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Alla scoperta di Zurigo: Kindercity per imparare giocando

kindercity zurigo attività

Creatività è inventare, sperimentare, crescere, assumersi dei rischi, rompere regole, fare errori e divertirsi.

Mary Lou Cook

 

Ormai è un vizio e come sempre non abbiamo saputo resistere: un altro museo per bambini ci aspettava poco prima di Natale e noi siamo corsi a visitarlo!

Kindercity non è un museo gigantesco, ma è ben pensato e divertente. Ci si puo’ trascorrere un bel pomeriggio tutti insieme giocando e imparando un sacco di cose.

Il museo è composto da due piani.

Al primo piano c’è la zona riservata all’ecologia con attività e giochi per scoprire come funziona una pila o da dove partono i fili elettrici, come vengono utilizzate le bottiglie di plastica oppure scoprire come far funzionare una macchinina ad energia solare o come attivare un circuito elettrico…

kinder city zurigo

Sempre al primo piano c’è la sezione dedicata alla comunicazione e al cinema e li’ PF si è sbizzarrito. Con una vera telecamera e tutta la strumentazione di una vera regia abbiamo girato un telegiornale e le previsioni meteo. Papà Ema si è offerto spontaneamente :mrgreen: come annunciatore, mentre dietro alla telecamera non poteva non esserci il nostro Piccolo Furfante.

kindercity museo bambini di zurigo

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Aspettando il Natale… qui si corre!

Come vi avevo anticipato venerdi’ , il nostro weekend è stato molto movimentato!

Cosa abbiamo fatto? Bè , abbiamo corso la Silvesterlauf, ovvero la mini (mini mini mini mini mini) maratona che si corre qui a Zurigo prima di Natale.

Cosi’ domenica mattina sulla linea di partenza – con il nostro bel numerino al petto – io, Papà Ema e Piccolo Furfante abbiamo corso per le strade di Zurigo insieme ad un sacco di altre famiglie, autoctone e non. C’erano bimbi piccolissimi e bambini che sapevano a malapena camminare. C’erano bimbi lanciatissimi con i loro cappellini colorati e mamme e papà vestiti da Babbo Natale o da renne…

Vi assicuro che è stato divertente, malgrado il brutto tempo e un po’ di freddo.

Alla fine della corsa  PF (e tutti i bimbi) hanno ricevuto una bella medaglia… con cui PF ha dormito tutta la notte! 😀

Insomma una bella esperienza!

Se l’anno prossimo passerete dalle nostre parti, non mancate di iscrivervi o per lo meno di fare il tifo per noi 🙂

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Venerdi’ del libro: La vita in un giorno

Una bambina torno’ a casa da scuola con un disegno che aveva fatto in classe. Entro’ ballando in cucina, dove sua madre stava preparando la cena.

“Mamma, indovina un po’!” grido tutta eccitata, agitando il disegno

La madre non tolse gli occhi dai fornelli.

“Cosa?” disse, badando alle pentole sul fuoco.

“Indovina un po’!” ripetè la bambina, agitando il disegno.

“Cosa?” chiese ancora la madre apparecchiando.

“Mamma, non mi stai ascoltando.”

“Si’ che ti sto ascoltando, tesoro.”

“Mamma” disse la bambina “non mi stai ascoltando con gli occhi”

 

Questo è un piccolo brano tratto dal libro che vi presento oggi: “La vita in un giorno” di Mitch Albom.

Qualche tempo fa avevo letto un altro libro di questo scrittore (I miei martedi’ con il professore) e mi aveva colpito molto. Cosi’ quando ho trovato questo libro nella biblioteca del nostro ridente paesino svizzero, non ho potuto fare a meno di prenderlo al volo.

Il libro è scorrevole, piacevole da leggere e pieno zeppo di spunti di riflessione . Parla di vita e di morte, di religione e di fede, di disperazione e di speranza, di rispetto e dignità; parla della vita di due uomini che lo scrittore ha conosciuto e che lo hanno segnato profondamente. Unico neo : come I martedi con il professore, anche questo libro è la biografia dell’ultimo periodo di vita di uno dei due protagonisti. Il dubbio che, devo ammettere, mi è venuto è che il tema sia stato scelto in seguito al successo del precedente libro. Sempre a pensare male? Puo’ essere, ma questo non toglie nulla al valore del libro.

Ora aspetto con ansia i vstri suggerimenti! 😀 Eccoli:

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