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Sassi tatuati: tante storie a portata di mano

creare sassi per inventare storie

Vi avevo già presentato i nostri dadi fai da te per inventare storie, oggi vi propongo un’altra idea simpatica che unisce la gioia del raccontare con l’amore per i lavoretti.

In rete avevo trovato parecchi siti che proponevano sassi con immagini, da utilizzare come stimoli per inventare storie e racconti. I metodi per creare questi sassi erano molteplici: disegnandoli con colori acrilici, usando il decoupage, appiccicandoci degli adesivi.

Avevo escluso da subito la prima opzione non essendo particolarmente brava con i disegno a mano libera; anche nel decoupage non me la cavo granchè bene e dopo alcune prove con gli adesivi (che si staccavano e facevano grinze ovunque) ho rinunciato ben presto. Cosa mi rimaneva da provare? Non avevo idea, finchè un giorno mentre io e PF stavamo giocando con i tatuaggi mi è venuta la folgorazione. Ho fatto alcune prove e il risultato è stato ottimo: una volta scelti dei sassi e i tatuaggi il gioco è fatto.

Ma andiamo con ordine. Cosa serve:

  • tatuaggi
  • sassi di varia grandezza
  • acqua
  • spugna

Creare i nostri sassi inventa-storie è stato davvero semplice:

Per prima cosa ho lavato ben bene i sassi e li ho lasciati ad asciugare, ho quindi ritagliato le immagini  che volevo trasferire  e ho tolto la pellicola di protezione. Ho posizionato i tatuaggi sui sassi e ho bagnato il retro con un po’ d’acqua, aiutandomi con la spugna. Dopo 30 secondi il tatuaggio si era trasferito sul sasso, ho tolto la carta e l’ho lasciato asciugare. Nè piu’ nè meno di quando faccio i tatuaggi a PF!

In questo modo in pochissimo tempo avrete un sacco di sassi con le immagini che piu’ preferite: i disegni sono perfetti, senza grinze e soprattutto non si staccano.

Naturalmente potrete sbizzarrirvi, noi ne abbiamo creati di diversi temi: l’ultimo arrivato è quello dei pirati!

realizzare sassi disegnati con tatuaggi

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Post di Paola Misesti

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La pinata di Angry Birds in 5 mosse

pinata angry birds Per il suo compleanno a Piccolo Furfante era presa la mania di Angry Birds ed eravamo invasi fino al collo da uccellini arrabbiati e maialini verdi.

Le sue feste di comlpeanno (ben 3) ha voluto ad ogni costo che fossero a tema Angry Birds e soprattutto ha voluto che gli preparassimo una pinata.

Cosi’ ci siamo messi li’ ad incollare pezzi di giornale e dopo tanto lavoro ne uscito fuori proprio un bel uccellino arrabbiato.

Creare una pinata è davvero semplice, ne avevamo già fatta una, ma ora vi racconto in 5 mosse come realizzare quella di Angry Birds!

Cosa serve:

  • un palloncino tondo
  • fogli di giornale
  • colla vinilica
  • acqua
  • pennelli
  • tempera rossa e bianca
  • occhi e becco dell’uccellino (da scaricare qui)

Ecco qui le 5 mosse per una pinata perfetta:

1) gonfiare il palloncino e poggiarlo su un sostegno dal collo largo (come un bicchiere o un vasetto)

2) ricoprire il palloncino di strisce di carta di giornale usando colla mischiata ad acqua (3 parti di colla e 1 di acqua)

3) aspettare per 24 ore che il tutto si asciughi e poi bucare il palloncino con un ago

4) colorare il palloncino con la tempera rossa, lasciare asciugare ed incollare il becco di Angry Birds al palloncino (ricordatevi che la parte del palloncino bucata è la parte alta della vostra pinata)

5) riempire la pinata di caramelle e dolcetti. Fare due buchi, con l’aiuto delle forbici, intorno al collo della pinata ed inseritevi dentro uno spago o un filo spesso.

Per decorare la vostra pinata è sufficiente disegnare la faccia del vostro uccellino arrabbiato oppure (come abbiamo fatto noi) disegnare su un foglio occhi e becco, colorarli, ritagliarli ed incollarli sulla pinata.

Per velocizzare l’operazione, qui trovate gli occhi e il becco da stampare, ritagliare ed incollare!

La vostra pinata è pronta! Ora non resta che romperla e gustare tutte i dolcetti nascosti!

Per divertirci ne abbiamo costruita una anche per la festa della scuola di PF. Questa volta il tema sono stati gli Olchis (che non so se in italia sono popolari). Qui potete vedere all’opera PF e il successone avuto a scuola!

pinata olchis

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Impariamo giocando: Triominos per imparare le somme

triominos

Poco dopo che c’eravamo trasferiti a Zurigo, avevo aperto qui sul blog una rubrica intitolata “giochi, gioca, giochiamo” per parlare degli spendidi giochi che PF faceva a scuola e che poi ritrovavamo nella nostra ludoteca di fiducia.

Avevo poi smesso di postare perchè mi ero accorta che molti dei giochi non erano reperibili in Italia, ma soprattutto che la maggior parte era solo in lingua tedesca: le mie  recesnioni quindi non vi erano utili per nulla.

Con l’inizio della scuola primaria i giochi di PF si sono moltiplicati e hanno cambiato genere: per lo piu’ sono giochi matematici perchè lui li adora. Con mia grande sorpesa, girovagando tra gli scaffali italiani, ho scoperto che in questo caso i giochi sono gli stessi. Ecco cosi’ che la rubrica riprende senso: vi spieghero’ perchè vengono usati (o consigliati) questi giochi a scuola, come li usiamo noi, cosa ci piace e cosa non ci piace. Per correttezza preciso che questi NON sono post sponsorizzati, per cui la scelta dei giochi che pubblico e i miei pareri sono del tutto spassionati!

Oggi vi presento un gioco che PF adora: triominos!

Le regole sono semplici: è una sorta di domino in cui bisogna far coincidere 2  o 3 numeri tra loro. Le tessere sono infatti dei triangoli con gli angoli numerati. Proprio come in un domino, le pedine devono incastrarsi perfettamente tra loro. I numeri vanno da 0 a 5 e le combinazioni sono molteplici.

Noi giochiamo in due modi: una versione semplificata e una piu’ complessa.

Nel primo caso (versione piu’ semplice) è sufficiente far coincidere i numeri e vince il giocatore che finisce prima le sue tessere.

Nel secondo caso (quello piu’ complicato), invece, il gioco termina quando un giocatoreha termnato le proprie pedine, ma vince chi ha ottenuto  il punteggio piu’ alto. Ogni giocatore quindi, ogni volta che fa una mossa, deve considerare la combinazione di numeri migliore e non solo quella che si incastra perfettamente. Di volta in volta dovrà in pratica segnare su un foglio la somma ottenuta dai numeri che gioca e alla fine della partita sommare ogni giocata.

Capite che in questo modo il gioco diventa davvero complicato, ma è un buon modo per allenare la mente a fare le somme. Alla scuola di PF (ma è un metodo comune qui) le somme da 0 a 10 vengono fatte solo mentalmente: ovvero si imparano a memoria proprio come le tabelline. Niente dita, niente pallottolieri, niente oggetti da contare; solo memoria!

Questo gioco quindi permette a PF di esercitarsi in maniera divertente con le somme e allo stesso tempo aumenta la sua capacità di riflessione e concentrazione.

Sulla scatola è consigliato a partire dai 6 anni; nella vesrione semplificata, se i bimbi sono amanti dei numeri, è possibile utilizzarlo anche prima. Unico difetto: è solo per 4 giocatori!

Per chi è curioso, QUI vi sono tutti i giochi recensiti finora!

Non mi resta che augurarvi buon divertimento!

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