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“I fantasmi dormono di notte?, “Si lavano i denti?”, “I fantasmi si tolgono il lenzuolo ?”, “La mamma fantasma cosa cucina?”…
Queste, e mille altre, sono le domande con cui ultimamente Piccolo Furfante mi assilla .
In vista di Halloween e per rispondere ai suoi curiosi quesiti, ho inventato delle storielle simpatiche sui fantasmi che ci raccontiamo prima di andare a nanna. Una di queste parla del Fantasma Gedeone, un fantasmino in cerca di amici, che ha il vizio di mangiare troppi dolci.
Ispirata dalla storia (una tra le preferite di PF), mi sono messa a costruire un semplicissimo libretto-gioco sui fantasmi, in cui tra l’altro è inserito anche il racconto (in rima) del famigerato Gedeone.
E’ così nato un nuovo lapbook, in cui ho inserito:
Ecco le schede che ho usato per creare questo simpatico libro-gioco. E’ sufficiente ritagliarle ed incollarle su una cartelletta di cartone divisa a metà. La scheda preferita da Piccolo Furfante? Quella della casa stregata con le finestrelle che si aprono e chiudono! 🙂
E qui, invece, tante altre idee “fantasmagoriche” per decorare la casa e fare lavoretti con i bambini :
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Non sono un’amante degli insetti! A dirla tutta, ne ho una vera e propria fobia e non volendo trasmetterla a Piccolo Furfante cerco di avvicinarlo a questo “minuscolo” mondo piano piano, secondo i miei ritmi.
Così l’altro giorno gli ho proposto di creare con me una piccola “fattoria” di insetti di cartone. Lui naturalmente ha accettato con entusiasmo.
Abbiamo realizzato: una moschina, una coccinella, una farfallina ed un ragnetto. Tutti insettini tranquilli, niente di pauroso…
Cosa serve:
Come li abbiamo costruiti:
Il corpo è uguale per tutti e 4 gli insettini.
Prima di tutto abbiamo colorato i rotoli di carta igienica con i pennarelli.
Con le tempere il risultato sarebbe senz’altro migliore, perchè il colore sarebbe risultato più coprente ed uniforme, ma i pennarelli hanno il vantaggio di asciugarsi immediatamente.
Una volta colorati i rotoli, li abbiamo tagliati a metà ricavando così 2 piccoli rotolini, che abbiamo nuovamente tagliato per il lungo e aperti. Questi sono i corpi degli insetti.
Per creare le zampine ho fatto due taglietti per ogni lato del cartone, nella parte terminale dei rotolini. In questo modo ogni insetto ha 6 zampette mobili.
Per realizzare gli occhi, ho ritagliato due grandi cerchi (con una linguetta centrale) da un cartoncino giallo e con il pennarello nero ho disegnato le orbite.
Con la stessa tecnica, ho ricavato le ali della coccinella e della farfalla. Per la coccinella ho disegnato con il pennarello i pois, mentre per la farfalla ho applicato con la colla dei cerchi di cartoncino di diverso colore.
Le ali della mosca, invece, le ho ritagliate da un foglio di carta azzurra, più leggero del cartoncino e quindi più “svolazzante”.
Non è restato altro che assemblare il tutto, con l’aiuto del nastro bi-adesivo e di un po’ di pazienza. Piccolo Furante si è divertito un sacco ad incollare gli occhi.
Ora anche noi abbiamo i nostri insetti domestici!!
Qui un po’ di altre idee per gli amanti degli insetti:
“My son PF and I we have created a lot of bug crafts, from spiders to ladybugs! We used toilet paperrolls, scissors, glue, construction paper and something to colour with. We hope you enjoy creating these bug crafts with your children too!”
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Più di un anno fa all’asilo, Piccolo Furfante aveva fatto una divertente attività per imparare il nome delle varie parti del proprio corpo (piedi, mani, dita, naso, orecchie…). Le Tate avevano disegnato su di un grande foglio bianco il corpo di ogni bambino: dopo averlo fatto sdraiare a terra, ne avevano ripassato con un pennarello i contorni. Avevano poi ritagliato le sagome, chiedendo ai bimbi di colorare la propria, mentre loro ne nominavano le varie parti. Avevano poi preparato tanti nasi, occhi e orecchie di carta, le avevano fatte dipingere ai bimbi e li avevano aiutati ad incollarli sulla sagoma.
Per rendere più realistico il disegno, lo avevano poi vestito, usando stoffe di vario colore. Una volta terminato il lavoro, ogni disegno era stato poi consegnato al legittimo proprietario.
La nostra sagoma (con improbabili calzoni a fiori), è rimasta appesa in camera di Piccolo Furfante per oltre 3 mesi, perchè lui (l’originale, quello in carne ed ossa per intenderci) si era talmente entusiasmato che voleva ammirarla giorno e notte. Non vi dico gli spaventi che mi sono presa entrando in camera sua al buio. Era davvero inquietante trovarsela di fronte! Un giorno poi ci rimase in mano la testa e, per calmare PF, avevo dovuto improvvisare un kit di Pronto Soccorso per sagome ferite!! 😉
Malgrado tutto, comunque, questa semplice attività, oltre ad averlo divertirlo parecchio, gli è servita molto per apprendere nuove parole e conoscere meglio il proprio corpo.
Sulla scia del suo entusiasmo, all’epoca avevo creato dei semplicissimi puzzle di bambini. Le immagini sono essenziali, ma simpatiche e hanno subito catturato la sua attenzione.
Ogni disegno è diviso in 3 e le varie parti del corpo sono ben evidenti per facilitarne il riconoscimento.
L’attività all’epoca era piaciuta molto, anche se ora è da un po’ che viene snobbata.
Questi sono i modelli dei nostri puzzle.
Ecco invece un po’ di materiale che ho recuperato in rete:
Altre idee le trovate sulla mia pagina Pinterest dedicata al corpo umano!
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