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Il forziere dei pirati: un contenitore fai da te per giochi

pirataDopo la sua avventura a Legoland, dove ha potuto assaporare i piaceri di un  vero arrembaggio, Piccolo Furfante è in pieno delirio piratesco.

Da qualche giorno pretende di farsi chiamare Capitan Guanciarossa (protagonista di un  libro di pirati) e chiamare me Principessa Lea (cosa, a dire il vero, che non mi dispiace affatto 😉 )…

Papà Ema (alias Capitan Unghianera), assecondando questa nuova passione, gli ha acquistato  altri libri pirateschi (li vedrete recensiti presto su aNobii). Io, per non essere da meno, ho deciso di rimboccarmi le maniche e  darmi da fare…

Dovete sapere che casa nostra è piena di ceste di vimini dove sono riposti i vari giochi di Piccolo Furfante. Questo per rederglieli facilmente accessibili. Così in bella vista potete trovare ceste con i mattoncini Lego, con binari pirata2di legno e di plastica, con macchinine, con animali  giocattolo, con tutte le schede e le carte che gli costruisco…Insomma un vero delirio! In occasione del suo compleanno sono comparsi anche i pezzi (viti, bulloni,cacciaviti, chiavi inglesi…) delle costruzioni di legno Sevi (gioco meraviglioso!!!). L’idea, però, di avere un’altra cesta in giro per casa mi ha messo nel panico, ho così deciso di unire l’utile (un contenitore che fosse pratico e riponibile) al dilettevole (l’amore di PF per i pirati): ho costruito allora un piccolo forziere dei pirati tutto di cartone dove poter riporre  i pezzi delle nuove costruzioni.

Cosa ho usato:

  • Una scatola di cartone con coperchio
  • Rotoli di carta plastificata autodesiva , effetto legno ed effetto ferro (per intenderci sono quei fogli per rivestire i cassetti. Si trovano nei negozi di fai da te)
  • Forbici
  • Pennarello indelebile nero
  • Un po’ di pazienza

Costruirlo è stato semplice e veloce.

Ho rivestito tutta la scatola (anche internamente) con la carta effetto legno (nel mio caso ho dovuto ricoprirla due volte, perchè la carta non era molto spessa e si intravedevano le scritte del cartone. Alcune si notano ancora purtroppo!). Ho poi rinforzato tutti i bordi con strisce di carta effetto ferro (color grigio scuro, con strisce più chiare).

Ho ricavato (sempre da un pezzo della carta effetto ferro) una serratura e l’ho incollata sul fronte della scatola. Ho ritagliato, poi, uno stemma dei pirati (teschio con 4 ossa) che ho appiccicato sulla parte alta del forziere. Per rendere lo stemma  più adatto ad un bimbo piccolo, ho disegnato con un pennarello indelebile, all’interno delle orbite oculari del teschio, due occhi un pochino storti. Il teschio ora era un po’ più simpatico!

Ed ecco: il forziere di Capitan Guanciarossa pronto all’uso!

Qui potete trovare altre idee piratesche per bambini:

  • Craft.Kaboose.com (per creare un burattino-pirata da un sacchetto di carta)
  • Family.go.com (10 idee sul tema dei pirati. Per far le immagini cliccate i numeri sotto  il riquadro)
  • BusyBeeKidsCrafts (per realizzare una bellissima bandiera pirata e una veliero-collage)
  • DLTK’s (per costruire una fantastica nave pirata utilizzando cartoni del latte)
  • KidsCraftWeekly (con un po’ di idee piratesche: la benda dei pirati, il porta monete…)
  • Mammafelice (con 3 pagine zeppe di bellissimi suggerimenti: pagina 1, 2 e 3)

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Giochi per mezzanini: attività e lavoretti per i più piccoli

dsc_1587Grazie al commento di una mamma, ho fatto un lungo viaggio indietro nel tempo: quando Piccolo Furfante aveva poco più di un anno e passavamo tutte le nostre giornate insieme. Sono stati momenti bellissimi e, allo stesso tempo,  molto impegnativi: ero a sua disposizione 24 ore su 24, senza un attimo di sosta e malgrado ne  godessi ogni minuto, ero esuasta e a volte mi ritrovavo a corto di idee su quali attività poter fare per tenerci occupati e divertirci.

Per impegnare le sue giornate (le mie erano già abbastanza piene! 😉 ), soprattutto quando era brutto tempo  o era malato e non potevamo uscire, organizzavo tante attività che ci distraevano e ci tenevano allegri. Erano semplici giochi che proponevo e, a  secondo della sua voglia, facevamo o meno. Molte volte è capitato che un gioco non gli interessasse (magari il giorno dopo lo occupava per molto tempo) o che avesse voglia di fare altro e così, lo accantonavamo, e ci lanciavamo in un altra avventura (così chiamamo le nostre attività). Piccolo Furfante è un bambino dal temperamento vivace, che non ha mai amato giocare da solo (anche ora è così,  anche se le cose vanno naturalmente un po’ meglio! Io naturalmente dovevo essere sempre presente a disacpito dei lavori domestici)  e come ogni bambino di quella età non possedeva molta concentrazione: un attività lo occupava per poco tempo (10/15 minuti al massimo, se andava bene!).

Naturalmente l’amore per un gioco o un attività dipende molto da bambino a bambino. Piccolo Furfante ha parlato tardi (dopo i 2 anni), ma ha camminato presto (10 mesi), ha messo  cose in bocca per molto tempo, ama i giochi di manipolazione e travaso, gli piace dipingere e colorare, ha bisogno di movimento, ama le storie… Questo per dirvi, che le attività che vi propongo sono pensate per lui e, che magari, potrebbero non essere adatte per altri bimbi. Il fatto di mettere sempre oggetti in bocca, per esempio, ha fatto sì che gli proponessi attività “non pericolose” da questo punto di vista: quindi erano vietati oggetti che potesse facilmente ingoiare o materiali che potessero essere tossici (come le tempere!). Altri bimbi della sua stessa età non avevano invece questo “problema” e giocavano tranquillamente con giochi che per lui potevano essere invece molto pericolosi (come cubetti, acquarelli, perline…).

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Dopo questa lunghissima premessa, ecco alcune delle attività che eravamo soliti fare (aveva circa 15 mesi) e che gli piacevano più di altre:

MANIPOLAZIONE  E TRAVASI – ovvero ritrovarsi la casa piena di legumi

  • La scatola del riso o delle lenticchie. Avevo riempito un capiente contenitore di lenticchie che gli mettevo a disposizione per giocare ai travasi  con le sue palette, pentole e bicchieri. Ora uso i ceci che sono più grandi e fanno più rumore!
  • Il bagnetto di carta. Riempivo un bagnetto-gonfiabile (che aveva utilizzato appena nato) di foglietti di carta colorata (avevo strappato tante strisce da dei fogli di carta riciclata e le avevo appallottolate) e dei suoi giochini da bagno. Si divertiva a far finta di nuotare o di pescare i vari oggetti. Molte volte nascondevo nella carta altri oggetti e gli chiedevo di trovarli. E’ un gioco che lo ha sempre divertito e lo teneva occupato per molto. A volte, me lo chiede ancora, mapurtroppo nel bagnetto non ci entra più!
  • La pasta di sale. L’ho sempre preferita alla pasta morbida, perchè essendo molto salata non la mangiava! Naturalmente non costruiva nulla, ma si divertiva ad impastare e a giocare con le sue formine.
  • Carta rumorosa. Gli mettevo a disposizione della carta regalo rigida, tutta colorata. Ideale era quella delle confezioni delle uova di Pasqua. Adorava manipolarla per vedere il suono che produceva e le forme che prendeva.

SCOPERTE

  • Chi cerca trova. Questa è una semplicissima caccia al tesoro. Nascondevo sotto i coprisedia della cucina, alcuni oggetti e gli chiedevo di andare a cercare. Naturalmente sapeva benissimo dove erano (glielo dicevo io, perchè se no non sarebbe stato in grado di trovarli), ma si divertiva lo stesso a scoprire cosa avevo nascosto. era un gioco che ripetevamo  più volte al giorno e per molto tempo, quando andava a casa di amici e parenti, per prima cosa guardava sotto i coprisedia!!
  • Le bottiglie sonore. Un classico! Avevo riempito tante bottigliette di vari materiali: pastina, lenticchie, fagioli, pasta corta, riso… Piccolo Furfante si divertiva (per poco, però) a scuoterle, a sentire i diversi rumori e a vedere come il  materiale si muoveva dentro le bottiglie. Quando era un pochettino più grande, avevo creato delle coppie di bottiglie uguali e il gioco era quello di riconoscere le bottiglie uguali
  • Le bottiglie/tesoro. Riempivo (poco più della metà) due bottigliette d’acqua (trasparenti e non colorate), vi aggiungevo del colorante alimentare e dei brillantini ed inserivo dei piccoli oggetti (gomme, bottoni, sassolini…). Chiudevo ben bene il tappo e lo bloccavo con del nastro adesivo. Piccolo Furfante adorava guardare cosa succedeva a quegli oggetti ed i movimenti dell’acqua. Il gioco è finito quando ha imparato a svitare i tappi!
  • Il sacchetto delle sorprese. In un semplice sacchetto di stoffa, mettevo tanti oggetti diversi per forma, colore e materiali. Piccolo Furfante doveva semplicemente scoprire cosa ,di volta in volta, era nascosto nel sacchetto. Quando è cresciuto un po’, sceglievo oggetti che si potevano abbinare tra loro (per colore, per forma, per materiale, per associazione), così che potesse oltre che divertirsi a scoprire, incominciare a fare le prime categorizzazioni.
  • La vasca di palloninci. Un giorno  avevamo in casa un sacco di palloncini (rimasuglio della festa del giorno prima) e così, non volendo butatrli li ho usati per riempire la vasca da bagno, nascondendoci dentro (alla vasca!) un po’ di peluche. Per Piccolo Furfante è stato un modo diverso di giocare a “Chi cerca trova!”.

COSTRUZIONI

  • La città dei libri. Piccolo Furfante per molto tempo ha disdegnato i blocchetti delle costruzioni, di legno o di plastica che fossero. Adorava, invece, costruire la città dei libri (un’idea geniale della Nonna Tarla!): aprendo a metà i suoi libri (con la copertina rigida), costruivamo tante piccole casette semplicemente appoggiandoli a terra. Come tetto usavamo altri libri e gli abitanti della città variavano di volta in volta: animali di plastica, peluche…

DISEGNI E CRAFT

  • Disegnare con i legumi. Usando come base dei disegni da colorare (molto semplificati), stendevamo (più io che lui) uno strato di colla sulle parti che dovevano essere riempite dal colore e ,poi, ci divertivamo ad appiccicarvi sopra legumi e alimenti vari (semolino, riso, pastina…). Alla fine la stanza era un disastro, ma ci eravamo divertiti un mondo!

IN CUCINA – ovvero come divertirsi riducendo  la cucina un disastro

  • Il ragù, le lasagne e cannelloni: dopo aver cotto la carne (durante i suoi  brevi pisolini), ci dedicavamo alla preparazione del ragù (ama ed amava buttare nella pentola le verdure, la passata di pomodoro e girare vorticosamente tutto il composto!). Una volta pronto e raffreddato il sugo ci buttavamo nella preparazione delle lasagne o dei cannelloni (si divertiva un mondo ad infilare il ragù nella pasta!) e a spalmare besciamella (già pronta all’uso) ovunque.
  • Il salame di cioccolata: un classico in casa P.! Adora e adorava fare in poltiglia i biscotti secchi, che di solito finivano nella sua bocca. Mentre io facevo il “lavoro sporco”. Alla fine il  cioccolato era ovunque!
  • I bignè e cannoncini. In questo caso usavamo solo cose già pronte (che si trovano in ogni supermercato): la crema pasticcera o quella al cioccolato si montano velocemente e  senza bisogno di scaldarle. Dopo aver montato la crema (compito più mio che di Piccolo Furfante che però si divertiva ad ostacolarmi il lavoro rubando dalla bacinella il composto), dividevo in 2 i bignè e Piccolo Furfante li riempiva con delle belle cucchiaiate di crema (se non l’aveva già mangiata tutta). Per i cannincini usavo la stessa tecnica, anche se la farcitura risultava più complicata (Piccolo Furfante adorava infilare la crema nei cannoncini con le dita!!).

Questi sono solo alcune delle attività che facevamo. Nello scrivere me ne sono venute in mente tantissime altre, magari in un altro post…

Ecco qualche altro spunto interessante:

  • No time for flash cards (un blog ricchissimo di idee e suggerimenti. I post più vecchi si riferiscono proprio alla fascia di età dei mezzanini. Ogni post è corredato da foto e video che spiegano l’attività, anche per chi non sa l’inglese)
  • Chasing Cheerios (con tantissimi suggerimenti. Cliccando su “Toddler Activities” nella colonna a destra, sotto la voce “Labels” accederete a quasi 200 attività che l’autrice ha svolto con la sua bimba. I post più vecchi sono quelli più adatti ai mezzanini. Anche qui le foto chiariscono le singole attività)

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