In Sardegna con i bambini: la spiaggia di Punta Molentis

Qualche giorno fa, abbiamo abbandonato i  nostri lidi per andare alla scoperta di una zona della Sardegna che non conosciamo bene: le coste di Villasimius e di Costa Rei.

Tra le varie spiagge che abbiamo visitato, una c’è rimasta nel cuore: la spiaggia di Punta Molentis. Trovarla è stato un po’ complicato perchè l’accesso non è ben segnalato: non ci sono cartelli e la strada sterrata rimane su una curva a gomito. Dato che io non sono una brava navigatrice e potrei mandarvi chissà dove, ecco qui un sito che vi offre tutte le indicazioni per ragiungere la spiaggia.

Una volta che avete imboccato la strada sterrata (comunque larga e non troppo brutta) proseguite finchè non troverete le prime macchine parcheggiate: quello è il chiaro segno che la spiaggia è vicina. Parcheggiate senza esitazione perchè di posto vicino alla siaggia ce n’è poco.

La spiaggia la riconoscerete subito: si tratta di una lingua di sabbia che unisce la costa con un isolotto. A destra la spiaggia è formata da sabbia fine e bianca, a sinistra da massi di granito.Da entrambi i lati il mare e verde smeraldo e il fondale dolce.

E’ una spiaggia davvero spettacolare e molto suggestiva.

La parte di spiaggia sabbiosa è adattissima ai bambini perchè si puo’ giocare comodamente sul bagnasciuga, fare il bagno con tranquillità perchè il fondale degrada dolcemente e giocare sugli scogli al limite della spiaggia.

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Consigli, trucchi e passatempi per viaggiare in traghetto con i bambini

Molte mamme mi hanno chiesto notizie su come “sopravvivere” in traghetto con i bambini. Vi raccontero’ della nostra esperienza pluridecennale: da cosa ci piaceva fare da bambini in nave, da cosa organizzavamo per intrattenere i fratellini piu’ piccoli e cosa facciamo ora da genitori. Aspetto di scoprire anche i vostri “trucchi”, quindi non esitate a scrivermeli. Come sempre: piu’ cose si sanno, meglio è .

Se devo essere sincera, se devo scegliere tra 12 ore di aereo e 12 ore di traghetto (già sperimentate entrambe), scelgo senza  esitazione quest’ultime. Adoro andare in traghetto e “gestire” ed intrattenere Piccolo Furfante in nave risulta per noi sicuramente piu’ facile che in aereo. Tenete conto, pero’, che PF non soffre il mal di mare e la nave lo esalta.

Esistono  vari tipi di traghetti (ma va?): diurni, notturni, veloci e “lenti”. Noi, negli anni, li abbiamo sperimentati tutti e con qualsiasi tempo meteorologico. Ahimè.

I migliori per viaggiare con i bambini? Dipende da tante cose: la disponibilità di posti, se il bimbo soffre il mal di mare, la durata della traversata, la distanza da percorrere in auto prima e dopo l’imbarco…

Di solito noi preferiamo  i viaggi notturni perchè se il mare è mosso sono piu’ gestibili, ma i diurni sono i piu’ divertenti perchè le cose da fare in nave con un bimbo sono davvero tante

I preparativi prima dell’imbarco sono fondamentali sia per noi grandi che per i piccoli. Per i grandi riguardano soprattutto gli aspetti organizzativi (cosa e quanto portare a bordo, come passare il tempo…) per i bambini l’aspetto emotivo: piu’ creeremo attesa e suspance per l’esperienza e piu’ i bimbi la vivranno meglio (e noi con loro). La prima volta che siamo andati in traghetto con PF  (Genova-Porto Torres) abbiamo passato giorni e giorni a raccontargli delle nostre “esperienze marittime” (zii e nonni hanno aiutato), a spiegargli come era fatta la nave, a leggere storie di mare… Di tutto, sapete cosa  piu’ esalta PF? Poter dormire sul letto a castello

In breve, ecco come ci comportiamo noi:

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In Sardegna con i bambini: la spiaggia di Maimoni

Ieri mattina eravamo indecisi dove andare a fare il bagno (son problemi, eh :mrgreen: ) : Piccolo Furfante voleva “giocare alle immersioni”, Papà Ema voleva provare qualche ristorantino caratteristico, mentre io volevo godermi un po’ di sole senza passare ore in macchina.

Dopo varie discussioni, abbiamo deciso di provare una spiaggia nuova proprio vicino casa: la spiaggia di Maimoni.

Arrivarci non è comodissimo perchè lasciata la strada principale (la strada che collega Oristano a Tharros) bisogna fare un tratto abbastanza lungo di sterrato, ma la fatica è pienamente ripagata. Inoltre è da considerare che il tragitto scoraggia molti turisti e cosi’ la spiaggia non è affollatissima. Ieri, poi, era quasi vuota 😀

Una volta parcheggiata la macchina (ahimè a pagamento), alla spiaggia si accede da alcuni sentieri che oltrepassano una collinetta di sabbia e lentischio oltre le quale ci si affaccia su un mare trasparente.

La spiaggia è ampia e fatta di sabbia fine, mista a sassolini di quarzo bianco e rosa, ideale anche per fare castelli di sabbia, la gioia di PF.

I fondali chiarissimi purtroppo sono subito profondi, ideali per “giocare alle immersioni” di Piccolo Furfante ;-), ma un po’ pericolosi perchè i bambini piccoli possano sguazzarci liberamente. L’acqua, inoltre, era ancora molto fredda e dopo un po’ , io e PF siamo stati costretti ad uscire perchè tremavamo, anche se Papà Ema dice che esageriamo sempre… ma lui fa il bagno anche a febbraio nel lago di Como quindi del suo parere noi non teniamo granchè conto! 🙂

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