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“Apprendere attraverso il gioco” è una rubrica dove raccolgo tutti quei giochi che per le loro caratteristiche promuovono, stimolano e facilitano l’apprendimento e che ritengo particolarmente validi.
Oggi voglio presentarvene uno magnifico dell‘HEADU, pensato per avvicinare i bambini all’alfabeto e alla lettura: Alfabeto tattile e fonetico Montessori.
Si tratta di 40 carte con da un lato delle immagini ed il relativo nome e sul retro la lettera dell’alfabeto con cui inizia la parola. Sono presenti anche carte con gruppi consonantici: come GN, SCE, GHE, GI, SCHI…
Il gioco è utile per:
Il gioco mi piace anche perché:
Come si gioca:
Vi sono varie attività possibili. La più semplice è quella di presentare le carte (partendo dalle vocali) e ripetere il nome dell’immagine presente, indugiando sull’iniziale per far capire a quale lettera si riferisce.
Una volta che i bambini prendono dimestichezza con questa attività, si potrà chiedere loro direttamente di scegliere la carta, dire il nome e l’iniziale della parola.
Quando i bambini riescono a riconoscere il suono dell’iniziale è possibile lavorare anche sulla sua grafia, utilizzando le lettere smerigliate sul retro delle carte.
Grazie a queste attività, il passo successivo potrà essere quello di leggere le parole contenute nelle carte.
VARIANTI DI GIOCO
Una delle caratteristiche che preferisco dei giochi HEADU è la loro versatilità , perché gli elementi che li compongono sono studiati attentamente e possono essere riproposti tenendo anche conto dell’età, delle particolarità e delle caratteristiche dei bambini.
Ecco alcune varianti che ho sperimentato utilizzando queste carte:
GIOCHIAMO CON LE LETTERE
Utilizzando le carte dalla parte le lettere smerigliate è possibile avvicinare i bambini alla scrittura. É sufficiente procurarsi un vassoio e della farina o della granella colorata, come ho fatto io.
Chiedete ora i bambini, dopo aver riconosciuto la lettera, di prendere la carta e di tracciarla con il dito e successivamente di ripetere il movimento sulla farina o sulla granella. In questo modo, utilizzando il tatto, i bambini si avvicinano alla scrittura in maniera semplice e divertente.
GIOCHIAMO A SCRIVERE
Utilizzando il retro delle carte, quello in cui è presente la lettera smerigliata, i bambini possono divertirsi a scrivere delle semplici parole.
INVENTIAMO UNA STORIA
Le carte sono così belle e le immagini così accattivanti che possono essere utilizzate anche per creare delle storie. In questo modo i bambini si esercitano a raccontare e a descrivere personaggi e situazioni.
I giocatori possono pescare le carte a caso oppure scegliere quella che più preferiscono.
TROVA LA LETTERA
Questo è un divertente gioco per allenare i bambini a riconoscere le lettere ed abbinarle alle parole. Una volta che avranno preso dimestichezza con le carte e sapranno riconoscere le lettere, potete provare a proporlo.
Mettete sul tavolo sia le carte Headu con l’immagine rivolta verso l’alto sia le carte con le lettere che ho creato, ma con la lettera nascosta. A turno i giocatori girano una carta e il primo che trova la carta con l’immagine che inizia con quella parola la prende. Vince chi, alla fine, ha più carte.
Le carte con le lettere sono facile da creare, ma se volete potete stampare le mie:
SEGUIAMO LE TRACCE
I bambini più grandicelli possono divertirsi ad utilizzare le carte per avvicinarsi alla scrittura. Ho creato per ogni carta Headu una piccola scheda con il nome dell’immagine ma tratteggiato. In questo modo i bambini possono divertirsi a riscriverlo.
Potete stampare le carte qui
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Ringrazio la HEADU per avermi inviato questo splendido gioco.
Per saperne di più su questo ed altri giochi ed eventualmente acquistarli, vi rimando al ricchissimo sito diHEADU dove troverete anche molte informazioni sulla loro mission e il loro metodo “Lifelong Playing Headu” volto a promuovere, stimolare e mobilitare le intelligenze multiple dei bambini attraverso il gioco, con dispositivi didattici divertenti e orientati alla formazione di competenze essenziali o utili ad allenare in modo spontaneo e non forzato una capacità di apprendimento permanente.
Goleman definisce l’intelligenza emotiva come “la capacità di riconoscere e gestire le emozioni proprie ed altrui e di saperle indirizzare nella direzione più favorevole e vantaggiosa”. Essa è considerata come una meta-capacità ovvero una capacità che ci permette di usarne altre più complesse.
Un buon sviluppo della nostra intelligenza emotiva fa sì che possiamo adattarci meglio all’ambiente e di conseguenza di migliorare il nostro benessere.
Nel tempo ho creato molte attività sulle emozioni , molte delle quali ho condiviso con voi.
Dato che il tema di questo nuovo appuntamento della rubrica #crescogiocoimparo è proprio sulle emozioni, per l’occasione ho deciso di realizzarne delle nuove per riflettere con i bambini sulla loro importanza, su come normalmente le gestiamo e a quali situazioni sono collegate.
Per prima cosa troverete due schede per esercitare i bambini a riconoscere le emozioni, dare loro cioè un nome. Questa attività, nella sua semplicità, è molto importante, perché avendo un ricco “vocabolario emotivo” possiamo esprimere i nostri stati d’animo a parole e riconoscerli dentro di noi.
Un’altra coppia di schede invece fa riflettere su come le emozioni siano collegate a particolari situazioni.
In una prima scheda vengono presentate delle situazioni e i bambini devono collegarle a degli stati d’animo. Nella seconda scheda invece sono liberi di descrivere, in base alle emozioni, tutte quelle situazioni che per loro le innescano.
Ho creato una sorta di “Carta d’identità delle emozioni”: 4 schede – una per ogni emozione principale (felicità, rabbia, paura, tristezza) – in cui i bambini devono riflettere su come esprimono le loro emozioni, come reagisce il loro corpo, cosa dicono, cosa pensano o come si comportano quando provano una determinata emozione.
Infine ho realizzato un gioco dell’oca sulle emozioni. Sul tabellone oltre le classiche caselle “resta fermo un turno” o “vai avanti di due caselle”, troverete tante faccine che esprimono delle emozioni e per ognuna un’azione da compiere: come per esempio raccontare, descrivere, fare una rima, cantare, mimare…
In questo modo i bambini, giocando, riflettono su quanti modi è possibile esprimere le proprie emozioni.
Qui sotto trovate tutto il materiale da stampare:
Spero che questi materiali vi siano piaciuti.
Trovate tutte le idee e le attività sulle emozioni create dal nostro gruppo di mamme, cliccando su questo hastag #crescogiocoimparo.
Scoprite qui tutte le attività proposte da #crescogiocoimparo nelle scorse settimane.
SCOPRI ANCHE…
Per avvicinare i bambini alla magia dei colori più piccoli ho realizzato delle schede operative.
Vi sono quelle relative sia ai colori primari sia secondari.
Per ogni colore vi è anche una scheda che permette di riflettere su dove quei colori si possono trovare intorno a noi.
Grazie a queste schede i bimbi possono scoprire che i colori primari sono “puri”, non si creano cioè da nessun altro colore, mentre servono per crearne altri, chiamati appunto secondari.
Potete far colorare le schede in vari modi:
Tutte le schede sono di grandi dimensioni, così possono essere utilizzate facilmente dai bimbi più piccoli.
Una volta terminate, si possono usare anche come cartelloni.
Trovate le schede da stampare qui sotto:
SCOPRI ANCHE…
Post di Paola Misesti