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Venerdi’ del libro: “A sud del confine, a ovest del sole”

E’ già venerdi’!!  😯 Da non credere!

Questa settimana  è volata, saranno le tante cose che sono successe: l’inizio delle vacanze primaverili, la scuola di circo di Piccolo Furfante, il corso di yoga, le partite a ping pong, le prove di tennis…

Insomma: una settimana intensa!! Da ultimo mi si è pure rotto il mio “Bookeen” e cosi’ ho dovuto dire addio (per ora) ai libri che avevo scaricato e  volevo leggere. 🙁

Uno pero’ ho fatto in tempo a leggerlo, prima che la tecnologia mi si rivoltasse contro! Un libro veloce ma intenso, che lascia in bocca un sapore agrodolce. Lo suggerisco per chi vuol rilassarsi, ma che vuol anche pensare…

Il libro in questione è…

A sud del confine, a Ovest del sole – Haruki Murakami

Naturalmente l’ebook mi ha abbandonato prima di scrivere questo post, per cui non posso inserire nessuna citazione. Mi spiace un sacco perchè ne valeva proprio la pena!! 🙁

Come ogni Venerdi’ aspetto come sempre i vostri suggerimenti!! Non vedo l’ora!! Ed eccoli:

Qui trovattutti i libri degli scorsi Venerdi’ del libro

Vado a preparare i bagagli, che tra un po’ si parte 😀 Buon weekend!!

Vuoi partecipare anche tu ai Venerdì del libro?

Ecco come fare:

Basta postare di venerdì – sul proprio blog o lasciare un commento su HomeMadeMamma – i libri che si vogliono suggerire ai lettori per il weekend. Possono essere uno o più, su qualsiasi argomento e per qualsiasi target.

Anche il modo in cui proporli è a discrezione dei partecipanti: mettere citazioni, raccontare aneddoti, fare semplicemente una lista, inserire foto…

Invito chi partecipa a lasciarmi un commento nell’articolo del giorno, in modo da poter inserire tutti i link dei partecipanti della settimana nel mio post. Non sono sempre collegata (e sono imbranata di mio ) e ora che nei fine settimana vado avanti indietro dalla Svizzera all’Italia ho sempre paura di dimenticarmi qualcuno.

Chi partecipa puo’ scegliere o meno di inserire i partecipanti della settimana nel proprio post.

Non ci sono banner da inserire, obblighi di sorta o email a cui rispondere . Si partecipa quando e come si vuole.

Lo scopo dell’iniziativa, infatti, rispecchia lo spirito con cui nasce HomeMadeMamma: far circolare informazioni utili e voglia di fare (in questo caso di leggere) in tutta libertà.

Vuoi essere dei nostri? Benvenuto! Come vedi partecipare è semplice

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Una giornata a scuola con Piccolo Furfante

Ogni 4 mesi circa, nella scuola di Piccolo Furfante (ma da quel che sento in ogni scuola del cantone) c’è il Besuchsmorgen ovvero la giornata in cui i genitori possono stare in classe con i loro bambini. Non è obbligatorio e non si è costretti a stare li’ con loro tutto il tempo, c’è pero’ questa possibilità  e chi puo’ la sfrutta per capire cosa i bimbi fanno, come viene organizzata la giornata e cosa viene loro proposto. I genitori non interagiscono (se non invitati dalle maestre): son li’ che osservano un po’ in disparte, cercano di non chiacchierare troppo e si guardano in giro 😀

Mercoledi’ scorso, malgrado la schiena a pezzi, ci sono andata: ci tenevo tanto a vedere i progressi di Piccolo Furfante. Il primo giorno di visita (detta cosi’ sembra di essere in un ospedale :-)) c’era stato a novembre e a distanza di mesi ero curiosa di vedere cosa stavano facendo e come se la cavava il mio piccolo che tanto piccolo non è piu’.

E cosi’ ora vi posso raccontare una giornata tipo di Piccolo Furfante…

I bimbi entrano nella scuola dalle 8.15 alle 8.30. Rigorosamente da soli. Le mamme, o chi per esse, non ci sono: nel senso che i bimbi vanno a scuola da soli. Io accompagno PF fino all’angolo, lo saluto, lo vedo entrare da lontano e me ne vado. Che ci volete fare: sono una mamma apprensiva! 🙄

Prima di ogni altra cosa salutano la maestra, stringendole la mano. Quando arrivano a scuola devono farsi subito vedere dalle maestre perché ogni assenza non giustificata innesca  l’allerta: allo scoccare delle 8.30 si chiamano subito i genitori e poi nel caso la polizia. I bimbi quindi sanno che la prima cosa da fare é andare dalla maestra e avvisarla di essere arrivati.

Una volta salutata, possono lasciare il loro zainetto con la merenda in una grande cesta all’ingresso e poi togliersi le giacche, le coccarde, mettersi le ciabatte e mettere in ordine (non proprio perfetto) le loro cose nel proprio guardaroba che è aperto (come quelli degli spogliatoi). Nessuno li aiuta in queste operazioni di vestizione/svestizione/vestizione/sistemazione vestiti. Se hanno bisogno, si aiutano tra loro e solo in casi disperati chiedono aiuto alla maestra. Per i bambini chiedere aiuto alle maestre pero’ è vissuto come qualcosa di negativo: significa che non si è capaci o non si è stati capaci di aiutarsi. Quindi si fa di tutto per risolvere i problemi in gruppo. ‘Sta cosa mi piace un sacco 😀

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A scuola di creatività: guardiamoci intorno in cerca di idee

Eccomi qui di nuovo  parlare di creatività! Vi ho lasciato l’ultima volta presentandovi 5 modi per “sfornare” idee in modo facile e veloce.

Oggi vi voglio parlare di come cio’ che ci circonda ci puo’ essere utile per alimentare la nostra “fame di idee”.

Per prima cosa tenete gli occhi ben aperti e non solo su internet, ma soprattutto quando siete in giro. Ricordate: “Nulla si crea dal nulla!”. Non esiste un’idea, un atto creativo che nasce dal nulla. Tutto viene rielaborato, ricreato, rivisitato… e la creatiivtà sta proprio nel rendere originale e personale cio’ che esiste già!

Ogni cosa puo’ essere fonte di ispirazione: da una vetrina al vetro di una finestra, dal graffito sul muro di fronte casa alla costruzione improvvisata di un bambino al parco. Durante le vacanze di Natale ho visto in giro molte cose che mi hanno fornito un sacco di idee: il panettiere di fronte alla stazione aveva fatto degli angioletti natalizi usando i sacchetti della carta del pane (stupendi), sulla finestra della scuola di PF è comparso un bellissimo albero fatto con l’alluminio (uno spettacolo). E che dire della ghirlanda fatta di foglie secche e nastrini rossi che ho visto appesa ad una porta?? Tante idee da rielaborare e rivisitare…

Quindi? Sarebbe semplice dirvi di armarvi di carta e penna e prendere subito nota dell’ispirazione. Tuttavia sono io la prima a non farlo. A volte dimentico l’agenda, a volte non ho la penna, a volte non ho tempo di fermarmi e scrivere… Quindi? Bè faccio foto! Con il telefonino o con la macchina fotografica se ce l’ho! Non devono mica essere foto d’autore! L’importante è fissare l’dea 😀

Allenatevi  a guardarvi in giro ovunque siate. Quante fonti di ispirazioni riuscite a trovare? Fate una prova! Rimarrete stupiti!

Altro buon modo per alimentare le idee e la propria creatività è parlare. Parlate delle vostre idee e delle vostre creazioni, chiedete, informatevi sulle idee creative degli altri. Parlate, parlate, parlate sia nel mondo virtuale che in quello reale . Mettete in circolo la creatività! Vi prenderanno per matti? Probabile… ma anche no! :mrgreen: Parlando troverete persone a voi affini, scoprirete  creatività in persone che non pensavate, avrete modo di confrontare le vostre intuizioni, accrescere la vostra borsa di idee e modificare i vostri punti di vista. Se avete fortuna potreste trovere amici e validi alleati.

Fate una prova. Oggi parlate di almeno una vostra idea creativa con 3 persone (iniziate con quelle con cui vi risulta piu’ facile e di cui vi fidate) e state a vedere cosa succede. Stimolate i vostri interlocutori ad esprimere un commento e a fare osservazioni. Sentite il loro parere e indagate sulle loro idee, le loro esperienze creative…

Tenete bene a mente pero’ 3 cose:

1) parlandone rischiate di essere criticati e giudicati. Sta nel gioco, ma i vantaggi sono piu’ degli svantaggi. Una critica (anche maligna) puo’ farvi riflettere sul valore della vostra idea, sulla sua  fattibilità, su quanto ci tenete a portarla avanti, su cosa eventualmente puo’ essere modificato. Soprattutto,pero’,  vi fa conoscere le persone: in questo modo potete avere un’idea di quante persone realmente creative e di fiducia vi stiano intorno e  possano aiutarvi a coltivare la vostra creatività.

2) Parlare delle proprie idee vuol dire correre il rischio che qualcuno ve le rubi. Questo è un rischio reale, ma la creatività si alimenta con la condivisione: piu’ si condivide e piu’ ci si confronta, piu’ cresce. Purtroppo o per fortuna è cosi’ , appunto perchè nulla nasce dal nulla. Il rischio c’è, ma io ritengo che sia meglio far circolare idee che tenerle chiuse sotto chiave. Tenete presente comunque che un’idea puo’ avere molte forme di realizzazione e una non esclude l’altra.

3) Abbiate rispetto delle idee altrui. Il fatto che nulla nasce dal nulla, puo’ far cadere nell’errore che le idee degli altri possano essere prese senza permesso. E’ vero che le idee se non brevettate non sono soggette a copyright, ma è anche vero che il rispetto per sè e per l’altro è un valore imprescindibile. Se una persona mi ha suggerito un’idea e se io la utilizzo in qualche modo, in qualsiasi forma, è segno di rispetto e di stima prima di tutto nei confronti di se stessi e poi per il valore di questa idea e della persona che l’ha suggerita riconoscerne la paternità. Il riconoscimento non toglie nulla all’originalità del mio “prodotto”. In questo modo non solo stimolo gli altri a mettere in circolo le idee, ma do valore alla creatività mia e dell’altro.

Altro buon modo per alimentare le proprie idee è avere interessi diversi e alimentarli. Questo per vari motivi:  avere interessi 1) accresce il proprio benessere personale (non lo dico io, è provato) 2) accresce le vostre conoscenze sia in termini di sapere che in termini di relazioni. Piu’ interessi=piu’ persone con cui relazionarsi= piu’ chiacchiere da fare= piu’ cose da sapere=piu’ idee da condividere 3) fa in modo di avere a disposizione piu’ prospettive e piu’ strumenti per guardare ad un problema ma anche ad un’idea.

Non importa quali siano i vostri interessi e quanti ne abbiate. Non importa se li coltivate in solitaria oppure richiedono altre persone. Uno vale l’altro, l’importante è che vi divertiate e vi piacciano. Pensate che bel mix di idee potrebbero venir fuori da una persona che per esempio ama lo yoga, la cucina e l’uncinetto?  😀

Pensate allora ai vostri interessi e ai vostri hobby, focalizzate la vostra attenzione sugli stimoli che ricevete da ogni settore e cercate di trovare delle connessioni tra un interesse e l’altro. Lavorate su queste cose per elaborare idee innovative e creative.

 

Per oggi è tutto!

Buone idee e buona creatività a tutti voi! 😀

Qui trovate tutti i post in cui parlo di creatività:

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