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Libro da viaggio fai da te: “Giochi in tasca”

Mancano 20 giorni, solo 20 giorni e poi anche noi finiremo la scuola. Devo dire che malgrado le prossime settimane siano piene di appuntamenti interessanti come l’aperitivo con le maestre, il pomeriggio “open day” e la recita dei pirati, siamo stanchi e non vediamo l’ora di rompere la nostra routine scolastica e rilassarci.

Mancano ancora 20 giorni pero’ e quindi per far passare il tempo e cominciare ad assaporare l’estate, stiamo organizzando delle gitarelle veloci dalle nostre parti.

Come passare il tempo in macchina? Mentre si aspetta di fare un bagno o semplicemente mentre si aspetta una pizza? Qui da noi esistono dei mini-libretti (non piu’ grandi di una mano) con tante attività da fare: labirinti, “trova le differenze”, disegni da colorare…

Sono pratici perché stanno in una tasca, semplici da fare e soprattutto piacciono ai bambini. Tanti giochi da tenere in tasca.

L’altro pomeriggio pero’ mi sono detta: perché non crearne una bella scorta  su diversi temi?

Realizzare tanti libricini é stato facile e veloce. Vi ho inserito i giochi  preferiti da Piccolo Furfante e tutti in bianco e nero , visto che lui adora colorare. Vi sono giochi di logica, giochi sui numeri e giochi d’attenzione e tutto in formato tascabile.

Ho deciso di proporvi uno di questi libri per vedere se vi piace!

Qui trovate il file da scaricare. Per creare il vostro libretto da viaggio é sufficiente ritagliare le pagine ed incollarle tra loro. Il gioco é fatto!

Buon divertimento!

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La ruota delle lettere: un decifra-codici per i piu’ piccoli

Piccolo Furfante non ha molta pazienza, un po’ come la sua mamma :mrgreen: . Cosi’ quando incontra sul suo cammino una lettera minuscola sono urla o musi lunghi. Le minuscole sono proprio il suo tormento! Fortunatamente i suoi adorati “Topolino” sono tutti in stampatello maiuscolo, se no sarebbero guai!!

L’altro giorno ho trovato su internet questa bella idea: un piatto che diventava un divertente gioco per imparare lettere (forme, numeri…) e passare con tranquillità il tempo.

Appena ho visto il post, mi è venuto subito in mente come poteva essermi utile per evitare gli “scleri” di Piccolo Furfante.

Dato che non avevo piatti di carta a disposizione, ho creato due cerchi di cartoncino… e ho realizzato un divertente decifra-codici.

Cosa serve:

  • 2 cartoncini di colori di versi (io ne ho usato uno bianco e uno giallo)
  • un compasso o, in mancanza, qualche oggetto rotondo
  • un fermacampione
  • un pezzettino di foam o cartoncino spesso
  • forbici
  • pennarello nero

Come ho costruito il decifra-codici:

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Giocare con l’arte: le sculture di sapone

Quest’autunno Piccolo Furfante era rimasto molto impressionato da alcune sculture di legno che avevamo trovato su un sentiero di montagna proprio qui vicino a casa. Ne potete ammirare una proprio qui di fianco 😀

Per giorni e settimane non ha fatto che parlarne. Aveva una gran voglia di scolpire qualcosa per vedere che effetto faceva.

La cosa stuzzicava anche me, ma ho escluso subito che si mettesse a scolpire il legno (lo vedevo già con una mano mozzata o che dita piene di spine), cosi’ la cosa è stata messa in stand by in attesa di idee. E l’idea è arrivata grazie ad Edyta di Flaviolandia: la mia inesauribile fonte di ispirazione :-D. Parlando con lei di questa passione di PF,  l’ho resa partecipe delle mie perplessità sul materiale da usare: ci serviva qualcosa di duro, ma non troppo, un materiale che non fosse troppo morbido e malleabile pero’, qualcosa che si potesse lavorare, senza troppe difficoltà e senza pericolo…

Edyta ha trovato per noi il materiale ideale: il sapone! Già semplicissimo pezzo di sapone da bucato.

Cosi’ l’altro pomeriggio armati di scalpellino, cucchiai e coltelli senza seghetta, ma soprattutto di un cubetto di sapone di marsiglia, ci siamo dati alla scultura.

Lavorare il sapone è stato facile e anche dargli la forma desiderata non è stato complicato. A volte ci è scappato il coltello o abbiamo usato troppa forza, cosi’ la nostra scultura non è proprio da esposizione, ma l’importante è che PF abbia dato sfogo alla sua voglia di fare.

Unico neo di questo esperimento di sculturaè che  abbiamo usato il sapone di marsiglia (l’unico che avevo in casa), ma a PF non piaceva per niente l’odore. Non so se riuscite a cogliere nella foto la sua espressione disgustata :mrgreen:

La sua esperienza di scultore di sapone quindi non è stata del tutto soddisfacente :-S Peccato! La prossima volta proveremo con un sapone senza profumo!

A proposito: avete capito cosa abbiamo scolpito??

E’ un’auto!!! Si capisce, vero? 🙄

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