Cresco, gioco, imparo: alla scoperta del tempo

Oggi per la rubrica crescogiocoimparo andiamo alla scoperta del TEMPO

Un tema che mi affascina e che si presta a tantissime attività.

Ho deciso di condividere oggi con voi molti materiali: alcuni creati ad hoc, altri che avevo già realizzato.

Per prima cosa ho realizzato un libretto di 15 pagine con tante informazioni e curiosità sugli strumenti di misurazione del tempo: dai calendari alle clessidre, per approdare agli orologi e parlare dei fusi orari.

Ho poi creato un libretto a fisarmonica per scoprire i vari strumenti di misurazione.

Ho infine realizzato un libretto che si apre a ventaglio in cui presento tante curiosità su vari calendari: da quello usato nell’antica Grecia a quello creato durante la rivoluzione francese.

I LIBRETTI DA STAMPARE LI TROVATE QUI…

Tra i materiali che ho già utilizzato per parlare del tempo, trovate:

Le carte che si autocorreggono per allenarsi a leggere l’ora.

La tombola delle ore per imparare a leggere l’ora sia in versione digitale che analogica

Il memory e il domino delle ore per giocare ad abbinare le ore espresse in analogico e in digitale

Il gioco delle ore per sfidarsi ad indicare l’ora esatta.

Spero che questi materiali vi siano piaciuti.

Se li utilizzate, mandatemi le foto: mi farebbe davvero molto piacere condividerle!

Trovate tutte le idee e le attività su questo tema, create dal nostro gruppo di mamme, cliccando su questo  hastag #crescogiocoimparo.

Scoprite qui tutte le attività proposte da #crescogiocoimparo nelle scorse settimane.

SCOPRI ANCHE…

Post di Paola Misesti

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Venerdì del libro: i Prelibri di Munari

Conoscete il geniale Bruno Munari?

Se vedete uno dei suoi video rimarrete impressionati per come sapeva spiegare i concetti anche ai piccoli con semplici parole ed esempi.

Chi era in due parole…

Un genio del 900! Artista a 360° gradi. Designer e scrittore. La sua creatività invade tuttora le Arti Visive nella pittura, scultura, cinematografia, disegno industriale, grafica ed editoria. Sperimentò ogni linguaggio: poesia, narrazione, musica e teatro. Fu innovatore nella didattica, nella progettazione, nella comunicazione e nell’uso dei linguaggi e collaborò con altri artisti come Gianni Rodari.

Oggi vi voglio presentare i suoi PRELIBRI

Cosa sono?

Pubblicati per la prima volta da Danese nel 1980, poi da Corraini, sono 12 piccoli libri (10 x 10 cm) adatti alle mani dei bimbi, tutti diversi fra loro per materiali, colori e rilegature. Sono PRE-libri ovvero libri illeggibili, dedicati ai bambini che non sanno leggere e scrivere, a cui si offre un’esperienza artistica unica attraverso una varietà di stimoli, sensazioni ed emozioni, che nascono dall’accostamento di percezioni e immagini: “dovrebbero dare la sensazione che i libri siano effettivamente fatti in questo modo, e che contengano sorprese. La cultura deriva in effetti dalle sorprese, ossia cose prima sconosciute” (Bruno Munari). 

Cosa ne penso?

Li ritengo un’opera d’arte perché, superando schemi e convenzioni, questi piccoli libretti parlano all’anima liberandola dall’adultità noiosa e scontata, per condurla nel sentiero dello stupore e lasciarsi sorprendere ed emozionare, sollevando le barriere della mente.

Perché cosa è successo?

La mia prima volta: sono rimasta stupita!

Ma guarda un po’ cosa si è inventato?! Sono semplici e tutti diversi e non so che aspettarmi dentro ognuno e questa sensazione mi piace! Ho consultato due albi in biblioteca per vedere se erano fatti in modo identico e a parte qualche minima differenza (pelliccia di colore diverso) il resto mi è sembrato uguale.

Le volte successive… li ho studiati per vedere se avevo notato bene tutti i particolari che avevano e che erano stati pensati, come una piccola caccia al tesoro! Li trovo divertenti!

La prima volta di mia figlia (4 anni): che delusione!

Lei continuava a sfogliarli chiedendomi di leggerli e nonostante le rispondessi che non c’erano parole o lettere da leggere lei insisteva. Ho pensato “Mannaggia è troppo tardi! È già totalmente condizionata rispetto al concetto di libro”. Poi ha mostrato curiosità e interesse, ma non tanto quanto mi aspettavo. Forse, visto che a scuola stanno iniziando a leggere le lettere e l’ho sentita più volte intenta a leggere delle parole, è attratta più da quelle in questo periodo, chissà?!

La prima volta di amici e parenti: affascinati e interessati dall’esperienza; chiedevano chi, come e perché erano stati ideati.

Come sono?

Preparatevi perché sono racchiusi in un grande Albo che esternamente richiama gli anni ‘70 con immagini sfumate di bimbi che leggono i Prelibri.

All’interno i Prelibri sono numerati e presentati ognuno all’interno di una “vetrina” con tanto di coerente cornicetta. Sono tutti “leggibili” nei due versi ed è ripotato autore e casa editrice.

Sul retro dell’albo al centro è riportata una foto a colori di Munari e ai quattro lati, una sua intervista tradotta in quattro lingue diverse (francese, tedesco italiano e inglese).

Per ogni Prelibro una volta aperto, nasce una storia sulla base della propria fantasia di quel preciso momento!

Consigli utili: Visto che è un’opera d’arte ed il costo è correlato, è possibile vedere se sono disponibili in biblioteca.

Per le mamme

Secondo me a partire dai due anni li potete iniziare a mostrare ai bimbi, ma con la vostra supervisione per non farli mettere in bocca e non farli rovinare troppo (alcuni sono delicati). 

Se volete vivere l’avventura, potete provare a costruirne qualcuno seguendo il principio, ma scegliendo voi materiali e il resto.

Per le insegnanti

Sarebbe carino e stimolante far vedere l’albo a partire dai tre anni e vedere le reazioni, discuterne e ragionare insieme ai bimbi.

Sarebbe interessante provare a costruire un albo della classe con i materiali disponibili, seguendo e mettendo alla prova la fantasia dei bimbi e poi se possibile organizzare una mostra col lavoro fatto.

I singoli Prelibri

Li descrivo in modo essenziale e solo per alcuni aspetti, senza rivelarvi tutto, in modo che se volete riprodurli sapete la logica di fondo.

  1. Il primo libro è monocolore di cartone rigido e con una sorpresa all’interno.
  2. Il secondo è bicolore di cartoncino lucido e riguarda il movimento.
  3. Il terzo è di carta ruvida bicolore e raffigura un soggetto “unico” nel suo genere.
  4. Il quarto è di cartoncino e rappresenta la varietà con un elemento fisso che crea intermittenza ad ogni pagina.
  5. Il quinto è bicolore con un soggetto che incuriosisce.
  6. Il sesto è di cartoncino e ci stupirà per tatto e percezione.
  7. Il settimo è di panno spugna monocolore e con vari elementi imprevedibili dello stesso tipo.
  8. L’ottavo è di panno monocolore e con una “prova” all’interno
  9. Il nono è di legno il che è dire tutto!
  10. Il decimo è di plastica e racchiude dei contrasti.
  11. L’undicesimo è di plastica e mi ricorda tanto il telefono di una volta!
  12. Il dodicesimo è di friselina e si prende gioco di chi lo guarda osando più sorprese!

Se vi va di sfogliarli insieme a me, date un’occhiata qui

Non mi resta che augurarvi buona lettura!

Un post di Laura Pizzano

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Agamograph di primavera

Gli agamograph sono delle immagini che cambiano semplicemente osservandole da angolazioni differenti.

É una tecnica affascinante, facile da realizzare e di molto effetto.

Una volta scoperto come prepararli, potrete poi sbizzarrirvi a crearne voi!

Io ne ho realizzati alcuni a tema primavera: un albero che si riempie di foglie, la pioggia che lascia il posto al sole o ad un arcobaleno, delle uova che si trasformano un simpatico uccellino.


Di seguito troverete da stampare una matrice su cui incollare i disegni e
tante schede numerate ( a prima vista a casaccio, ma non è così!) in cui vi sono i disegni primaverili da colorare.


Come costruire gli agamograph:

Colorate i disegni come più vi piace e ritagliate l’immagine lungo le linee tratteggiate. A questo punto vi ritroverete con tanti nastri di carta.
Incollate questi pezzetti sulla matrice bianca numerata, seguendone la sequenza numerica.

Ritagliate ora la striscia in alto contenente i numeri e ripiegate a fisarmonica il foglio.


Il vostro agamograph è pronto!

Osservando i fogli da angolazioni diverse, vedrete i vostri disegni cambiare.

Spero che questa attività vi piaccia.
Lasciate ora libera la vostra creatività e realizzatene tanti altri.

Qui trovate i disegni e la matrice da stampare:

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Post di Paola Misesti


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