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In questo periodo difficile, in cui si susseguono chiusure improvvise delle scuole, trovo importante supportare i miei colleghi nella didattica a distanza e nella LEAD, fornendo loro idee, materiali e risorse che possono essere utili.
Ho raccolto in questo post una serie di risorse pensate per la scuola dell’infanzia e che possono dare spunto anche ai tanti genitori che hanno i loro bimbi a casa.
Trovate anche sul sito tante materiali pensati per i più piccini:
Spero di esservi stata utile.
Un forte abbraccio a voi e ai vostri bimbi!
Viviamo a Zurigo già da parecchi anni: PF aveva 4 anni e mezzo quando ci siamo trasferiti. Ricordo ancora il mio stupore, il primo giorno di scuola, nel constatare che nella sua classe alla scuola dell’infanzia solo pochissimi bambini erano monolingue. Tutti gli altri parlavano già due o più lingue perché erano espatriati come noi o i genitori avevano origini diverse.
La lingua era solo uno degli aspetti, naturalmente, perché con essa di diverso c’era la cultura, a volte il modo di vestirsi o di porsi agli altri, il cibo, grandi e piccole abitudini quotidiane…
Il tedesco (o per meglio dire lo svizzero-tedesco), con la sua cultura e la sua lingua, divenne il filo che avrebbe tenuto insieme questi bambini, che avrebbe permesso loro di comunicare e vivere insieme, nel rispetto della diversità reciproca.
PF il multiculturalismo l’ha vissuto dall’altra parte: non da colui che accoglie, ma da colui che viene accolto e questa è una delle tante bellissime esperienze che siamo contenti di avergli regalato con la nostra scelta.
Condivido con voi la nostra preziosa esperienza, insieme ad una raccolta di splendidi libri che parlano proprio di diversità, di multiculturalità, di rispetto e di accoglienza.
Dieci dita alle mani, dieci dita ai piedini di Mem Fox e Helen Oxenbury, Il Castoro, 2009
Età consigliata: da 6 mesi
Non c’è nulla di più dolce delle manine e dei piedini dei bambini appena nati. Che siano bimbi di città, o piccoli abitanti dei ghiacci. Che vivano in una piccola tenda o tra le verdi colline. Che siano avvolti in una soffice coperta, o che siano raffreddati. Perché si sa che dovunque essi siano “come tutti i bambini hanno dieci dita alle mani e dieci dita ai piedini”. Un delicato libro in rima da leggere ai bebè. Una filastrocca col dono della semplicità e della tenerezza, da leggere ad alta voce ai piccoli, fin dai loro primi mesi di vita. Illustrazioni ad acquerello.
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Benvenuti di Barroux, Edizioni Clichy, 2017
Età consigliata: da 3 anni
La vita scorre pacifica per tre orsi polari finché un giorno crack! Il ghiaccio si rompe e loro vanno alla deriva su una piccola zolla glaciale! Il mare è pericoloso e la zolla si assottiglia sempre di più, i nostri amici devono trovare una nuova casa. Ecco che finalmente avvistano Terra: Siamo salvi! Ma le mucche trovano che siano troppo alti, troppo pelosi, troppo orsi e così non gli danno il permesso di vivere con loro. I panda dicono che non c’è posto sulla loro isola e le giraffe fanno finta di non sentirli. Alla fine arrivano su un’isola disabitata, una nuova casa tutta per loro! Finché un giorno arrivano tre scimmiette su una scialuppa a chiedere rifugio, gli orsi ci pensano e poi esclamano Benvenuti!
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I cinque malfatti di Beatrice Alemagna, TopiPittori, 2016
Età consigliata: da 4 anni
I cinque malfatti sono cinque tipi strani: uno è tutto bucato; uno è piegato in due, come una lettera da spedire; un altro è tutto molle, sempre mezzo addormentato. Un altro ancora è capovolto, tanto che per guardarlo in faccia ti devi mettere a gambe per aria. E lasciamo perdere il quinto, sbagliato dalla testa ai piedi: una catastrofe. Abitano insieme, questi begli originali, in una casa: ovviamente, sbilenca. E che fanno? Niente, ma proprio niente di niente… Finché un giorno in mezzo a loro, come una punizione di divina, piomba, lui: il Perfetto
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E tu di che colore sei? di Silvia Serreli, Giunti Kids, 2014
Età consigliata: da 4 anni
Tea ha sei anni, una famiglia che le vuole bene, un gatto e tanti amici. Va a scuola volentieri, ma non le piace la matematica. Preferisce andare a judo e al parco a giocare. Tea è una bambina dei giorni nostri, allegra, tenera e molto divertente. Come ogni bambino della sua età, si guarda intorno con occhi curiosi e si ritrova a vivere tante avventure ogni giorno, cercando di rispondere alle piccole grandi domande che la vita le pone davanti… E tu di che colore sei? Tea è un po’ confusa: ci sono bambini bianchi, bambini neri, bambini gialli… e allora? Che c’è di strano? anche i calzini sono di tanti colori diversi, ma nessuno ci trova nulla di male…
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Volare si può di Erika Cunja e Lisa Lardon , La Maergherita, 2018
Età consigliata: da 4 anni
È il primo giorno di scuola. Tutto è rimasto uguale allo scorso anno. O forse no… Chi ha aggiunto delle impronte sul murales della scuola? Una delicata storia per parlare al bambino di accoglienza e di uguaglianza.
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Il muro di Giancarlo Macrì e Carolina Zanotti, Nui Nui, 2019
Età consigliata: da 5 anni
Ecco la nuova edizione di questo libro, che insegna ai bambini l’importanza e il valore dell’integrazione raccontando la storia di un Re che, sceso dal trono, si accorge che il suo regno, un tempo popolato dalle facce Blu, è ormai abitato da volti di ogni colore. Decide allora di tornare al passato e di separare il suo popolo dagli “stranieri”, allontanandoli e ordinando la costruzione di un muro. Ben presto, però, si rende conto che ogni suo desiderio può essere realizzato solo con l’aiuto delle facce colorate che aveva allontanato. Il Re ordina quindi l’abbattimento del muro e, riconoscendo il valore dell’integrazione tra i popoli, riesce a ricreare un regno che vive in armonia. Il Muro contribuisce a diffondere un messaggio positivo e di grande impatto emotivo presentando la storia attraverso immagini originali e testi essenziali: all’interno, un vero “muro” realizzato a pop up rende l’opera davvero unica
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Che cos’è un bambino? di Beatrice Alemagna, TopiPittori, 2015
Età consigliata: da 5 anni
La domanda è di quelle che lasciano senza fiato. Ma Beatrice si dimostra all’altezza e procede sicura, forte della sua lunga frequentazione del mondo infantile e di un immaginario raffinatissimo e, insieme, potente, amato dai bambini di molti paesi. “Un bambino è una persona piccola,” con piccole mani, piccoli piedi e piccole orecchie, ma non per questo con idee piccole. Dall’intreccio di parole cristalline e immagini poetiche nasce un libro divertente, commovente, folgorante: una galleria di ritratti a misura di bambino che piacerà a piccoli e grandi. Che cos’è un bambino? È un libro da leggere insieme, per aiutare i bambini a rispondere alla domanda “Chi sono io?”. E per aiutare gli adulti a capire cosa sono i bambini.
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Io sono, tu sei di Giusi Quarenghi, Giunti, 2015
Età consigliata: da 8 anni
Hai mai provato a ricostruire la tua storia fin da quando eri piccolissimo, magari appena nato? Fotografie, ricordi, racconti dei tuoi… tutto fa brodo! Si chiama biografia. L’idea geniale della bibliotecaria Marina per i suoi piccoli utenti è questa qui: divisi a coppie, ciascun bambino scriverà la biografia dell’altro… e i due diventeranno amici per la pelle! Il progetto parte, e funziona alla grande! Specialmente per Beatrice, otto anni, terza elementare, ed Aziza, marocchina di dieci ma ancora in seconda elementare: per forza, lei deve ancora imparare bene l’italiano! E raccontare la propria vita a un’amica, la vita può cambiartela davvero.
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Il canto di Micaela di Roberto Piumini, Einaudi Ragazzi, 2011
Età consigliata: da 9 anni
Un’insegnante di musica, con l’aiuto della figlia Licia e altre volonterose persone, progetta il Coro Arlecchino, che vuole riunire esperienze, musiche, canti e voci di vari luoghi del mondo. Bisogna trovare i bambini, interessarli, convincerli. Bisogna trovare una sede per le prove, e opporsi a chi si oppone al progetto. Bisogna, fra le altre cose, vincere la solitudine e la diffidenza di Micaela, bambina peruviana che ha dentro molto silenzio, molti ricordi, molta malinconia, e una potente canzone.
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No! di Paola Capriolo, EL, 2010
Età consigliata: da 9 anni
È il 1955. In molti stati del Sud degli Stati Uniti, le persone di colore non godono ancora di diritti pari ai bianchi. Sembra impossibile, ma quasi cento anni dopo l’abolizione della schiavitù, regole rigidissime dividono nettamente gli uni e gli altri. E un giorno come tanti altri, dopo essere salita sull’autobus dalla porta anteriore, aver pagato il biglietto, essere scesa e risalita dalla porta posteriore, Rosa Parks, per rispettare queste regole, dovrebbe alzarsi per cedere il posto a sedere a un bianco nel bus affollato. Ma dice no. Da questa semplice parola scoppia un caso, e Rosa viene arrestata. La comunità nera locale guidata da un giovane pastore di nome Martin Luther King organizza un boicottaggio alla società dei trasporti, e porta la vicenda di Rosa fino alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Alla fine, la segregazione sugli autobus viene dichiarata incostituzionale, e comincia così una pagina nuova della storia americana.
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Vi auguro uno splendido fine settimana pieno di meravigliosi libri.
Chi vuole fare un tuffo nel passato qui puo’ rileggere tutti gli scorsi Venerdi’ del libro.
Se siete in cerca di altri libri sulla diversità e la multiculturalità , li potete trovare nella mia bacheca di Amazon dedicata a questo tema. Nelle altre bacheche inoltre troverete i miei consigli d’acquisto su libri, materiali e strumenti didattici.
Apprendere attraverso il gioco” è una rubrica dove raccolgo tutti quei giochi che per le loro caratteristiche promuovono, stimolano e facilitano l’apprendimento e che ritengo particolarmente validi.
Oggi voglio presentarvene uno magnifico dell‘HEADU, pensato per avvicinare i bambini alle vocali: LE ALLEGRE VOCALI.
Il gioco è formato da 5 puzzle a forma di lettera, uno per ogni vocale, e 20 dischetti con immagini, una lettera e le parole corrispondenti; sono 5 per ogni vocale.
I puzzle sono grandi e di cartone spesso. Sono composti da 4 pezzi l’uno.
Ogni puzzle ha un colore differente e su ognuno vi sono 4 disegni inizianti per quella lettera che si ritrova inoltre stampata in 4 font diversi. Le stesse immagini si ritrovano poi sui dischetti.
Il gioco è utile per:
Il gioco mi piace anche perché:
Come si gioca:
I bambini possono giocare a creare i puzzle e allo stesso tempo a riconoscere le immagini contenute dentro le lettere, abbinandole al suono della loro iniziale.
Utilizzando i dischetti inoltre potranno giocare a tombola, esercitandosi così a riconoscere la vocale ed accoppiare la lettera con il suo suono.
Ogni bambino sceglierà uno dei puzzle. A questo punto, dopo aver mischiato bene i dischetti, distribuiteli coperti al centro del tavolo.
Ciascun bambino, a turno, pescherà un dischetto. Se fa parte della sua cartella lo posizionerà vicino all’immagine corrispondente, altrimenti lo rimetterà coperto sul tavolo di gioco.
Vince chi per primo trova tutte le immagini della sua lettera/cartella.
VARIANTI DI GIOCO
Una delle caratteristiche che preferisco dei giochi HEADU è la loro versatilità , perché gli elementi che li compongono sono studiati attentamente e possono essere riproposti tenendo anche conto dell’età, delle particolarità e delle caratteristiche dei bambini.
Ecco alcune varianti che ho sperimentato utilizzando queste carte:
IL MEMORY
Mischiate i dischetti e distribuiteli a faccia in giù sul tavolo.
I bambini, a turno, dovranno cercare di abbinarne due con la stessa vocale. Essendo 4 parole per ogni lettera, avranno molte possibilità di riuscire a trovare gli accoppiamenti. Quando riusciranno ad abbinare i dischetti li guadagneranno, in caso contrario passeranno il turno all’avversario.
Vince chi riesce ad ottenere più carte.
AZZECCA LA LETTERA
Posizionate i puzzle da una parte della stanza, distanziati tra loro, in modo che i bambini possano vederli.
Inserite i dischetti in un sacchetto e mischiateli.
Estraete a sorte un dischetto e dite la parola, indugiando sulla vocale iniziale. I bambini dovranno individuare senza vedere il dischetto la lettera a cui corrisponde l’iniziale, correndo ad indicarla.
Potete decidere di dare il dischetto al primo bambino che la raggiunge (vincerà chi guadagnerà più dischetti) oppure, come faccio io, lasciare che il gioco sia un semplice gioco di movimento, senza vinti o vincitori.
TROVA LA PAROLA
Distribuite i puzzle sui lati del tavolo e i dischetti, mischiati e con le immagini ben visibili, al centro.
Nominate una parola. I bambini dovranno trovare il dischetto corrispondente e posizionarlo sulla lettera giusta. Chi lo fa guadagna il dischetto. Se trova l’immagine, ma non la posiziona sul puzzle corretto, il dischetto verrà rimesso sul tavolo.
Vince chi ottiene più dischetti.
DIVERTIAMOCI A SCRIVERE
Procuratevi un vassoio e della farina o del cacao, come ho fatto io.
Tenete ben in vista i puzzle, inserite i dischetti in un sacchetto e chiedete ai bambini di prenderne uno.
I bambini, dopo aver riconosciuto la vocale, dovranno tracciarla con il dito o con un bastoncino sulla farina/cacao. In questo modo, utilizzando il tatto, si avvicineranno alla scrittura in maniera semplice e divertente.
I puzzle contengono 4 lettere scritte in 4 font differenti, così i bambini possono riconoscere ed allenarsi a scrivere in 4 modi diversi la stessa lettera.
Ringrazio la HEADU per avermi inviato questo splendido gioco.
Per saperne di più su questo ed altri giochi ed eventualmente acquistarli, vi rimando al ricchissimo sito diHEADU dove troverete anche molte informazioni sulla loro mission e il loro metodo “Lifelong Playing Headu” volto a promuovere, stimolare e mobilitare le intelligenze multiple dei bambini attraverso il gioco, con dispositivi didattici divertenti e orientati alla formazione di competenze essenziali o utili ad allenare in modo spontaneo e non forzato una capacità di apprendimento permanente.