non gli é piaciuto per niente.

Le cose sono andate decisamente meglio al secondo piano del museo dove invece abbiamo trovato tante attività da fare. PF é potuto salire su una barca di salvataggio, comandare una nave da combattimento, guidare una navetta spaziale e un elicottero, sperimentare il lancio di un razzo e la guida di un sottomarino e giocare ad essere un’astronauta. Gran parte della nostra visita l’abbiamo trascorsa qui e non ci saremmo mossi se non avessimo rischiato di non fare in tempo a visitare il sottomarino che si trova ancorato nel molo di fianco alla portaerei.

La visita al sottomarino (nucleare) é piaciuta anche se PF mi ha confessato che la visita al Nazario Sauro di Genova gli é piaciuta di piu’! Italiano fino al midollo lui ;-D

La gita all’Intrepid é finita con una corsa sul molo ad ammirare (solo dall’esterno perché stavano chiudendo :-C) il Concorde!

Come previsto da zio Gio’ la visita é piaciuta molto a PF, ma anche a noi … soprattutto la parte delle imprese spaziali!

Unico neo: la maggior parte dei mezzi esposti é da guerra ed è stata impiegata per operazioni di guerra. Ovunque si trovano foto e video che raccontano la storia di questi mezzi, delle varie guerre in cui sono stati utilizzati, della loro potenza distruttrice… Devo dire che questa cosa mi ha un po’ disturbato e lo stesso PF che continuava a chiederci se con quegli aerei e quelle navi avessero ucciso delle persone. E’ stata un’occasione per affrontare anche questo tema, ma ad essere onesta non mi aspettavo di doverne parlare proprio in questa occasione. Quindi, se decidete di andarci: tenetene conto!

Alcune notizie utili:

  • Proprio sopra l’ingresso del  museo c’é un Self Service. Il cibo non é male e i prezzi accessibilissimi. Purtroppo pero’ vista la quantità di visitatori,  non é proprio pulitissimo.
  • Non é un museo adatto a chi viaggia con i passeggini: é pieno di scale, scaline e scalette. Quando lo abbiamo visitato noi, non funzionava nemmeno l’ascensore che immetteva ai vari livelli della portaerei. Ho visto papà trasportare su e giu’ dalle scale enormi passeggini con bambini piangenti al seguito :-C
  • La visita allo Shuttle e al Concorde sono escluse dal biglietto base, cosi’ come l’accesso ai simulatori. I primi due ve li consiglio, mentre ai simulatori pensateci solo se avete bimbi un po’ grandi. Noi non ci siamo nemmeno avvicinati perché troppo estremi  come quello che simula il volo di un Kamikaze :-S
  • Per accedere al sottomarino bisogna essere alti almeno 1 metro e naturalmente bisogna entrare senza passeggini. Consigliano di inizare a far la fila per l’accesso almeno un’ora prima della chiusura perché c’é sempre molta gente e fanno entrare a scaglioni. Noi ci siamo mossi per tempo e quando non c’erano molte persone ad aspettare, ma comunque abbiamo impiegato una buona mezzora per poter entrare.
  • All’uscita troverete il solito negozietto di souvenir. Ci sono oggetti davvero carini (soprattutto quelli “spaziali”), ma i costi sono secondo me un po’ gonfiati!

Se vi trovate a New York ecco un’altra meta interessante per bambini: Lo zoo di Central Park

Infine vi annuncio che GIOVEDI’ 25 OTTOBRE si aprirà un nuovo POSTorming!! Tentevi pronti con un bel post da pubblicare qui su HomeMadeMamma

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