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Venerdi’ del libro: Stuart Little

Per chi va a vivere all’estero, come noi, guardare il mondo con occhi diversi è facile: si è costretti nostro malgrado! All’improvviso ti ritrovi ad affrontare un mondo che non conosci con regole sue, con modi di fare diversi, con usanze differenti…

Bisogna reimparare tutto. A volte non è facile e, diciamocelo, a volte non se ne ha proprio voglia. Ma l’avventura sta proprio in questo: mettersi in discussione, avere voglia di scoprire cose nuove e nel frattempo crescere!

La cosa strana è  che, dato che questo “guardare da un’altra prospettiva” lo fai ogni giorno, poi ti viene automatico e non riesci a smettere anche quando torni in Italia e le cose sai come si fanno, sai cosa si usa, sai come funzionano e ve lo confesso: è grandioso! Assapori davvero ogni attimo e ogni cosa!

Come vi dicevo pero’ a volte pesa: si vorrebbe solo stare tranquilli; si vorrebbe andare “in automatico”, fare le cose senza pensare, senza impegnarsi troppo, senza avere 10.000 dubbi! Quando ci si sente cosi’, si cerca il conforto di chi vive la tua stessa situazione. Se questo vale per noi adulti, per i bambini è piu’ complesso: è vero che loro si “adeguano” in fretta, ma è anche vero che non sanno esprimere  i sentimenti piu’ complessi a parole e queste esperienze possono essere destabilizzanti. E allora? Parlare, parlare, parlare Aiuta molto, ma anche i libri possono essere utili.

Cosi’ sono sempre in cerca di libri che parlino diversità (perchè qui si è noi i diversi), di rispetto reciproco e di coraggio… il coraggio di affrontare le difficoltà e le nuove avventure.

Oggi vi presento uno di questi libri per i “momenti bui”. A PF è piaciuto tanto, anche grazie alle illustrazioni che sono fantastiche. Vorremmo vedere anche i film, ma temiamo di rimanere delusi.

stuart little immagini del libro

Per incuriosirvi un po’, ecco qui un brano tratto dalla  postfazione di Antonio Faeti:

Leggendo questo libro divertente e sapiente, anche noi sembra di guardare il mondo con altri occhi e l’entusiasmo del piccolo Little ci trascina. Tutta la vita é sempre fatta in questo modo. Occorre accettare di guardare il mondo da prospettive diverse, mettersi ad osservare da certe angolature. E sempre apprezzare il cambiamento, essere pronti a sentirsi piccoli, essere pronti a riceve emozioni, a rinnovare le regole del nostro sguardo.

stuart little e.b. whiteIl libro di oggi è…

Stuart Little – E.B. White

Quando la moglie del signor Federico Little mise al mondo il suo secondo figliolo, tutti notarono che non era piu’ grosso di un topo. E in verità di un topo aveva molte caratteristiche…

 

Ora attendo con ansia i vostri suggerimenti!! Eccoli:

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Venerdi’ del libro: Zanna bianca

Questi giorni per noi sono davvero speciali: carissimi amici ci sono venuti a trovare da molto lontano! Sono giorni splendidi: potersi rivedere e stare insieme per un po’ di tempo e’ davvero il regalo piu’ bello che potevamo desiderare.

Nelle prossime settimane vi raccontero’ tutti i posti magnifici che abbiamo visitato, oggi mi limito a consigliarvi il  libro che ci sta tenendo compagnia: ad PF piace parecchio, anche se lo trova a tratti un po’  triste.

Zanna bianca – Jack London

Come sarebbe bello uscire a vedere il mondo – sospirava il cucciolotto. Ma la mamma lo guardava brontolando e con il naso gli dava un colpetto che lo mandava a ruzzolare a zampe all’aria

Ora aspetto con ansia i vostri suggerimenti. Eccoli:

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Creare un giornale per imparare divertendosi

creare un giornale con i bambini

Imparare è un’esperienza; tutto il resto è solo informazione

Albert Einstein

Qualche giorno fa Piccolo Furfante è tornato a casa da scuola portando con sè, tutto orgoglioso, un giornale, ma non un giornale qualsiasi bensi’ un giornale specialissimo: Il giornale di Alessandro (alias PF).

La maestra in mattinata ha lasciato ai bambini tanti giornali da ritagliare, tanti fogli di carta bianchi, colla e fobici. Il mandato era semplice: i bimbi avrebbero dovuto fare di quel materiale quello che volevano. Chi ha fatto un collage, chi si è limitato a ritagliare le immagini e chi come PF si è lanciato nella costruzione di un bel giornale

Per prima cosa ha incollato insieme un sacco di fogli bianchi e poi, con pazienza da certosino, ha ritagliato le foto e gli articoli che gli piacevano di piu’ (senza pero’ avere idea di cosa ci fosse scritto dato che gli articoli erano in tedesco :roll:).

Malgrado abbia scelto i ritagli a casaccio (tutto la sua mamma!!), il giornale ha una sua struttura ben definita: foto, articoli, perfino la pubblicità e i giochi enigmistici. Quando gli ho chiesto il perchè delle sue “scelte editoriali”, PF è stato chiaro: “ho ricopiato i giornali che leggete tu e papà!”. Questo è stato lo stimolo per una discussione su come erano fatti i giornali, su chi li scriveva, come reperivano lcreare un giornale attività scuolae notizie, quali le notizie piacevano di piu’…
La morale di questa storia? A volte sottovaluto quanto attenti ed osservatori siano i bambini anche quando sembrano occupati a fare altro.

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