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Qualche giorno fa Francy raccontava in un commento l’attività che aveva fatto con la sua bimba legata al racconto natalizio “I folletti di Natale” scritto dal mio amico Francesco per la nostra corona dell’avvento.
Penso che l’idea sia davvero stupenda e così, dato che leggerò questa storia a Piccolo Furfante domenica prossima, mi è venuta voglia di proporgliela nel modo suggeritoci da Francy: rendere cioè il racconto interattivo! Sono sicura che Piccolo Furfante apprezzerà molto questa proposta. 🙂
Francy, dopo aver letto la storia alla sua bimba, le ha messo a disposizione dei disegni da colorare legati al racconto che poi ha utilizzato per creare un libretto fai da te.
Francy gentilmente mi ha mandato il suo lavoro via mail, ma dato che non potevamo utilizzare le immagini da lei scaricate (erano copyright! ARGH!) ho risistemato il libretto usando le solite clipart Microsoft. Ed ecco qui il racconto di Franz trasformato in un libretto da leggere e colorare. Magnifico!!
Franz naturalmente è stato contento di metterci a disposizione la sua storia . Un grazie di cuore va anche a lui 🙂
Ecco un po’ di disegni che possono essere utili per continuare a giocare con i folletti:
E’ possibile inoltre, partendo sempre dalla storia, fare altre attività con i bambini come cucinare veramente i biscotti di Natale (ecco una ricettina facile facile di sicura riuscita!) oppure…
Che dire: buon divertimento!
Aggiornamento – lunedì 14 dicembre 2009
Ieri abbiamo letto la storia e Piccolo Furfante si è divertito un sacco a colorare i disegni 🙂
Ecco i sui capolavori di cui va molto fiero…
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Eccoci tornati! Il viaggio di rientro è stata una vera e propria avventura (ritardi, perdite di coincidenze e chi più ne ha più ne metta) … ma alla fine ce l’abbiamo fatta!! 🙂
Siamo ancora un po’ fusi dal fuso, ma già attivissimi: Ema ha ripreso il lavoro, PF la scuola materna e io i miei lavoretti! Che sonno però, ragazzi 😉
Ero in dubbio se fare o meno questo post, ma rileggendo il nostro diario di viaggio mi sono resa conto che ho parlato pochissimo di San Francisco downtown e di cosa fare in questa città con un bambino. Quindi ho deciso di scrivere un post riassuntivo con tutte le belle esperienze che abbiamo fatto in questa meravigliosa città!!
San Franciso è una città molto condensata (come il latte 😉 ): il centro lo si può girare comodamente a piedi. L’unico problema è che è tutta un sali e scendi e per un bambino piccolo (che non va in passeggino!!! ARGH!) può essere molto stancante. Inoltre le strade (soprattutto nelle zone turistiche) sono molto affollate e non sono certo l’ideale per un bimbo alto 1 metro e poco più (è un puffo il mio cucciolo :-)). Così per spostarsi da una zona all’altra è meglio optare per gli efficienti mezzi pubblici ( tram, bus e metro). Vi consiglio in ogni modo di fare un giretto in tram: provengono da ogni città del mondo e ci si può trovare sopra un tram di Milano, come su uno di Chicago.
Visitare la città con o senza un bimbo piccolo fa la differenza. Accantonati musei d’arte, librerie storiche e spettacoli teatrali, ci siamo focalizzati su tutte quelle meraviglie ed attrazioni adatte anche a lui… e ce ne sono!! 🙂 Naturalmente non mi è possibile elencarle tutte, così farò un riassunto di tutto quello che ci è piaciuto di più.
In centro vi consigliamo un giro ad Union Square, la magnifica piazza contornata da grattacieli che ha anche ispirato il libro di Isabelle Allende “Ritratto di Seppia” (la statua al centro della piazza dovrebbe rappresentare la protagonista del romanzo) e dove Piccolo Furfante ha potuto correre indisturbato a caccia di piccioni. A lato della piazza sorge il St Francis Hotel che offre una bellissima vista della città a costo zero: è possibile infatti salire gratuitamente su uno dei tanti ascensori panoramici (completamente in vetro). Preparatevi però alla discesa: è un po’ brusca e rifarla 5,6… 10 volte è impegnativo! PF amava schiacciare i vari bottoni e ce ne sono ben 32!!!! 😉
Poco vicino a Union Square c’è la fermata della Cable Car (il famoso tram che si inerpica sulle colline). Vi consiglio di prenderlo al capolinea per via della ressa e di non stare nelle passatoie esterne: il tram percorre le vie della città e sfiora (letteralmente) le macchine che circolano… non l’ideale per un bimbo piccolo!!
In Centro c’è un meraviglioso parco: il Yerba Buena Garden. Qui sorgono il MOMA (Museum of Moderm Art), lo Zeum, il Martin Luther King Jr Memorial, il Moscone Center (sede di congressi e conferenze), il Center for the Arts Theatre, un centro di pattinaggio, una fantastica giostra e un meraviglioso parco giochi in cui Piccolo Furfante è riuscito a stare una giornata intera! Una scappata anche alla zona finanziaria poco distante non guasta. Ci si troverà circondati da giganteschi grattacieli tra cui spicca la Transamerica Pyramid. Da qui è possibile ammirare il panorama della città dal 27° piano (la torre ne ha 48).
La città è formata da vari quartieri, ve li suggerisco tutti perchè ognuno ha la sua particolarità. Ecco dove noi abbiamo speso un po’ più di tempo.
A Chinatown è possibile ammirare la spettacolare porta d’ingresso, i suoi negozi caratteristici, i suoi templi e i suoi edifici. Attenzione però perchè qui la ressa per le strade è pazzesca ad ogni ora del giorno! Con PF ci siamo stati poco… rischiava di finire schiacciato ad ogni passo. Poco distante, a Nob Hill troverete il museo delle Cable Cars (uno spasso per i bimbi) e la magnifica cattedrale “Grace Cathedral” con un grande parco esterno, ideale per risposarsi e giocare.
North Beach, il quartiere italiano, è simpatico: si trovano tante pizzerie e caffè caratteristici. Qui sorge la libreria City Lights Bookstore famosa grazie a Jack Kerouac e ancora ritrovo di letterati ed artisti. Con PF l’abbiamo solo vista di sfuggita perchè troppo stretta e piena di gente!! Più divertente per Piccolo Furfante è stata Lombard Street: la strada “più tortuosa del mondo”: farla ha piedi è simpatico, ma farla in macchina è un’esperienza mozzafiato!!!
Il Golden Gate Park è immenso e spettacolare. Noleggiate una bicicletta per visitarlo perchè è davvero enorme e ci sono un sacco di cose da vedere. All’interno del parco si trova la California Academy of Sciences: ideale per i bambini soprattutto nei giorni di pioggia. Oltre le varie attrazioni ( serre magnifiche, mulini a vento, bufali…) il parco offre aree attrezzate, prati, laghetti e sentieri dove poter giocare, correre, riposare, fare yoga e divertirsi senza troppo sforzo! Il posto prefetto per noi 🙂
E poi ci sarebbe il Presidio con le sue strade serpeggianti, il Golden Gate Bridge , Castro coloratissima e Mission con i suoi affreschi, le spiagge sull’oceano, lo stadio dei Giants, la zona del Civic Center e Haight-Ashbury con le sue stravaganze… Insomma un sacco di cose, difficili da riassumere in un post e da poter fare in sole 3 settimane!!
San Francisco ci manca già 🙁
Vado a farmi una scorpacciata di nutella per consolarmi!!
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Proprio sotto casa, a 15 minuti di macchina, si trova l’Università di Stanford. Un immenso complesso di edifici, una vera e propria città, immersa nel verde in cui è piacevole camminare, giocare e svagarsi.
Di Stanford Piccolo Furfante adora soprattutto l’Ovale: un immenso prato posto all’ingresso principale dell’università. Non ci sono scivoli o giochi per bambini, è semplicemente un ovale (appunto) di erba in cui gli studenti (e non solo) si rilassano, studiano, giocano a palla e dove è facile trovare bambini che come Piccolo Furfante corrono da una parte all’altra per delle ore. L’Ovale è per me un luogo dove potermi rilassare: PF corre avanti indietro su 5 cm di soffice erba, protetto da alti cespugli che circondano il prato, qui posso tenerlo d’occhio senza dovergli stargli vicino e lui apprezza molto questo senso di libertà. Ci andiamo soprattutto quando sono un po’ stanca e ho voglia di riposare.
L’Università naturalmente offre altro, oltre l’Ovale come il lunghissimo viale alberato (di palme): Palm Drive, appunto. Di fronte all’Ovale si trova il magnifico ingresso principale, dove si possono ammirare le statue di Rodin che ricordano la guerra dei 100 anni e una magnifica chiesa, la “Memorial Church“. Il più delle volte chiusa al pubblico, però.
Passeggiare nei viali e sotto i portici dell’università è un’esperienza da non perdere. Bisogna però stare molto attenti alla marea di biciclette, skateboard, pattini e macchine elettriche che sfrecciano a velocità improponibili. Bisogna seguire attentamente le indicazioni stradali disegnate anche sulla pavimentazione: in caso contrario si potrebbe rischiare di finire travolti.
Seguendo la strada principale, si arriva alla White Plaza al centro della quale si erge una gigantesca fontana sui cui bordi PF adora far gareggiare le sue automobiline. Di fronte alla fontana si trova una fornitissima libreria, che vende anche i gadget dell’università. L’area dedicata ai bimbi è ben attezzata ed è possibile (come in ogni libreria americana) fermarsi a leggere i libri esposti. A lato di White Plaza si trova l’Old Union cioè un’altra piazzetta più appartata, dove spesso si tengono concerti all’aperto.
Oltre la White Plaza si apre il campus vero e proprio con l’auditorium, le sedi delle confraternite, un’ampia area di ristoro e i dormitori. I padiglioni delle facoltà sono sparsi ovunque e sono sempre ben segnalati.
Andare a zonzo per l’Università è divertentissimo, perchè ci si imbatte sempre in qualcosa di insapettato! Mangiare con i bimbi nell’area ristoro è l’ideale: oltre a panini e a cibo asiatico c’è anche un pratico self service ideale per grandi mangiatori! 😉
L’università inoltre organizza concerti, dibattiti, conferenze e presentazioni di libri gratuiti ed aperti a tutti. Qualche anno fa ho potuto ascoltare una conferenza di Isabelle Allende (una delle mie scrittrici preferite) ed assistere ad una tavola rotonda tra lei e gli studenti di letteratura. Un’esperienza fantastica!
Qui io e Papà Ema abbiamo visto interessantissimi film e documentari e ci siamo lasciati incantare sulle note di qualche concerto.
L’università organizza giornalmente tour guidati gratuiti. Per chi fosse curioso e volesse dare un’occhiata senza spostarsi da casa è possibile fare un tour virtuale dell’intera università. Buon divertimento!