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Giochi con l’acqua: costruire bocce magiche

Boccia defLe bocce magiche sono la mia passione. Ho una vera e propria dipendenza da bocce magiche. Non so come tecnicamente si chiamino: per intenderci sono quelle palle di vetro con la neve che scende. Da piccola, ad ogni viaggio ne acquistavo una, forse per questo le associo alle vacanze ed a momenti particolarmente felici e spensierati. E forse proprio per questo le adoro!

Papà Ema, naturalmente,  le odia o, per meglio dire, le tollera e così per la buona pace familiare abbiamo deciso che:

  1. Solo una boccia magica alla volta può comparire sugli scaffali (ora c’è quella di Barcellona con la Sagrata Familia in pietra)
  2. Le dimensioni delle bocce devono essere accettabili (non più grosse di una mela)
  3. Le bocce non devono emettere nessun suono  (ad eccezione di quella di Natale che tutti adoriamo)
  4. L’acquisto di nuove bocce deve essere ponderato attentamente

Va da sè che Piccolo Furfante adora le bocce magiche (soprattutto quelle musicali!!!).

Così prima di iniziare questa attività  ovvero la costruzione di bocce magiche, ho vagliato bene i pro e i contro.  Hanno vinto i pro (dubbi???  😉 ) e così ieri  io e Piccolo Furfante abbiamo realizzato le nostre bocce.

Cosa abbiamo usato:

  • contenitore (usato) trasparente  di sapone liquido. Abbiamo utilizzato quelli della Palmolive con i pesciolini dentro. Era da un po’ che li conservavo!!
  • polverina colorata
  • cannucce colorate
  • perline colorate
  • carta lucida (quella dei pacchi natalizi)
  • forbici
  • tappi di plastica
  • imbuto
  • un bicchiere d’acqua

Crearle è davvero semplice e divertente.

Per prima cosa ho preparato vari contenitori con dentro il materiale da inserire nelle bocce: uno con le cannucce tagliate finemente, uno con la polverina magica, uno con le perline e uno con la carta lucida ritagliata a quadratini molto piccoli.

Ho lavato bene il contenitore di sapone, in modo che non producesse schiuma. Ho posto tutti i materiali sul tavolo e, dopo aver spiegato a Piccolo Furfante cosa dovevamo costruire, gli ho chiesto  di inserirli nelle  bocce (due) con l’aiuto dell’imbuto. PF si è divertito molto a riempirle: sembrava un alchimista intento a preparare qualche pozione magica!

Una volta finite di riempire, ho passato a PFalcun i bicchieri d’acqua e lui, sempre con l’aiuto dell’imbuto, li ha rovesciati dentro le bocce fino ad arrivare al bordo della bottiglietta di plastica. Ho chiusto il tutto con un tappo di plastica sigillandolo con della colla. Le bocce erano pronte!

Alcuni materiali naturalmente galleggiano (carta lucida, cannucce), altri affondano (perline), altri ancora cadono molto lentamente (la polvere colorata). Piccolo Furfante era curiosissimo di capire il perchè succedesse proprio questo!

Naturalmente ha mostrato orgoglioso a Papà Ema le sue creazioni… non vi dico la faccia del papà!!!

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Il memory dei profumi

ProfumiLeggendo questo bel post su bebeblog.it che parla di un simpatico gioco per bambni (i barattolini odorosi), mi è tornata  in mente un ‘altra attività sempre legata ai sensi, proposta questa volta da Chasing Cheerios: il memory dei suoni.

Ho così deciso di unire le due cose, creando un semplicissimo memory dei profumi.

Costruirlo è davvero semplice:

Per prima cosa ho raccolto un po’ di barattolini di yogurt, quello nelle bottigliette di plastica non trasparenti. Essendo un memory, avevo bisogno di contenitori tutti uguali e in numero pari (per ora ne ho 6).

Ho abbellito, poi, i recipienti con della carta adesiva colorata, anch’essa tutta identica. Spogli erano davvero tristi tristi.

Seguendo le indicazioni di bebeblog.it  ho, quindi, inserito in ogni bottiglia delle sostanze fortemente odorose: lavanda, salvia, menta, basilico…e ho fatto riposare il tutto  per almeno un’ora, in modo che il profumo divenisse inteso e forte.

Naturalmente le sostanze sono uguali a coppie: ho cioè 3 coppie di vasetti identici. Se no che memory sarebbe??

A questo punto, ho fatto odorare il primo vasetto a Piccolo Furfante (era lavanda) e gli ho chiesto di trovarmi il vasetto con lo stesso profumo. Ci è voluto un po’ (PF era più curioso di vedere cosa ci fosse nei vasetti che di cercare il contenitore da abbinare!!), ma poi ci è riuscito. Una volta abbinati tutti i vasetti, PF ha infine giocato con il loro contenuto: lo ha travasato da un vasetto all’altro, lo ha triturato e, per finire, se lo è passato sulla faccia.

Sono contenta perchè questo è il suo modo per dirmi che il gioco è stato un successone!!

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Semplici esperimenti per i più piccoli: galleggia o affonda?

waterIn questi giorni caldi caldi, giocare con l’acqua è diventato il passatempo preferito di Piccolo Furfante.

E’ suo compito lavare i giochi che usa al parco o in giardino e con le uscite quotidiane le occasioni per pulire non mancano di certo. Non è un grosso sacrificio per lui, perchè è una scusa buona per giocare l’acqua insieme alle sue macchinine, palette  e omini Lego preferiti.

Prendendo in prestito un’idea di Let’s Explore (Thanks to the author of the blog, Amy Anderson: a  huge  mine of ideas!), l’altro pomeriggio ho deciso di proporre a Piccolo Furfante un nuovo gioco: un esperimento scientifico con l’acqua! Gliel’ho presentato con molta enfasi e sono riuscita a cogliere subito la sua attenzione e il suo interesse.

L’esperimento, in verità, è molto semplice ed è un’attività conosciutissima, ma la preparazione lo ha reso nuovo e lo ha caricato di aspettativa.

Ho preparato due cartelloni: su uno ho scritto GALLEGGIA e sull’altro AFFONDA. Su ognuno ho inserito dei disegni che potessero chiarire a Piccolo Furfante i due concetti (ho dovuto spendere anche un po’ di tempo a spiegarglieli naturalmente!! 😉 ). Prima di provvedere alla pulizia dei suoi giochi, gli ho chiesto di dividerli, scegliendo quali secondo lui galleggiassero e quali no. Ha dovuto semplicemente appogiarli sui due diversi cartelloni (un po’ a casaccio a dire la verità!).water 2

L’esperimento quindi ha avuto inizio: riempito il lavello del bagno di acqua, Piccolo Furfante non ha fatto altro che immergervi tutti i giochi e verificare se le sue ipotesi fossero fondate o meno. Che sorpresa, per lui, constatare che la sua macchinina di ferro, che pensava galleggiasse, giaceva invece sul fondo del lavandino! Abbiamo ripetuto più volte l’esperimento perchè voleva vedere se riprovando (e riprovando e riprovando)  gli oggetti si comportassero in maniera diversa.

Ecco qui i modelli dei cartelloni che ho usato per questa attività.

Per altri semplici esperimenti, ecco alcuni suggerimenti interessanti:

  • PBS Kids (dove troverete alcune idee  sia per i più piccoli che per i più grandicelli. Le istruzioni sono in inglese. Per accedere ai singoli esperimenti è sufficiente cliccare sui diversi link)
  • PianetaScuola.it (una pagina con tanti esperimenti da fare on line)
  • CrescereCreativamente (con tanti esperimenti adatti per bimbi piccoli. L’esperimento del palloncino che si gonfia con l’anitride carbonica devo assolutamente farlo! 😉 )
  • FunScienceGallery (con tanti esperimenti. Il sito è anche in italiano!)
  • CicloAcqua (un sito realizzato da un circolo didattico di Rimini in cui si possono trovare informazioni, esperimenti e tante idee)
  • Let’s Explore (con tante altre idee da realizzare. Se avete tempo, visitate tutto il blog… vi sorprenderà per la ricchezza di spunti e suggerimenti).
  • No time for flash cards (moltissime idee per esperimenti da fare con i più piccoli)

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