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Venerdì del libro: i Prelibri di Munari

Conoscete il geniale Bruno Munari?

Se vedete uno dei suoi video rimarrete impressionati per come sapeva spiegare i concetti anche ai piccoli con semplici parole ed esempi.

Chi era in due parole…

Un genio del 900! Artista a 360° gradi. Designer e scrittore. La sua creatività invade tuttora le Arti Visive nella pittura, scultura, cinematografia, disegno industriale, grafica ed editoria. Sperimentò ogni linguaggio: poesia, narrazione, musica e teatro. Fu innovatore nella didattica, nella progettazione, nella comunicazione e nell’uso dei linguaggi e collaborò con altri artisti come Gianni Rodari.

Oggi vi voglio presentare i suoi PRELIBRI

Cosa sono?

Pubblicati per la prima volta da Danese nel 1980, poi da Corraini, sono 12 piccoli libri (10 x 10 cm) adatti alle mani dei bimbi, tutti diversi fra loro per materiali, colori e rilegature. Sono PRE-libri ovvero libri illeggibili, dedicati ai bambini che non sanno leggere e scrivere, a cui si offre un’esperienza artistica unica attraverso una varietà di stimoli, sensazioni ed emozioni, che nascono dall’accostamento di percezioni e immagini: “dovrebbero dare la sensazione che i libri siano effettivamente fatti in questo modo, e che contengano sorprese. La cultura deriva in effetti dalle sorprese, ossia cose prima sconosciute” (Bruno Munari). 

Cosa ne penso?

Li ritengo un’opera d’arte perché, superando schemi e convenzioni, questi piccoli libretti parlano all’anima liberandola dall’adultità noiosa e scontata, per condurla nel sentiero dello stupore e lasciarsi sorprendere ed emozionare, sollevando le barriere della mente.

Perché cosa è successo?

La mia prima volta: sono rimasta stupita!

Ma guarda un po’ cosa si è inventato?! Sono semplici e tutti diversi e non so che aspettarmi dentro ognuno e questa sensazione mi piace! Ho consultato due albi in biblioteca per vedere se erano fatti in modo identico e a parte qualche minima differenza (pelliccia di colore diverso) il resto mi è sembrato uguale.

Le volte successive… li ho studiati per vedere se avevo notato bene tutti i particolari che avevano e che erano stati pensati, come una piccola caccia al tesoro! Li trovo divertenti!

La prima volta di mia figlia (4 anni): che delusione!

Lei continuava a sfogliarli chiedendomi di leggerli e nonostante le rispondessi che non c’erano parole o lettere da leggere lei insisteva. Ho pensato “Mannaggia è troppo tardi! È già totalmente condizionata rispetto al concetto di libro”. Poi ha mostrato curiosità e interesse, ma non tanto quanto mi aspettavo. Forse, visto che a scuola stanno iniziando a leggere le lettere e l’ho sentita più volte intenta a leggere delle parole, è attratta più da quelle in questo periodo, chissà?!

La prima volta di amici e parenti: affascinati e interessati dall’esperienza; chiedevano chi, come e perché erano stati ideati.

Come sono?

Preparatevi perché sono racchiusi in un grande Albo che esternamente richiama gli anni ‘70 con immagini sfumate di bimbi che leggono i Prelibri.

All’interno i Prelibri sono numerati e presentati ognuno all’interno di una “vetrina” con tanto di coerente cornicetta. Sono tutti “leggibili” nei due versi ed è ripotato autore e casa editrice.

Sul retro dell’albo al centro è riportata una foto a colori di Munari e ai quattro lati, una sua intervista tradotta in quattro lingue diverse (francese, tedesco italiano e inglese).

Per ogni Prelibro una volta aperto, nasce una storia sulla base della propria fantasia di quel preciso momento!

Consigli utili: Visto che è un’opera d’arte ed il costo è correlato, è possibile vedere se sono disponibili in biblioteca.

Per le mamme

Secondo me a partire dai due anni li potete iniziare a mostrare ai bimbi, ma con la vostra supervisione per non farli mettere in bocca e non farli rovinare troppo (alcuni sono delicati). 

Se volete vivere l’avventura, potete provare a costruirne qualcuno seguendo il principio, ma scegliendo voi materiali e il resto.

Per le insegnanti

Sarebbe carino e stimolante far vedere l’albo a partire dai tre anni e vedere le reazioni, discuterne e ragionare insieme ai bimbi.

Sarebbe interessante provare a costruire un albo della classe con i materiali disponibili, seguendo e mettendo alla prova la fantasia dei bimbi e poi se possibile organizzare una mostra col lavoro fatto.

I singoli Prelibri

Li descrivo in modo essenziale e solo per alcuni aspetti, senza rivelarvi tutto, in modo che se volete riprodurli sapete la logica di fondo.

  1. Il primo libro è monocolore di cartone rigido e con una sorpresa all’interno.
  2. Il secondo è bicolore di cartoncino lucido e riguarda il movimento.
  3. Il terzo è di carta ruvida bicolore e raffigura un soggetto “unico” nel suo genere.
  4. Il quarto è di cartoncino e rappresenta la varietà con un elemento fisso che crea intermittenza ad ogni pagina.
  5. Il quinto è bicolore con un soggetto che incuriosisce.
  6. Il sesto è di cartoncino e ci stupirà per tatto e percezione.
  7. Il settimo è di panno spugna monocolore e con vari elementi imprevedibili dello stesso tipo.
  8. L’ottavo è di panno monocolore e con una “prova” all’interno
  9. Il nono è di legno il che è dire tutto!
  10. Il decimo è di plastica e racchiude dei contrasti.
  11. L’undicesimo è di plastica e mi ricorda tanto il telefono di una volta!
  12. Il dodicesimo è di friselina e si prende gioco di chi lo guarda osando più sorprese!

Se vi va di sfogliarli insieme a me, date un’occhiata qui

Non mi resta che augurarvi buona lettura!

Un post di Laura Pizzano

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Il venerdì del libro: 10 splendidi libri sulle mamme

Dov’è la mia mamma? è uno dei libri preferiti di PF da piccolo.

L’abbiamo letto e riletto allo sfinimento e quello che ricordo delle nostre innumerevoli letture è la sua risata, quando mamme di tutti tipi comparivano dietro ad ogni pagina.

Penso che sia proprio questo che regalino i libri letti ai bambini: emozioni e ricordi.

Per questo vi propongo oggi 10 splendidi libri che parlano di mamme. Un regalo per voi e per i vostri bimbi.

Mammalingua. Ventuno filastrocche per neonati e per la voce delle mamme di Bruno Tognolini e Pia Valentinis, Il castoro, 2008

Età consigliata: da 1 anno

Ventuno filastrocche per ventuno illustrazioni, una per ogni lettera dell’alfabeto, sulle piccole e sconfinate cose dei neonati, della mamma e del minuscolo e immenso mondo che insieme li contiene

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Ti amerò sempre di Robert Munsch, Il leone verde, 2015

Età consigliata: da 3 anni

Un libro che racconta il segreto del cerchio della vita, dalla nascita e per sempre. Un testo che ha avuto un enorme successo, rivolgendosi a generazioni di genitori e bambini in Europa e in America, affrontando in modo delicato il tema della continuità dell’amore. La canzone che la mamma canta al figlio da quando è neonato ritorna, passando da una generazione all’altra e oltre. Un libro per tutta la famiglia.

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Ti voglio bene, mamma! di Eric Carle, Mondadori, 2017

Età consigliata: da 3 anni

Dall’autore del “Piccolo Bruco Maisazio”, un libro perfetto per dire: “Ti voglio bene, mamma!”.

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Le sei storie della mamma di Sara Agostini, Gribaudo, 2019

Età consigliata: da 3 anni

Mamma che coccola, mamma che ascolta, mamma tuttofare, mamma maghetta, mamma che ci abbraccia e ci porta nel cuore. Sei storie illustrate a colori per raccontare ai bambini quante cose sa fare, e dare, una mamma.

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Per fortuna c’è la mamma di Agnese Baruzzi, San Paolo edizioni 2008

Età consigliata: da 4 anni

“Il buio è freddo e popolato di orchi mostruosi che mi fanno paura. Ho anche tanta fame e dovrei andare in bagno… Dov’è la mia mamma? Mammaaa!!!”. “La mia mamma sa fare cose straordinarie. La mia mamma mi cuce vestiti bellissimi. La mamma inventa storie avventurose.” La mamma vista dagli occhi di un bambino durante una normale, tremenda, lunghissima giornata di una delle milioni di mamme che partono coi tacchi alla mattina da casa. Dalla sveglia all’asilo, dalla cena alla nanna, attraverso le illustrazioni di Agnese Baruzzi, si dipinge un quadro delizioso e tenero sul rapporto mamma bambino e sull’impatto del mondo esterno rispetto alla prima fase di vita in simbiosi. “Cosa farà la mamma mentre io sono all’asilo?”.

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Ascolta, Mamma di Sachie Hattori, Kira Kira, 2019

Età consigliata: da 4 anni

Una bambina racconta alla mamma del meraviglioso viaggio dei bambini prima di nascere. È il viaggio per raggiungere mamma e papà, un’avventura piena di pericoli e meraviglie che siamo destinati a dimenticare iniziando un altro lungo e incantevole viaggio, quello della vita

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Cuore di mamma di Irena Trevisan, Sassi, 2020

Età consigliata: da 5 anni

Nel cuore di una casetta calda e luminosa, nel cuore di una città dai mille colori, intrecciavano le loro vite una mamma e il suo bambino. Tra parole e sorrisi, condividono un momento di gioia e rallegrano i loro cuori. Una dolcissima storia di tenerezza e di un abbraccio che sa di famiglia, per spiegare quanto l’amore materno non si misuri con le cose materiali, quanto piuttosto attraverso i piccoli gesti quotidiani.

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Una mamma albero di Lucia Panzieri e Cristiana Cerretti, Lapis, 2018

Età consigliata: da 5 anni

“La mia mamma albero ci guarda crescere, con la pazienza di una quercia maestosa, perché sa che per ogni cosa ci vogliono molte primavere e molti inverni”. Una favola dolce e poetica che racconta in maniera intensa il rapporto unico e profondo tra una mamma e il suo bambino.

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La fabbrica delle mamme di Claudia Mencaroni e Giulia Cregut, Vervavolant, 2018

Età consigliata: da 5 anni

Un diverbio con la mamma, l’ennesimo, per il piccolo Nino: non lo lascia giocare a pallone, non c’è abbastanza tempo, dice. Ma questa volta è troppo: “Non voglio essere più tuo figlio! Voglio un’altra mamma!” le grida. Non sa però, Nino, che esiste una fabbrica delle mamme: ed è proprio lì che lei lo accompagnerà, per fargliene scegliere una nuova, modellata secondo le caratteristiche che il bambino richiederà. “Deve avere la bocca grande per chiacchierare con le altre mamme, così non mi chiamerà ogni cinque minuti per andar via,” comincia Nino, che si è lasciato la sua alle spalle senza nemmeno un saluto. Ma una mamma nuova e perfetta è veramente ciò che vuole? Lo scoprirà man mano che si azioneranno i complicati ingranaggi della fabbrica…

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Mamma di Helène Delforge, Terre di mezzo, 2018

Età consigliata: da 6 anni

Un amore unico e universale in 31 ritratti: mamme di tutto il mondo, così diverse eppure così simili ogni volta che tengono in braccio il loro bambino. Un legame lungo una vita. Anzi, due

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Vi auguro uno splendido weekend, ricco di splendide letture.

Chi vuole fare un tuffo nel passato qui puo’ rileggere tutti gli scorsi Venerdi’ del libro.

Se siete in cerca di altri libri sui fiori, li potete trovare nella mia bacheca di Amazon dedicata a questo tema. Nelle altre bacheche inoltre troverete i miei consigli d’acquisto su libri, materiali e strumenti didattici.

Post di Paola Misesti

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Apprendere attraverso il gioco: Flashcards yoga

Apprendere attraverso il gioco” è una rubrica dove raccolgo tutti quei giochi che per le loro caratteristiche promuovono, stimolano e facilitano l’apprendimento e che ritengo particolarmente validi.


Oggi voglio presentarvene uno magnifico dell‘HEADUpensato per giocare con il corpo e la fantasia : Flashcards yoga

Un divertente gioco di movimento che avvicina i bimbi allo yoga.

Nella confezione trovate 20 carte divise in 4 colori che rappresentano diversi tipi di posizioni:

  • le blu le posizioni che stimolano la concentrazione e l’equilibro
  • le verdi quelle che esprimono forza
  • le fuxia quelle che aiutano a rilassarsi
  • le gialle quelle che favoriscono la flessibilità.

Su ogni carta una bella immagine con il nome della posizione e sul retro una sequenza di disegni che illustrano come realizzarla.

Il gioco è utile per:

  • stimolare il movimento
  • sviluppare la consapevolezza del proprio corpo
  • sviluppare l’equilibrio e la concentrazione
  • avvicinarsi allo yoga
  • riflettere su quali emozioni e sensazioni suscitano le diverse posizioni

Il gioco mi piace anche perché:

  • tutte le carte sono grandi, rigide, maneggevoli e resistenti
  • le immagini sono divertenti ed accattivanti e dai colori vivaci
  • le posizioni sono spiegate in maniera chiara attraverso immagini
  • su ogni carta vi è il nome di ogni posizione e i bambini possono avvicinarsi anche alle prime parole semplicemente abbinandole alle immagini.
  • la divisione in gruppi fa sì che si possano scegliere le posizioni in base a cosa si vuole lavorare: l’equilibrio, la flessibilità, la forza, il rilassamento.
  • sul sito della HEADU sono anche disponibili le descrizioni di tutte le posizioni, i loro benefici, con le istruzioni su come realizzarle.

Come si gioca:

Con le carte si possono svolgere vari tipi di attività.

La più semplice è quella di proporre ai bambini una carta alla volta, farla di scrivere e poi far riprodurre la posizione aiutandosi con le immagini sul retro.

Un’altra divertente attività è quella di utilizzare le carte per raccontare delle storie eseguendo nel contempo le posizioni.

VARIANTI DI GIOCO

Una delle caratteristiche che preferisco dei giochi  HEADU è la loro versatilità , perché gli elementi che li compongono sono studiati attentamente e possono essere riproposti tenendo anche conto dell’età, delle particolarità e delle caratteristiche dei bambini.

Ecco alcune varianti a cui ho pensato:

INDOVINA L’AZIONE

Si mischiano le carte e si posizionano sul tavolo dal lato dell’immagine con il nome, in modo che tutti le possano vedere.

A turno ogni bambino sceglierà una carta, senza indicarla nè togliendola dal tavolo. La dovrà descrivere e il primo bambino che indovina quella giusta, dovrà fare la posizione e in questo modo guadagnerà una carta.

Vince chi ha più carte.

In questo modo i bambini si allenano nel fare descrizioni.

IL GIOCO DELLE AZIONI

Si mischiano le carte e si posizionano sul tavolo dal lato dell’immagine con il nome, in modo che tutti le possano vedere.

A turno ogni bambino sceglierà una carta, senza indicarla nè togliendola dal tavolo. A questo punto dovrà riprodurre la posizione, senza nominarla. Il primo bambino che indovina di quale posizione si tratta, guadagnerà la carta.

Vince chi ha più carte.

IL GIOCO DELLE SEQUENZE

Si mischiano le carte e si posizionano sul tavolo, in modo che tutti le possano vedere.

Ogni bambino a turno sceglie 2 o 4 carte e ordina le posizioni come gli piace di più. A questo punto dovrà mostrare e spiegare a tutto il gruppo la sua sequenza e gli altri bambini dovranno eseguirla.

Una volta che avrà terminato, riporrà le carte sul tavolo e passerà il turno ad un altro bambino.

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Ringrazio la HEADU per avermi inviato questo splendido gioco.

Per saperne di più su questo ed altri giochi ed eventualmente acquistarli, vi rimando al ricchissimo sito diHEADU dove troverete anche molte informazioni sulla loro mission e il loro metodo “Lifelong Playing Headu” volto a promuovere, stimolare e mobilitare le intelligenze multiple dei bambini attraverso il gioco, con dispositivi didattici divertenti e orientati alla formazione di competenze essenziali o utili ad allenare in modo spontaneo e non forzato una capacità di apprendimento permanente.

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Chi è in cerca di altri divertenti giochi educativi può dare un’occhiata ai post della rubrica apprendere attraverso il gioco

Post di Paola Misesti

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