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Arcobaleno è un pesciolino speciale: è il protagonista di alcune bellissime storie che Piccolo Furfante adora.
L’altro pomeriggio, presi da uno dei tanti racconti, abbiamo deciso di costruire un piccolo acquario di carta.
Cosa abbiamo usato:
Come l’abbiamo costruito:
Ho disegnato alcuni pesciolini su dei fogli lucidi, multicolori, e li ho poi ritagliati. Piccolo Furfante ha disegnato con una penna nera occhi e bocca su ognuno.
Su uno dei due piatti blu, abbiamo allora incollato delle striscioline adesive azzurre (le onde del mare), gli adesivi dei pesciolini e i pesci fatti con i fogli delle riviste.
Sul secondo piatto blu ho ricavato con il taglierino alcuni cerchi di varie dimensioni. Ho quindi unito i due piatti, lasciando entrambe le parti blu all’interno), graffettandoli tra loro e ricoprendo le puntine con il nastro adesivo.
A questo punto Piccolo Furfante può giocare con il suo acquario di carta e scoprire dove si è nascosto il suo amico Arcobaleno, sollevando gli oblò e curiosandoci sotto. Inoltre essendo sia i pesci sia i piatti lucidi, il riflesso che la luce provoca entrando dalle fessure dà un effetto acqua davvero realistico. 🙂
E nel vedere il mio Piccolo Furfante giocare con il suo acquario mi vengono in mente le parole di Einstein:
“La conoscenza è limitata, l’immaginazione abbraccia il mondo”
Altre idee per giocare con i pesciolini:
I nostri libri del pesciolino Arcobaleno:
Arcobaleno il pescilino più bello di tutti i mari – M.Pfister
Arcobaleno e i suoi amici. Il pesciolino fifone – Gail Donovan
Arcobaleno fa la pace – M. Pfister
Arcobaleno trema di paura – M.Pfister
Arcobaleno non lasciarmi solo – M.Pfister
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Come penso ogni bambino, Piccolo Furfante quando fa il bagnetto ama riempirsi la vasca di giochi e giocattolini vari. Che bagno sarebbe senza la compagnia di tutti i suoi amici???!!
Negli anni abbiamo accumulato pesciolini galleggianti, squali a molla, navi e zattere di plastica, canne da pesca magnetiche, retini, palle e palline varie, animaletti gonfiabili, spruzzini di varie forme e dimensioni…
Il suo gioco preferito, però, sono le costruzioni magiche. Costo: zero!! Divertimento: tantissimo!!
Parecchio tempo fa, avevo visto in un negozio (americano) delle lettere gommose che con l’acqua rimanevano attaccate alle pareti della vasca , ai vetri della doccia ed alle piastrelle. In modo non permanente, ovviamente! Bastava bagnarle e le lettere si staccavano. Qualcosa di simile a queste.
All’epoca Piccolo Furfante aveva pochi mesi e così le lasciai sullo scaffale, temendo che avrebbe potuto ingoiarsele alla prima occasione.
Circa un anno fa, però, mi tornarono in mente e venni folgorata da un’idea: perchè non crearmele io???
Il materiale di quelle letterine era, infatti, simile (o uguale) a quello del tappettino puzzle che avevo usato quando PF non camminava ancora. Così tirai fuori nuovamente il tappeto, che giaceva in uno scatolone in cantina, e recuperai tutte le parti di piccole dimensioni (quelle che c’erano ancora!) che componevano le varie figure del puzzle.
Avevo avuto la giusta intuizione: inumidite, le parti rimanevano appiccicate alle pareti della vasca, alle piastrelle e ai vetri. Ribagnandole si staccavano nuovamente. Essendo di varie forme, dimensioni e soprattutto tutte belle colorate, a Piccolo Furfante sono piaciute subito. Il fatto, poi, di attacarsi e staccarsi solo con l’acqua, gli è sempre sembrato magico.
Provare per credere!!!
Ecco altre simpatiche idee per il bagnetto:
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Le bocce magiche sono la mia passione. Ho una vera e propria dipendenza da bocce magiche. Non so come tecnicamente si chiamino: per intenderci sono quelle palle di vetro con la neve che scende. Da piccola, ad ogni viaggio ne acquistavo una, forse per questo le associo alle vacanze ed a momenti particolarmente felici e spensierati. E forse proprio per questo le adoro!
Papà Ema, naturalmente, le odia o, per meglio dire, le tollera e così per la buona pace familiare abbiamo deciso che:
Va da sè che Piccolo Furfante adora le bocce magiche (soprattutto quelle musicali!!!).
Così prima di iniziare questa attività ovvero la costruzione di bocce magiche, ho vagliato bene i pro e i contro. Hanno vinto i pro (dubbi??? 😉 ) e così ieri io e Piccolo Furfante abbiamo realizzato le nostre bocce.
Cosa abbiamo usato:
Crearle è davvero semplice e divertente.
Per prima cosa ho preparato vari contenitori con dentro il materiale da inserire nelle bocce: uno con le cannucce tagliate finemente, uno con la polverina magica, uno con le perline e uno con la carta lucida ritagliata a quadratini molto piccoli.
Ho lavato bene il contenitore di sapone, in modo che non producesse schiuma. Ho posto tutti i materiali sul tavolo e, dopo aver spiegato a Piccolo Furfante cosa dovevamo costruire, gli ho chiesto di inserirli nelle bocce (due) con l’aiuto dell’imbuto. PF si è divertito molto a riempirle: sembrava un alchimista intento a preparare qualche pozione magica!
Una volta finite di riempire, ho passato a PFalcun i bicchieri d’acqua e lui, sempre con l’aiuto dell’imbuto, li ha rovesciati dentro le bocce fino ad arrivare al bordo della bottiglietta di plastica. Ho chiusto il tutto con un tappo di plastica sigillandolo con della colla. Le bocce erano pronte!
Alcuni materiali naturalmente galleggiano (carta lucida, cannucce), altri affondano (perline), altri ancora cadono molto lentamente (la polvere colorata). Piccolo Furfante era curiosissimo di capire il perchè succedesse proprio questo!
Naturalmente ha mostrato orgoglioso a Papà Ema le sue creazioni… non vi dico la faccia del papà!!!
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